L’editoriale
Ancora sul caso Martone
Quando è scoppiato il caso Martone, alla fine del 2000, a questo sito sono arrivate decine di messaggi di solidarietà, riflessioni, commenti. ateatro è nato e cresciuto anche attraverso questa esperienza: per aprire uno spazio di incontro, scambio e riflessione sulla situazione del teatro italiano. Nel suo nuovo libro Carla Benedetti torna a riflettere su quella polemica: e partendo da lì offre alcuni spunti provocatori sul ruolo e sulla funzione dellintellettuale italiano. Pubblicare in anteprima il suo testo su ateatro significa dunque proseguire e approfondire il lavoro iniziato due anni fa.
Ma non è questo lunico motivo che giustifica la sua pubblicazione su ateatro. Carla Benedetti non si limita a ricostruire i fatti e lancia un preciso atto daccusa. A proposito degli intellettuali italiani coinvolti nella vicenda, parla di mafia e massoneria. Ecco, nel suo piccolo questa webzine (fragile, fragilissima ma libera e indipendente) cerca di offrire un antidoto alle piccole e grandi mafie e massonerie teatrali. Lo fa nellunico modo possibile: raccogliendo testimonianze, elencando i fatti, riflettendo a voce alta, esprimendo opinioni, mettendo a punto idee e strumenti di analisi, per poi offrirli al dibattito pubblico. Insomma, prendendo posizione nella maniera più chiara possibile, esponendosi con le proprie idee, cercando momenti di confronto e dibattito.
Per qualcuno queste posizioni possono apparire troppo morbide, rassegnate e pessimistiche. Per altri velleitarie, pericolose e estremistiche. Possiamo solo aspettare che tutti costoro si assumano le loro responsabilità e dicano con chiarezza quello che pensano. Potremo solo ringraziarli di cuore.
Unaltra ossessione di ateatro è la riflessione sul teatro di guerra, sia nel forum sia nella rivista. Vi trovano spazio temi di ampio respiro: che fare in questo scenario geopolitico? quale può essere il ruolo politico dellartista? Ma spesso sinciampa in questioni più banali, triviali: piccole beghe assessorili, teatrini di paese in difficoltà, e persino pettegolezzi da rotocalco. Lintervento di Carla Benedetti mette in rapporto questi due versanti così lontani in maniera esemplare: i dilemmi epocali e le miserie individuali, le guerre vere e le battaglie culturali, gli scontri ideologici e le pusillanimità intellettuali, le idee che vorrebbero cambiare il mondo (o magari il teatro) e i meschini interessi personali.
Ogni volta, è necessario per ciascuno di noi trovare lequilibrio tra gli uni e gli altri. E non sempre è facile. Anzi, a volte è davvero un lusso.
Redazione_ateatro
Tag: Mario Martone (13), RomaTeatrodi (7)
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