Una freccia nell’’arco di Urbani: ARCUS-spa cultura e mattoni

da Retroscena: il sistema teatrale italiano nell'era Berlusconi in "Hystrio" 1/2004

Pubblicato il 13/01/2004 / di / ateatro n. 062

E’ entrata in vigore lo scorso 30 ottobre, la legge 16 ottobre 2003, n. 291 che istituisce la Arcus spa, una società costituita come strumento operativo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Art. 2:

´Il Ministro per i beni e le attività culturali è autorizzato a costituire, con atto unilaterale, una società per azioni, denominata “Società per lo sviluppo dell’arte, della cultura e dello spettacolo – Arcus Spa” (…), avente ad oggetto la promozione e il sostegno finanziario, tecnico-economico e organizzativo di progetti e altre iniziative di investimento per la realizzazione di interventi di restauro e recupero dei beni culturali e di altri interventi a favore delle attività culturali e dello spettacolo, nel rispetto delle funzioni costituzionali delle regioni e degli enti locali’.

Le finalità non sono molto diverse da quelle previste dal ministro Veltroni per la Sibec (Società per i Beni Culturali), costituibile, ma mai costituita, in forza della legge 352 del 1997.
La legge, su proposta avanzata dal senatore Franco Asciutti, presidente della Commissione cultura del Senato, è stata approvata dalla stessa commissione cultura della Camera, presieduta da Ferdinando Adornato, in sede “deliberante” (cioè senza l’obbligo del passaggio in aula) e quindi in sede legislativa dalla VII Commissione del Senato il 24 settembre. Un iter sorprendentemente rapido, possibile grazie all’accordo compatto tra tutti i partiti. La società ha sede a Roma, e ha un capitale sociale di 8.000.000 euro ed è prevista la possibilità dell’ingresso di altri soci, pubblici e privati, entro il limite del 60% del capitale sociale sottoscritto dallo Stato. Il consiglio di amministrazione, composto da sette membri (di cui tre su proposta del ministro dell’Economia e della Finanza), è nominato con decreto del ministro dei Beni e delle Attività Culturali. Presidente è stato nominato Mario Caccia, ex capo di gabinetto del ministro Urbani, ex membro della Corte dei Conti e attualmente responsabile della Direzione Relazioni Istituzionali e della Direzione Stato e Infrastrutture di Banca Intesa. Arcus spa, per svolgere la sua funzione, potrà attingere a un patrimonio di circa 150 milioni di euro (300 miliardi di lire) nel prossimo triennio, pari al 3% delle risorse stanziate per le infrastrutture e le grandi opere, come stabilito dalla legge finanziaria dello scorso anno. Lo stesso provvedimento legislativo che autorizza la costituzione della società, ne anticipa in qualche misura l’operato determinando (per gli stessi scopi), stanziamenti per il 2003, 2004 e 2005 rispettivamente di 53,2, 47,8 e 51,6 milioni di euro.
La destinazione delle risorse riguarda le iniziative più disparate, dal restauro di chiese e monumenti, alla realizzazione di musei, centri sportivi, scuole: va dai 2.500.000 per i campionati mondiali di ciclismo di Verona agli interventi infrastrutturali per la beatificazione del Santo Umile di Bisignano (500 e 500). Non siamo in grado di risalire ai criteri, a meno che una chiave di lettura non sia questa informazione che troviamo sul famigerato sito dagospia:

´Riceviamo e volentieri pubblichiamo: “segnalo al punto 82 dei finanziamenti Arcus i 400.000 euro per informatizzare i Musei della Fondazione Lungarotti di Torgiano. I musei sono un’emanzione del più grande produttore umbro di vini, le Cantine Lungarotti. Torgiano è parte del collegio elettorale del Presidente della Commissione cultura del Senato, l’On. Asciutti”’.

Lasciamo ad altri verificare la residenza dei membri delle commissioni che hanno concorso alla approvazione della legge (e dei relativi collegi elettorali). Qualche finanziamento ha coinvolto anche lo spettacolo: solo 8 su 95 (ma qualche associazione non identificata potrebbe anche operare nel settore): non comprendiamo anche in questo caso con quali criteri se non che i Beni culturali sono privilegiati rispetto alle Attività e che spiccano le Fondazioni Liriche con tre soggetti. La nascita di Arcus è stata salutata dall’Agis come possibile punto di partenza per una vera ristrutturazione del Fus:

´Il punto di partenza in tal senso potrebbe essere rappresentato dalla istituzione della Arcus-Spa, di ormai imminente attivazione, con il compito di gestire i fondi derivanti dal prelievo del 3% sugli stanziamenti relativi alle grandi opere che, aprendo nuovi scenari, rende necessario un forte lavoro associativo tendente alla ottimizzazione delle risorse, cercando, prima di tutto, di evitare uno squilibrio troppo marcato a vantaggio dei Beni Culturali e a discapito delle Attività’. (Enzo Gentile, «Giornale dello Spettacolo», 14/11/2003).

Anna_Chiara_Altieri

2004-01-13T00:00:00




Tag: Arcus (9), MIBAC aka MiC (15)


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