Appunti per l’intervento di FAQ – Coordinamento delle compagnie lombarde

Aia Taumastica, aida, Alma Rosè, Animanera, A.T.I.R., delleAli, Figure Capovolte, La Fionda Teatro, Teatro Aperto, Teatro Inverso

Pubblicato il 23/10/2004 / di / ateatro n. #BP2004 , 075

Nel 2002 si assiste a un rinnovato intensificarsi di confronti, convegni e dibattiti sullo stato del teatro e della ricerca teatrale, che confluiscono negli incontri denominati ‘Nuovo Teatro – Vecchie Istituzioni’, svoltisi a livello nazionale a Rovigo, Santarcangelo, Volterra e Castiglioncello.
Alcune compagnie di produzione con sede in Lombardia partecipano attivamente a questi incontri e sentono la necessità parallela di approfondire il confronto reciproco, di tornare a interrogarsi sul rapporto con la loro regione.
Sono compagnie professioniste, che si conoscono da tempo, che già da vari anni lavorano in Lombardia e sul territorio nazionale, ma che, nel confronto con le istituzioni, non hanno mai messo in rete prima di allora le loro esperienze.
A seguito di questi incontri, nel 2003, nasce un coordinamento indipendente, FAQ, che oggi è formato da Aia Taumastica, aida, Alma Rosè, Animanera, A.T.I.R., delleAli, Figure Capovolte, La Fionda Teatro, Teatro Aperto, Teatro Inverso.
Fin dall’’inizio ci siamo interrogati sull’’identità di un simile coordinamento, sapendo per esperienza passata che una cosa è parlare e confrontarsi e, altra cosa, è agire insieme di fronte a situazioni concrete.
Non si tratta di essere uguali (saremmo un unico grande gruppo, una multinazionale magari vuota), ma di collaborare nelle diversità.
Questo per noi significa cercare di tracciare dei confini etici, che possano in qualche modo rappresentarci tutti, salvaguardando le nostre differenze.
Il nostro è un coordinamento indipendente, nato spontaneamente da 13 compagnie, con l’’intenzione comune di continuare a svolgere un lavoro autonomo, non etichettabile e non spendibile da altri.
Un gruppo la cui forza è nell’azione e che per scelta decide di rimanere informale, senza costituirsi dal punto di vista giuridico. Un coordinamento funzionale alla risoluzione di problemi e scopi ben precisi.
Abbiamo provato a definire la nostra identità anche dandoci delle piccole regole:

1) Essere compagnie di produzione e non compagnie di organizzatori (si intende in questo senso compagnie non legate stabilmente alla gestione o alla programmazione di teatri e altri luoghi di rappresentazione, bensì impegnate nella organizzazione di eventi e spettacoli basati sulla innovazione dei linguaggi e delle poetiche teatrali) Questo per avere uno scopo ben preciso in comune ed evitare spiacevoli conflitti d’interesse che sono purtroppo la norma del nostro settore.
2) Aver lavorato in ambito teatrale da almeno 3 anni, per garantire una professionalità collaudata dei soggetti referenti.
3) Stimare il nostro reciproco lavoro e, al di là delle poetiche, considerarlo serio
4) Essere gruppi composti da due o più individui
5) Tenerci aggiornati sul lavoro svolto e partecipare alle riunioni
6) Prendere insieme le decisioni che di volta in volta ci si presentano
7) Uscire pubblicamente compatti sulle decisioni comuni, parlare in nome di tutti ed evitare personalismi, insomma proteggere le informazioni e il gruppo per un vantaggio comune. Il senso di questo coordinamento è infatti quello di lavorare in prospettiva anche per cambiamenti che magari avverranno tra anni e agevoleranno altre compagnie.

Una volta stabilita la nostra identità ci siamo interrogati sui possibili nostri interlocutori.
E su quali fossero i nodi politico-burocratici-organizzativi che bloccavano il lavoro delle compagnie di produzione e che noi avremmo voluto superare e migliorare.
Il primo interlocutore naturale che abbiamo identificato è stata la regione Lombardia, che si è resa disponibile di fronte a questa nostra esigenza.
Nel dicembre 2002 ha invitato ATIR e TEATRO APERTO in prima rappresentanza delle compagnie di produzione a presenziare a un tavolo di discussione in cui sarebbero state elaborate proposte e suggerimenti in previsione di una nuova normativa regionale del settore Cultura e Spettacolo.
L’incontro al tavolo regionale con altre rappresentanze e il costante dialogo interno al coordinamento hanno prodotto come risultato un documento consegnato alla regione che delinea contenuti e linee guida relativi alle esigenze delle compagnie di ricerca e alle loro prospettive specifiche, questo nonostante la difficoltà di relazionarsi a soggetti, progetti e consuetudini storicamente inattaccabili.
Questi incontri di discussione in regione infatti sono stati sospesi dopo poco tempo, ma il coordinamento ha proseguito con le sue proposte e richieste.
Nel documento innanzitutto abbiamo proposto una demarcazione dei parametri legislativi di valutazione che differenziasse le compagnie di produzione da altri soggetti (Teatri Stabili di innovazione, Teatri Stabili privati, etc.)
Nel 2002 questi soggetti partecipavano, così come le compagnie, agli stessi articoli della legge regionale, sebbene avessero caratteristiche e gestioni economiche non equiparabili a quelle delle compagnie.
Inoltre erano rare, se non addirittura un’’eccezione, le giovani compagnie di ricerca sostenute dalla Regione Lombardia, malgrado il territorio lombardo sia uno dei più ricchi d’’Italia di fermento teatrale e malgrado molte compagnie abbiano pieno riconoscimento nel panorama nazionale.
Nonostante i lavori al tavolo regionale non abbiano portato alla stesura di una nuova e aggiornata normativa del settore spettacolo, siamo riusciti ad ottenere un sostanziale miglioramento della normativa vigente.
E’ stato elaborato un nuovo bando in riferimento alla legge 58/1977 in cui sono state accolte alcune delle nostre proposte:

1 – una differenziazione tra le Compagnie e i Teatri che sono diventati Soggetti differenti in relazione al finanziamento Pubblico;
2 – una serie di agevolazioni ai gruppi giovani che ora possono ottenere un finanziamento regionale tramite dei parametri più accessibili.

Faq, in questo momento, si sta attivando per creare un sito in cui promuovere l’’attività delle compagnie lombarde (abbiamo iniziato dalle circa sessanta selezionate dal 1996 ad oggi per il progetto ‘Scena Prima’) e sta conducendo un’indagine sulla storia e sullo stato attuale delle compagnie, che hanno partecipato al suddetto progetto.
In passato i gruppi esordienti potevano in sostanza entrare in relazione con la regione solo attraverso ‘Scena prima ’(finanziato dalla legge 9/93), istituito nel 1996, in collaborazione con vari teatri milanesi.
L’’ultima fase della nostra indagine sarà la tappa di Lunedì 13 dicembre 2004 a Milano, in spazio da definire. Una giornata di incontro organizzato con il sostegno della Regione Lombardia, in cui i dati della nostra ricerca verranno resi pubblici e nella quale verrà aperto un confronto sul progetto ‘Scena Prima’ e sulla sua futura utilità.
Lo scopo di Faq è quello di continuare a lavorare insieme, confrontandoci con altre istituzioni del nostro territorio, con gli enti teatrali e con ulteriori compagnie di produzione e di tentare di connettere in maniera stabile e costruttiva le compagnie lombarde con coordinamenti analoghi operanti in altre regioni italiane.

Federica_Fracassi

2004-10-23T00:00:00




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