La questione meridionale
RINVIATO L’INCONTRO DI BENEVENTO

"Malevento" è stata una cattiva pratica, ma ci riproveremo...

Pubblicato il 27/12/2005 / di / ateatro n. #BP2006 , 093

Ci abbiamo provato in tutti i modi, ad arrivare in fondo e a rimediare, ma alla fine non ce l’abbiamo fatta.
Per il momento le Buone Pratiche 2.2 La questione meridionale è sospeso.
All’ultimo momento, dopo una lunghissima trattativa dove tutto pareva risolto, il nostro partner, il Comune di Benevento, ha iniziato a frapporre una serie di difficoltà e proporre rinvii che ci hanno indotto – molto a malincuore – a sospendere l’incontro.
Non chiediamo molto, ci facciamo un mazzo quadro, non chiediamo gran che. Ma chiediamo di condividere il progetto con un minimo di partecipazione. Se non c’è entusiasmo e condivisione, è inutile cercare di forzare la mano.
Si sa, queste cose succedono soprattutto se, come noi, non abbiamo santi in paradiso. E anche se le nostre richieste sono minime.
Ma lo faremo, le Buone Pratiche 2.2 La questione meridionale, parola d’onore. Passata la buriana natalizia, ricominciamo a lavorare per trovare una sede e una data adatti. Se qualcuno ci dà una mano, gliene saremo grati: con idee, suggerimenti, spazi.

Quando abbiamo deciso il rinvio, eravamo ovviamente abbastanza abbattuti. Invece, appena le ho raccontato le nostre tribolazioni, quella perfida di Perfida ha cominciato a sghignazzare, e ha iniziato a fare le sue solite illazioni.
“Carissimo, era evidente. Voi di ateatro ne combinate troppe. Rompete le palle. Non avete santi in paradiso. E soprattutto non avete più il fisico. E poi quella di Benevento mica è una giunta di sinistra…”
“Ma che c’entra? Le Buone Pratiche non è un progetto di destra o di sinistra, e nemmeno la campagna dell1%. Si tratta solo di valorizzare la cultura e lo spettacolo: è un’idea così di sinistra?”
“Oltretutto voialtri siete nordici, tu e la Mimma, e vi avranno considerato dei colonizzatori…”
“Ma Franco è un terrone d.o.c.! Geneticamente e psichicamente meridionale, anche se padanamente modificato. Era lui il nostro Mastella!”
“Che ne sai? Magari quello sciupafemmine ha lasciato qualche cuore infranto, da quelle parti, e qualcuno non lo gradisce tra i piedi…”
“Ma dai, sarà stato tanto tempo fa! Mi sembra che adesso abbia messo la testa a posto.”
“Beh, però non era male… Anche l’ultima volta che l’ho visto, un pensierino…”
“Perfida, è un bel ragazzo…”
“E qualcuno magari non avrà gradito… Gelosia… O forse qualche teatrante avrà pensato che voialtri Buonipraticanti andaste a pestargli i piedi, in qualche loro feudo.”
“Sai che feudi, a Benevento! Non ce ne sono più dai tempi dei longobardi, mi pare… E non credo che finora le Buone Pratiche abbia pestato grandi piedi. Anzi, per me ne pesta troppo pochi. Il teatro italiano? Tutte ottime persone, tutti ottimi praticanti, tutti geni dell’arte e inventori si forme organizzative innovative e così astute… A guardare le Buone Pratiche, le nostre scene sono molto meglio del Paradiso terrestre, molto meglio.”
“Te l’ho già detto, a me le Buone Pratiche fanno venire il latte alle ginocchia. Mi sembrano i fioretti teatrali.”
“Lo so, lo so, cara Perfida, che preferisci le pratiche un po’ efferate, ma cerca di contenerti. Non vorrei che Tremonti mettesse la pornotax anche su ateatro, per merito tuo.”
“Non ti preoccupare: negli ultimi tempi mi sono mantenuta casta e pura.”
“Oddio, che ti è successo? Ti sei innamorata?”
“Niente paura, ho avuto da fare e mi sono rimessa in forma per scatenarmi a Capodanno… Poi ti racconterò…”
“No, grazie, abbiamo già abbastanza guai…”
“Ma la brutta figura l’ha fatta Benevento! E ha perso anche un’ottima occasione per ospitare una iniziativa che ha sempre buon risalto: delle Buone Pratiche di Mira ne hanno parlato molti giornali e riviste, eccetera.”
“Non mi consolare troppo, Perfida, che mi commuovo.”
“E’ che siete troppo tranquillini, ragazzi. Se a Mira aveste organizzato una bella orgetta finale, di quelle che dico io, con veline e veloni, invece di fare tutti quei fioretti…”
“Beh, a Mira, nella Padania Infelix, nel Veneto teatralmente sottosviluppato, le nostre Buone Pratiche le abbiamo fatte e con gran successo. Certo che su al Nord…”
“Dal mio punto di vista al Sud ci sono risorse umane di ottima qualità. A giudicare dalla mia esperienza erotica…”
“Non mi riferivo a quella, Perfida. E basta dire sciocchezze… Sono incazzato e sto cercando di restare serio.”
“Sì, pensa tutti quelli a cui state sulle balle, e sono moltissimi!!! Chissà come si divertono, quando leggono che non fate le Buone Pratiche Sud!”
“Ma ti diverti a tormentarmi? Io voglio capire. Perché c’è un fatto. Se non siamo riusciti a organizzare questa puntata delle Buone Pratiche forse vuol dire che una questione meridionale esiste davvero… Io che speravo tanto nell’orgoglio meridionalista, in uno scatto di dignità. C’era un grande interesse, per questo incontro, davvero, aspettative…”
“Su su, non ti abbattere. Vedrai, sono sicuro che qualcuno si farà vivo e vi offrirà di ospitare l’incontro.”
“Sì, a Belluno!”
“Dai, piantala. Mi stai rompendo, quando fai così mi diventi noioso. Anzi, vuol dire che provo a metterci una parolina anch’io. Mentre mi dedico alle mie buone pratiche…”
“Perfida, occhio alla pornotax!!!”
“Beh, in queste settimane giro un po’ tra Puglia e Sicilia, ho qualche amico, gli spiego che i miei amichetti di ateatro sono così tristi, e mentre lo consolo…”
“Perfida, ma stai consolando anche me! Lasciami stare, non ne ho voglia!”
“Dai, non fare così… Ti sembra una Buona Pratica? Vieni qui vicino vicino, che ti coccolo un po’.”

Redazione_ateatro_con_Perfida_de_Perfidis

2005-12-17T00:00:00




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