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Con qualche soffiata di Perfida de Perfidis

Pubblicato il 20/12/2006 / di / ateatro n. 105

Riassunto delle ultime puntate.
Avevamo appena lasciato Napoli, dove nella meravigliosa cornice di Castel dell’’Ovo abbiamo dibattuto del teatro a Sud. E la nostra Perfida, che origliava distrattamente i nostri pettegolezzi, ha lanciato il Totopoltrone e ha cominciato a indagare, proponendoci una serie di concorsi. Li trovate nel numero 104, con approfondimenti nei forum. Ma le novità incalzano…

L’’ETI

Tra le cariche in palio, c’’era quella dell’’ETI. Il nuovo direttore generale sarà uno dei primi candidati ipotizzati da Perfida: Ninni Cutaia, attuale direttore del Teatro Mercadante-Stabile di Napoli.
Per Ninni si tratta di un ritorno. Con lui l’’ETI ideò e realizzò il Progetto Aree Disagiate, tante volte in questi anni citato come modello innovativo di programmazione condivisa fra enti locali, organismi pubblici e teatri di produzione. Ripartire da lì può essere un modo di ridare un futuro ad un ente che da quattro anni a questa parte non riesce a giustificare a tutto il teatro italiano (ed ai contribuenti che lo sostengono con oltre dieci milioni di euro all’anno) la propria sopravvivenza.
Nel corso di BP3 – La questione meridionale, Ninni Cutaia ha lanciato un appello al teatro italiano, prima che alla politica: servono fantasia per ridefinire le regole comuni e coraggio nell’affrontare il rischio culturale delle scelte. Che sia lui il prossimo direttore dell’Eti costringe tutti, lui per primo, a misurarsi con questa necessaria inversione di rotta.

Il Teatro Metastasio di Prato

Ma a questo punto, che farà Marco Giorgetti, che aveva debuttato in pubblico proprio nel primo incontro delle Buone Pratiche a Milano? Forse tornerà a Firenze, da dove era partito, per rilanciare la Pergola. E magari proverà a rifondare lo Stabile di Toscana, viste le patetiche convulsioni del Metastasio a Prato? (A proposito, vista la confusione, per Prato il forum ha aggiunto alcuni nuovi candidati, in quello che si preannuncia un arrivo in volata. Per esempio:

  • Paolo Magelli;
  • Ugo Chiti;
  • Marco Baliani.

    Il Teatro di Roma

    Non abbiamo nemmeno avuto tempo di lanciare il Totonomine (ma qualcosa già Perfida lo sapeva…). La poltrona è stata ri-assegnata proprio ieri, con grande fretta, a Giorgio Albertazzi.
    Una ulteriore conferma, se ce ne fosse stato bisogno, della continuità tra vecchio e nuovo governo, e dunque di un patto di ferro nel mantenimento dello statu quo e della ferrea spartizione tra destra, Margherita e Ds…

    Il Teatro Mercadante di Napoli

    Eh, sì! Se Ninni va all’’ETI, al Mercadante chi ci va?
    Napoli ha l’unico teatro stabile pubblico dell’Italia meridionale peninsulare e deve essere in grado di rappresentare sempre di più il nuovo corso del Sud teatrale, con la dovuta attenzione ad uno sguardo internazionale sul resto del Mediterraneo e d’’Europa.
    Dalle dichiarazioni dello stesso Ninni Cutaia, della presidente Rosaria Rummo, di Mario Martone e di Maurizio Scaparro, si evince la necessità di dare continuità al metodo di lavoro di Ninni e l’opportunità di una direzione organizzativa che dialoghi con gli artisti napoletani e mediterranei.
    Anche se ci sono molti candidati, e un po’ troppi gregari che provano a lanciare la volata (andate un po’ a vedere nel forum Fare un teatro di guerra?).
    Naturalmente abbiamo chiesto a Perfida di indagare. Ecco che cosa ha raccolto.

  • Rosanna Purchia (dirigente dell’’Organizzazione e della Produzione del Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’’Europa, per l’’esperienza di direzione dei processi artistici e la capacità di relazione; a noi piace perché donna e napoletana);
  • Emma Dante (per l’innovazione della scena napoletana);
  • Gianfranco Capitta;
  • Giovanna Marinelli;
  • Marco Baliani (un nome che gira assai, vedi gli articoli del “Mattino” sul Forum; ma sono un po’ troppi quelli che gli lanciano la volata, e il rischio è che prenda troppo vento, come si dice in gergo…);
  • Luca De Filippo (siamo a Napoli, e se riapre anche il San Ferdinando…);
  • Toni Servillo (per la nuova tradizione napoletana);
  • Valeria Parrella (vedi lo spot dell’Assessore Oddati sulla “Gazzetta del Mezzogiorno”);
  • Antonio Calbi (naturalmente);
  • Laura Angiulli (beh, è donna & napoletana anche lei, mica solo Purchia & Parrella…);
  • altro.

    Infine una indicazione di metodo, che ateatro propone all’attenzione di tutti i cda:

    “I teatri devono essere diretti da uomini di teatro o perlomeno da uomini che conoscano psicologia, tecnica, organizzazione, metodo, valori estetici ed artistici del teatro, che vivano in teatro, che chiedano al teatro e diano al teatro tutto il possibile. Altrimenti ci troviamo di fronte a strutture che possono essere dei teatri come altre cose”.
    (Paolo Grassi)

 

Redazione_ateatro

2006-12-20T00:00:00




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