Under 28 | Un’esperienza di drammaturgia condivisa

PubblicAzione e la Biblioteca Virtuale del Teatro i

Pubblicato il 23/04/2021 / di / ateatro n. 177

La sala di Teatro i

È passato ormai più di un anno dall’inizio della pandemia e dalla chiusura, quasi ininterrotta, dei luoghi dello spettacolo dal vivo.  In questo scenario, tra i lavoratori dello spettacolo, una delle categorie che più si sono trovate in difficoltà è stata certamente quella degli artisti emergenti, coloro che iniziano ad affacciarsi al mondo e alla pratica del teatro.
Il Teatro i di Milano ha voluto conciliare l’esigenza di dare spazio e valore al lavoro dei nuovi drammaturghi con quella del pubblico che, in questi mesi di apparente silenzio, è rimasto escluso dall’esperienza teatrale, nel tentativo di fare della crisi un momento di riflessione e un’occasione per aprire nuove strade.

È nata l’idea di PubblicAzione, una chiamata per drammaturghi emergenti lanciata a dicembre 2020 e frutto della collaborazione con Fabulamundi – Playwriting Europe.
Il progetto è partito con un appello per l’invio di testi che, dopo una prima selezione, sono stati pubblicati sul sito di Teatro i, realizzando una biblioteca virtuale liberamente consultabile.

Comitato di lettori esperti

Sono stati creati due comitati, uno di lettori esperti che comprende gli organizzatori – l’attrice Federica Fracassi, l’autrice Francesca Garolla e il regista Renzo Martinelli – e uno di spettator-lettori, cioè un gruppo di spettatori senza requisiti specifici coinvolti nella lettura di testi teatrali e nella condivisione delle loro riflessioni. I testi sono stati selezionati dai due comitati che hanno scelto, tra i 129 pubblicati, una rosa di 5 testi per la realizzazione, tra aprile e giugno 2021, di un podcast letto e interpretato da attrici e attori professionisti. Ad oggi è disponibile il primo episodio, Phoenicopteridae – La verità del fenicottero, di Collettivo Inciampo.

Il progetto PubblicAzione si concretizza quindi come una pubblica-azione, che mira a fare comunità grazie alla parola, confermando l’attenzione che Teatro i ha sempre avuto per la drammaturgia contemporanea, mettendo in relazione critica il pensiero degli spettatori e il peso di professionalità operanti nel campo dello spettacolo.
Aspetto rilevante di questa proposta, e che la distingue dalle altre esperienze basate sulla drammaturgia messe in campo negli ultimi mesi,  è senza dubbio il coinvolgimento del pubblico: il comitato di spettator-lettori ha la possibilità di uscire dal suo ruolo di spettatore esclusivamente ricettivo, ed è reso partecipe del processo di selezione, superando quindi il concetto tradizionale di pubblico con un’azione che intende restaurare, almeno in parte, la dimensione dell’incontro dello spettacolo dal vivo, e intende cioè creare una vera comunità teatrale.
Si realizza così un doppio superamento delle barriere: quella tra autore e platea e quella tra rappresentazione dal vivo e una diffusione sociale più ampia. Il pubblico esce dalla dimensione di spettatore, nella sua accezione etimologica, per partecipare al processo creativo del prodotto finale sotto forma di podcast, prodotto che ha il potenziale per raggiungere un ampio pubblico.

Tra le tante iniziative e sperimentazioni che negli ultimi mesi hanno popolato lo spazio virtuale, tra spettacoli in differita, dirette streaming e laboratori online, quella di Teatro i colpisce perché si propone di rimettere al centro la parola come strumento di resistenza all’assenza fisica del teatro. Gli sviluppi futuri di questo progetto e la sua relazione con quanto potrà riprendere a succedere in sala, la continuità e la capacità di aprire in forma permanente nuovi mondi della rappresentazione, potranno essere il portato positivo della capacità del teatro di fare del vissuto storico il propellente di un nuovo linguaggio.




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