William Burroughs: istruzioni per l’uso

(2)

Pubblicato il 02/08/2002 / di / ateatro n. 039

La fortuna e l’’influenza di William Burroughs nella cultura rock dagli anni 60 in poi è notoria. Partiamo dai Soft Machine di Robert Wyatt che presero il nome dall’’omonimo libro di B.; il ritratto di William B. compare nella cover del celeberrimo album dei Beatles Sgt Pepper’s lonely heart club band (1967), al fianco di Marilyn Monroe.
E in genere tutto l’ambiente psichedelico per il quale il nostro insieme a Huxley e Leary costituì una specie di guru. Burroughs ebbe frequentazioni con musicisti del calibro di Iggy Pop, David Bowie (che confermò di avere usato a più riprese il cut up per la composizione dei suoi testi), Frank Zappa, Led Zeppelin, Lou Reed e Rolling Stones quando dette vita alla fine degli anni 70 alla Nova Convention. Pìù tardi fu la volta di Patti Smith, Laurie Anderson, Debbie Harry, John Giorno, Lydia Lunch, Jim Carroll e David Johansen (New York Dolls). Esistono cd musicali con diretti interventi di Burroughs come Spare Ass Annie e Break Through in grey rooms (etichetta Sub Rosa) e sono molti i musicisti che hanno usato/campionato la voce di B. nei loro brani: citiamo il lavoro della ricostituita Yellow Magic Orchestra di Riuichi Sakamoto che all’interno del cd Technodon (1993) ospita testi di B. nel brano Be a Superman (mentre in Floating away è la volta di William Gibson). Stesso discorso vale per Laurie Anderson e il suo lavoro Mister Heartbreak (1984) e il successivo Language is a Virus (1986). Ancora di quel periodo il tributo a Burroughs dei Duran Duran (ebbene si!) che asserirono di aver scritto Wild Boys dopo aver letto l’omonimo libro del nostro.In tempi recenti Burroughs incise insieme a Kurt Cobain il cd They called him The Priest ma fortemente burroughsiani appaiono ad esempio i Sonic Youth ed in generale i musicisti dell’area newyorchese. In sintesi tutto il lavoro dei Dj-musicisti come Howie B. o Fatboy Slim, Moby e David Shea concettualmente molto deve al cut up di Burroughs e Gysin. William Burroughs compare nel film Drugstore Cowboy di Gus van Sant (1988) nella parte di un prete (ancora!) tossicodipendente e mistico.
Lo stesso regista percorre strade burroughsiane in Belli e Dannati (My own private Idaho) (titolo proveniente da una canzone dei B52’s) con River Phoenix (morto l’anno dopo) e Keanu Reeves.Regista di chiare influenze burroughsiane è il canadese David Cronenberg che celebra il mondo di B. Nel film The Naked Lunch che vide il diretto coinvolgimento della scrittore (esistono parecchie foto che testimoniano la presenza di B. sul set). Altro regista con chiare influenze burroughsiane e cyberpunk (movimento che deve molto concettualmente a B.) è Tsukamoto con il celebre Tetsuo. Testimonianze di Burroughs sono reperibili anche nel film di Klaus Maeck Commissioner of Sewers (ora in edizioni Shake) e in 1950-1960 The Films-I films di Anthony Balch scritti e interpretati da William Burroughs: Towers open fire/The Cut-ups/Bill & Tony (etichetta Rarovideo). Da citare il lavoro fumettistico del Professore Bad Trip Il Pasto Nudo (edizioni Shake) ispirato al film di Cronenberg.

Andrea_Campanella




Tag: BurroughsWilliam (2)


Scrivi un commento