I vincitori dei Premi Olimpici al Quirinale

Giorgio Napolitano riceve il teatro italiano

Pubblicato il 19/09/2006 / di / ateatro n. 101

Il Quirinale apre le porte ai rappresentanti del Teatro italiano, in occasione della quarta edizione dei Premi Olimpici. Mercoledì 20 settembre, alle ore 11, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano riceverà i vincitori e i finalisti del premio Eti – Gli Olimpici del teatro insieme a una delegazione di artisti e professionisti della scena per celebrare la quarta edizione del “Premio Eti – Gli Olimpici del Teatro”, promosso dall’Ente Teatrale Italiano e dal Teatro Stabile del Veneto.
Dopo l’incontro con Carlo Azeglio Ciampi nel 2005, si conferma quest’anno l’attenzione del Quirinale per il Teatro italiano e per i Premi Olimpici. L’udienza premia così gli sforzi degli Olimpici di rappresentare tutte le componenti culturali, geografiche e produttive del Teatro italiano.
All’udienza parteciperanno i vincitori di quest’anno e i finalisti delle quattro edizioni, i membri delle giurie di esperti, i vertici degli enti promotori e dell’Agis, il Presidente della Giuria Gianni Letta e una folta rappresentanza di artisti e professionisti del teatro.
L’udienza al Quirinale segue di alcuni giorni la serata finale del Premio, che si è svolta a Vicenza, sul palcoscenico del teatro Olimpico, venerdì 15 settembre. La serata, come negli anni scorsi, è stata condotta da Tullio Solenghi e trasmessa da Rai Uno (la sera stessa, alle 23.15), ed ha avuto quale ospite d’onore il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Francesco Rutelli.

I vincitori di quest’anno sono:

SPETTACOLO DI PROSA
Morte di un commesso viaggiatore
regia di Marco Sciaccaluga

MUSICAL O COMMEDIA MUSICALE
The producers
regia di Saverio Marconi

SPETTACOLO D’INNOVAZIONE
Altri giorni felici
regia di Claudio Remondi e Riccardo Caporossi

ATTORE PROTAGONISTA
Eros Pagni
per Morte di un commesso viaggiatore

ATTRICE PROTAGONISTA
Giulia Lazzarini
per Giorni felici

ATTORE NON PROTAGONISTA
Ugo Maria Morosi
per Morte di un commesso viaggiatore

ATTRICE NON PROTAGONISTA
Sara Bertelà
per L’illusione comica

ATTORE/ ATTRICE EMERGENTE
Federica Di Martino
per La forma delle cose

INTERPRETE DI MONOLOGO O “ONE MAN SHOW”
Paola Cortellesi
per Gli ultimi saranno ultimi

REGISTA
Marco Sciaccaluga
per Morte di un commesso viaggiatore

SCENOGRAFO
Emanuele Luzzati
per Il ponte di San Luis Rey

COSTUMISTA
Odette Nicoletti
per La donna vendicativa

AUTORE DI MUSICHE
Ramberto Ciammarughi
per La sagra del signore della nave

AUTORE DI NOVITÀ ITALIANA
Vittorio Franceschi
per Il sorriso di Daphne

PREMIO SPECIALE DEL PRESIDENTE DELLA GIURIA GIANNI LETTA A
Rossella Falk

A proposito dei Premi Olimpici, riceviamo e volentieri pubblichiamo.

Gentile redazione,
ho assistito l’altra sera alla xxxesima edizione dei premi olimpici.
premesso che sono contento che di Teatro si parli anche in Tivvù, sono però rimasto (ancora una volta) allibito nel vedere (ancora una volta) le solite facce note. mi sono subito connesso al vostro sito, cercando consolazione in tema: e l’ho trovata in archivio in una corrispondenza tra O.PdP e Giammusso. roba di tre anni fa, mi è parso, ma che sembra tuttavia ancora attuale.
Ancora di più, stavolta, è sembrata essere una edizione che premia se stessa e i propri organizzatori, con un occhio di riguardo alle “famiglie” del teatro, come a fare quadrato in difesa di una categoria (le famiglie) in difficoltà. certo è tipico dell’economia che quando il sistema è in crisi si tenda a escludere la nuova concorrenza per garantire la sopravvivenza dell’esistente, ma è poco elegante, poco liberale. tutti bravi e meritevoli, segnalati e vincitori, ma prodotti da una visione che francamente mostra un po’ miopia, un po’ conservatrice. unica eccezione, a mio avviso, il meritato premio a Franceschi come (splendido) autore. ma lo stesso autore è autore meritevole da molto tempo, e non vorrei che fosse il segno della solita perversione del sistema: diventa più un riconoscimento alla “resistenza” che un incoraggiamento a “resistere”.
dico questo non essendo chiamato in causa sulla vicenda, non avendo cioè “conflitti d’interesse” in materia.
saluti e buon lavoro.
angelo

Ufficio_Stampa_ETI

2006-09-19T00:00:00




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