Atto di indirizzo per l’’attività dell’’Ente Teatrale Italiano per l’’anno 2002

Al Presidente dell'ETI

Pubblicato il 07/02/2004 / di / ateatro n. 063

Al Presidente
dell’’Ente Teatrale Italiano
Via G.B. Morgagni, 13
Roma – 1O MAGGIO 2002

In relazione alla predisposizione, da parte dell’Ente Teatrale Italiano dell’impegno progettuale relativo all’anno 2002 si ritiene opportuna l’emanazione del presente atto di indirizzo, pur nel rispetto dell’autonomia operativa dell’Ente, al fine di promuovere una qualificata azione di promozione e diffusione omogenea delle attività teatrali e di danza sull’intero territorio nazionale

Il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368 “Istituzione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, a norma dell’articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n- 59” prevede per l’Amministrazione un impegno teso alla promozione delle attività culturali, alla loro fruizione e più ampia promozione per garantire il pluralismo e l’equilibrato sviluppo in relazione alle diverse aree territoriali e ai diversi settori, nonché allo studio, ricerca, innovazione, alta formazione e alla diffusione della cultura italiana all’estero. Pertanto si sottolinea l’opportunità che l’Ente adotti tali principi cui improntare l’attività per l’anno 2002. In particolare si sottolinea l’esigenza di:

l. incentivare la presenza del teatro e della danza in ambito scolastico ed universitario con attività propedeutiche per la migliore conoscenza e comprensione dello spettacolo, diffondere la cultura teatrale e di danza attraverso il supporto delle nuove tecnologie e dell’emittenza televisiva;

2. valorizzare la tutela delle tradizioni teatrali nazionali, popolari e locali, promuovendo il rinnovamento dei linguaggi artistici, la valorizzazione delle lingue dialettali e l’interdisciplinarietà delle arti;

3. realizzare progetti di promozione e formazione della cultura teatrale al fine di conseguire la diffusione omogenea delle attività sull’intero territorio nazionale. Per conseguire tale obiettivo l’Ente dovrà preliminarmente promuovere indagini conoscitive e ricognizioni tecniche al fine di individuare aree teatrali disagiate, potenziali bacini di utenza in rapporto alla carenza di strutture, supportare aree territoriali per lo sviluppo del teatro e della danza secondo il principio di “sussidiarietà istituzionale”. L ‘azione sussidiaria dell’Ente potrà articolarsi con accordi o convenzioni con gli enti locali interessati che ne facciano richiesta, nonché attraverso azione di sensibilizzazione di risorse private estranee al settore al fine di alimentare gli stanziamenti pubblici e realizzare mirati interventi di riqualificazione territoriale;

4. svolgere attività di promozione della cultura teatrale e di danza sia in Italia. che all’estero anche attuando una politica di scambi culturali per valorizzare qualificate iniziative straniere ed eventi e manifestazioni spettacolari anche interdisciplinari al fine di promuovere il confronto tra le diverse tradizioni e tendenze artistiche. Al fine di garantire una qualificata presenza all’estero dell’espressione artistica italiana, l’Ente potrà stipulare accordi operativi con gli istituti italiani di cultura all’estero al fine di realizzare campagne promozionali propedeutiche all’evento;

5. collaborare con l’attività dell’Osservatorio dello Spettacolo per la realizzazione di uma banca dati, quale momento di raccolta e monitoraggio, elaborazione e diffusione di elementi, notizie, dati relativi allo spettacolo e di individuazione di tendenze sulle dinamiche del rapporto fra domanda ed offerta di spettacolo. Tale attività di osservatorio potrà essere realizzata anche in collaborazione con gli enti locali territoriali e con i soggetti che promuovono attività di distribuzione dello spettacolo, al fine di istituire strumenti permanenti di raccordo e supporto della politica regionale in ambito culturale;

6. Curare un’organica azione di divulgazione sulle attività teatrali e di danza, anche al fine di migliorare l’offerta di spettacolo, sia attraverso l’utilizzo dei più moderni strumenti di comunicazione di massa, sia attraverso mirate iniziative a carattere territoriale all’uopo realizzando accordi operativi con l’emittenza televisiva locale per una costante ed aggiornata informazione;

7. Promuovere iniziative di formazione e aggiornamento professionale in collaborazione con l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico e l’Accademia Nazionale di Danza, e con altre iniziative di consolidata e riconosciuta esperienza volte a garantire un costante livello di qualificazione e di ricambio generazionale;

9. Commissionare una ricerca metodologica sulla specificità delle varie forme di espressione teatrale e di danza rispetto al cinema ed alla televisione al fine di promuovere l’integrazione e la contaminazione tra lo spettacolo dal vivo e lo spettacolo riprodotto e di valorizzare l’utilizzo integrato delle diverse professionalità artistiche e tecniche;

10. tutelare la memoria dell’arte teatrale e di danza attraverso la creazione di una teatroteca nazionale, anche con accordi operativi tesi ad utilizzare il magazzino Rai, a raccogliere e catalogare i supporti visivi realizzati dalle attività produttive, a mttere in rete un diffuso e sistema articolato sui centri audiovisivi regionali che operano per la tutela delle attività a carattere territoriale;

11. intervenire a sostegno della qualità dei progetti che valorizzino la drammaturgia contemporanea e le nuove espressioni e linguaggi artistici, che utilizzino nuovi elementi artistici e tecnici, che perseguono l’’obiettivo di diffondere le attività teatrali e di danza sull’intero territorio nazionale, attraverso una giuria la cui composizione e funzionamento saranno definite da un apposito regolamento ministeriale.

Giuliano_Urbani

2004-02-07T00:00:00




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