(Tele)riprendiamoci la piazza

Teletovaglie: un progetto di street-tv a Pisa

Pubblicato il 10/03/2003 / di / ateatro n. 050

L’equazione è semplice: data un’informazione televisiva nazionale unidirezionale e monolitica, dato il fermento internazionale di video e combat tv, data un’esperienza nel campo dell’attivismo e della controinformazione, dato uno spazio fisico che è diventato negli anni punto di riferimento per riunirsi e “autoorganizzarsi”, artisticamente e politicamente, la scommessa di Giacomo Roberto è stata: facciamoci anche una tv e mettiamola in piazza. Anzi in Piazza delle Vettovaglie a Pisa, storica, colorata e popolare piazza del mercato, bellissimo e nascosto angolo della città a due passi da Borgo Stretto e da Piazza Garibaldi e ad un attimo dalla Sapienza, dalla Normale e dalle facoltà universitarie.
A riprova della vitalità del fenomeno, va ricordato che a Pisa è attiva un’altra street-tv, OttolinaTv : al Cantiere SanBernardo, che trasmette nel Quartiere San Martino (canale UHF 49, www.ottolinatv.net, info ottolina@prfct.net)
La proposta di Teletovaglie viene dal Circolo culturale “Jackson Pollock” da lui creato (ristorante, anzi punto di ristoro e mescita tipicamente toscano ma soprattutto spazio espositivo e di incontro), che sta tra il macellaio e il calzolaio, vicino al negozio di prodotti equi e solidali Chicco di senape. Nasce così l’Associazione Vettovaglie che coinvolge commercianti, ambulanti, abitanti e sostenitori. La piazza, una di quelle “intensamente vissute” dai pisani dove “la dignità architettonica e la pregnanza urbanistica si coniugano con i segni della quotidianità”, come ricordava il direttore dell’istituto d’arte “Russoli” di Pisa, Ilario Luperini, è diventata luogo d’arte all’aperto, grazie alle attività promosse dal circolo e da Giacomo Roberto. Artista visivo e poeta, Roberto è anche ideatore e animatore di laboratori di arteterapia, performance, azioni sceniche, installazioni ambientali, occasioni per invitare la gente a uscire in strada e “fare cerchio”. Ora oltre che il cerchio si vuole fare il “quadrato”, con un progetto di televisione “on the road”, Teletovaglie che nascerà ufficialmente il 15 marzo e sarà la naturale prosecuzione di una attività artistica che ha sempre tenuto d’occhio il gesto sociale dell’uso della strada per l’espressione delle proprie convinzioni (politiche ed estetiche o entrambe). Fa dunque proseliti l’esperienza dei vari network: Indymedia tra tutti e l’esperienza militante di Bifo e la bolognese Orfeo Tv che è servita da esempio cui allinearsi, Candida Tv, la Global television con le storiche dirette dal forum di Firenze e da Termini Imerese, i progetti di Stranonetwork e Tommaso Tozzi, l’allegra brigata televisiva della Minimal Tv di Giacomo Verde e Quinta parete tra Empoli e Vinci, una diffusa campagna stampa (“Alias” ha recentemente dedicato ampio spazio all’argomento nel D-day). Ancora, la proliferazione di siti e di mailing list dedicati (AHA: hacker art-activism-artivism di Tatiana Bazzichelli; lo storico network Isole nella rete; www.ngvision.org, progetto di file-sharing on line per scambio di video alternativi) e la nascita proprio a Pisa di numerosi corsi di formazione dedicati alla creazione di web tv e alla comunicazione digitale che fanno capo al Cinema Arsenale, al Cinema Teatro Lux e al Corso di Laurea di Cinema Musica e Teatro. Rimandiamo innanzittutto a: www.telestreet.it, dove è possibile trovare istruzioni per farsi da casa (“senza chiedere il permesso…” ma non da soli) la propria tivù di quartiere, simbolo di una lotta che parte dal basso e che per il futuro “si sta attrezzando”.

Anna_Maria_Monteverdi




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