Dieci anni: la Consulta Universitaria per il Teatro promuove www.ateatro.it

Un importante riconoscimento per la rivista e il sito

Pubblicato il 17/12/2010 / di / ateatro n. 127

Per cominciare una buona notizia. Buona per noi, che da dieci anni facciamo www.ateatro.it, e forse anche per voi, che leggete la rivista e frequentate il sito.
La Consulta Universitaria del Teatro, dopo una votazione che ha interessato i 30 professori ordinari di materie connesse al teatro nelle università italiane, resa pubblica con <ahref=”http://www.consultauniversitariateatro.it/sezione.php?idart=61&sz=news” target”_blank”>una notizia pubblicata sul sito della CUT, ha deciso che, all’interno delle 30 riviste di settore accreditate nel nostro paese, www.ateatro.it fa parte delle 9 riviste della fascia B. Dunque i testi pubblicati sul nostro sito avranno un peso assai significativo nella valutazione dei titoli dei candidati ai prossimi concorsi universitari.
E’ un riconoscimento importante per una rivista che è nata e cresciuta fuori dall’ambito accademico. E perprima cosa ringraziamo di cuore tutti coloro che ci hanno dato fiducia. Perché questa valutazione riconosce la serietà e il valore culturale e scientifico del nostro lavoro, in questi anni. Da un altro punto di vista, questo riconoscimento potremmo considerarlo una sorta di atto dovuto: da anni www.ateatro.it è citato nel testo, nelle note e nella bibliografia di numerosi volumi e tesi universitarie e di dottorato (per non parlare dei numerosi plagi “copia e incolla”). E ci piace pensare che a interessare (e forse a formare) molti giovani studiosi sia stato anche il nostro “metodo critico”.
Certamente www.ateatro.it, oltre al rigore scientifico e alla valorizzazione della cultura del teatro, ha sempre avuto anche altri obiettivi, più legati all’attualità. Perché www.ateatro.it è anche un organo di informazione, che diffonde notizie relative a quello che accade oggi dentro e intorno ai teatri. Ed è anche una rivista militante, impegnata nel dibattito corrente, che negli ultimi anni ha preso diverse posizioni polemiche (tra l’altro, la webzine è nata anche dalla mobilitazione e dal dibattito sulle dimissioni di Mario Martone dalla direzione del Teatro di Roma).
Ci pare interessante sottolineare anche un altro elemento. Fin dalle origini, www.ateatro.it è sempre stato anche uno spazio aperto alla sperimentazione, in particolare rispetto al medium che utilizza, ovvero la rete. www.ateatro.it è stata una delle prime riviste di teatro online (non solo in Italia), ha cercato di mantenere alto il livello critico e la qualità dei testi, e ha svolto di fatto una funzione di “alfabetizzazione informatica” tra teatranti e studiosi di teatro. Oggi è diventato fin troppo facile fare “nuova critica”, puntando magari sulla multimedialità: basta accendere il telefonino e lasciar parlare un “artista” e postare il tutto su internet. Per noi le cose non sono mai state così semplici, banali. Il nuovo medium ci interessa anche per il plus-valore conoscitivo e comunicativo che ci può offrire e che proviamo ad esplorare. Un solo esempio: con l’Atlante per un Teatro Civile in Italia (ora nella homepage del sito) ci siamo chiesti se è possibile utilizzare Google Maps come strumento critico.
Il nuovo status di www.ateatro.it, oltre a darci grande soddisfazione, ci impone anche nuove responsabilità, partendo anche dalla riflessione sulle riviste universitarie su carta e in rete curata da Ines Aliverti proprio per la CUT. Certamente potrebbe essere utile, in questa ottica, distinguere gl tudi e gli aprofondimenti dagli spazi riservati all’informazione e alla polemica sull’attualità. E vedremo come sarà possibile rendere evdente questa differenza, senza rinunciare alle specificità del nostro percorso.
In ogni caso, possiamo solo assicurare che il nostro impegno e il nostro rigore non potranno che aumentare (e magari un giorno, chissà, arriveremo in serie A).

Redazione_ateatro

2010-12-17T00:00:00




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