BP04: Cinquant’anni di ARCI

(visibiltà)

Pubblicato il 15/12/2007 / di / ateatro n. #BP2007 , 114

Innanzitutto vorrei ringraziare tutti per l’invito, che ci dà la possibilità, in un appuntamento importante come questo, di ricordare che quest’anno stiamo festeggiando i cinquant’anni dell’Arci. Associazione che trova proprio nel movimento operaio, nelle società di mutuo soccorso e nelle case del popolo i suoi valori fondanti e le sue origini.
Oggi quei valori e quelle aspirazioni, si ritrovano, aggiornate nei tempi e nei linguaggi, nella costruzione di un associazionismo di promozione sociale, che trova radicamento in tutto il territorio italiano.
A Milano si parla di circa 170 circoli e di 70.000 soci, che frequentano appunto le nostre basi associative. Per quello che riguarda il rapporto di Arci Milano con gli spazi culturali, assistiamo dal 2001 circa ad una costante crescita di questi luoghi, spesso aperti da cittadini ed artisti, con l’intento di promuovere cultura e aggregazione, al di fuori delle logiche commerciali, in un’ottica di apertura di nuovi spazi sociali.
Nel nostro tessuto, troviamo compagnie teatrali emergenti, ma anche nell’emergenza della carenza di spazi, troviamo nuovi luoghi dove promuovere concerti, mostre, spettacoli ed eventi, spesso luoghi recuperati alla città, e non proprio convenzionali. Il comitato di Milano, proprio per aiutare nella promozione questi circoli, ha proposto ed ottenuto un finanziamento da Fondazione Cariplo, per un progetto “Via Libera”, che aveva come obiettivo la circuitazione di produzioni artistiche, tra cui anche alcuni spettacoli teatrali, nei circoli arci di Lombardia. In una città come Milano, probabilmente potremmo fare di più per il teatro, ma da un lato i suoi costi alti, dall’altro la difficoltà di far ragionare le giovani compagnie in un’ottica di rete condivisa, rende questo percorso ancora un po’ difficile.

Emanuele_Patti

2007-12-14T00:00:00




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