Le politiche culturali nei territori | Interventi diretti e indiretti per lo spettacolo dal vivo (Università di Venezia Cà Foscari, Venezia, 2 maggio 2022)

Il tema dell'incontro e la call per le Buone Pratiche


 

 

LE POLITICHE CULTURALI NEI TERRITORI:
INTERVENTI DIRETTI E INDIRETTI
PER LO SPETTACOLO DAL VIVO

Lunedì 2 maggio 2022, dalle ore 10.00 alle ore 18.30
San Giobbe, Cannaregio 873, 30121 Venezia

L’accesso è consentito solo previa esibizione del Green Pass rafforzato e registrazione al link
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfIG__Y4lujiefiRJv3kcmka1jf_yot_wfmJIYKZPabmagSxQ/viewform
(info: segreteria@ateatro.org)

 

La giornata del 2 maggio

San Giobbe, sede del Campus Economico dell’Università Ca’ Foscari e di aiku, a pochi minuti dalla Stazione FS Venezia Santa Lucia

In una fase di profondi e imprevedibili cambiamenti, nella giornata del 2 maggio 2022 vogliamo offrire un’occasione di riflessione e confronto sulle dinamiche di trasformazione delle politiche culturali, con particolare riferimento al settore dello spettacolo dal vivo. Ci sembra interessante porre in osservazione la progressiva differenziazione delle politiche, e di conseguenza delle fonti, che vanno a sostenere le attività culturali.
Le politiche culturali stanno sempre più diventando “indirette”: assessorati e direzioni al sociale, all’educazione, al turismo, all’innovazione e sviluppo investono e promuovono lo spettacolo dal vivo all’interno delle loro politiche di settore, sfruttando gli impatti positivi e il valore multidimensionale, al di là degli aspetti artistici.
Se si adotta il punto di vista degli operatori e delle operatrici culturali, in particolare nella produzione teatrale, è evidente l’aumento di bandi, progetti, commesse e in generale occasioni di lavoro che originano da ambiti non qualificabili primariamente come “culturali”. Agli operatori teatrali vengono sempre più spesso proposte occasioni di intervento in ambito sociale, educativo, turistico, economico, nel quadro di politiche che perseguono specifici obiettivi settoriali. Si tratta di un fenomeno che si inizia a identificare nel dibattito europeo come Mainstreaming of culture, mettendo in evidenza il contributo della cultura a obiettivi sociali ed economici più vasti e la conseguente “culturalizzazione” di molte politiche pubbliche.
Alcune conseguenze dell’aumento delle politiche culturali indirette ci sembrano particolarmente significative e meritevoli di riflessione.
Un primo tema è quello del dialogo con soggetti committenti e decisori che non operano nell’ottica delle tradizionali politiche culturali e perseguono specifici obiettivi settoriali. Vorremmo riportare l’attenzione sull’importanza di avere, nelle amministrazioni pubbliche e para-pubbliche, interlocutori consapevoli e preparati a governare questa trasformazione del ruolo della cultura.
Una questione collegata riguarda i meccanismi di finanziamento connessi alle politiche indirette che incorporano nuove nozioni come “risultato” e “rendicontazione”. In gioco qui è l’orizzonte temporale del lavoro teatrale, che finisce spesso per essere compresso, e la necessità di identificare “impatti della cultura” misurabili secondo criteri spesso molto distanti da quello dell’intrinseca qualità della proposta culturale.
Una terza questione tocca direttamente il lavoro artistico che, sostenuto da politiche culturali indirette, si trova a essere strumento per il raggiungimento di altre finalità. Si profila così la necessità di trovare un equilibrio tra la libertà di espressione artistica e i vincoli dei messaggi da veicolare o dei fenomeni da raccontare.

IL LINK La sede dell’incontro del 2 maggio 2022.

Call | Le Buone Pratiche delle politiche culturali indirette
per lo spettacolo dal vivo

Per l’evento del 2 maggio 2022 stiamo cercando progetti culturali emblematici che vengano finanziate (anche) da soggetti estranei all’ambito culturale, realizzati in parte o totalmente grazie a forme di sostegno pubblico/regionale, nei settori dei beni culturali, sanità, turismo, formazione, riqualificazione territoriale dei borghi e delle periferie, imprese, il sociale in senso allargato, dalla disabilità al disagio, dal carcere all’interculturalità…).
Vogliamo riflettere sulle buone (e cattive?) pratiche presenti nella pubblica amministrazione per sostenere lo spettacolo dal vivo inteso come strumento per il raggiungimento di differenti obiettivi di policy.
Gli attori che ci piacerebbe invitare al convegno sono coloro che hanno vissuto realmente queste pratiche da entrambi le parti, sia come operatori culturali (teatranti, curatori, organizzatori…), sia sul versante della pubblica amministrazione (funzionari pubblici, ministeriali, regionali…), che sono stati coinvolti in questi processi, scrivendo la determina o gestendo le risorse.
La riflessione generale sarà condotta partendo dai fenomeni reali come progetti complessi, bandi di finanziamento, ricerche empiriche recenti.

Scadenza della call: 20 aprile 2022
Documenti da inviare:
Descrizione del progetto (massimo15 righe)
Bando di riferimento (sito internet, materiale di consultazione)
Nome del/della referente che potrà partecipare al convegno in presenza.
Inviare le proposte a: segreteria@ateatro.org entro le ore 12.00 del 20 aprile 2022

Il progetto

L’Osservatorio Permanente dello Spettacolo, curato da Ateatro, sta conducendo nel 2022 una indagine, accompagnata da una serie di incontri pubblici, sulle nuove politiche per la cultura, concentrandosi su alcuni aspetti:

1. Stato e Regioni nella promozione dello spettacolo dal vivo, di cui si è discusso il 16 gennaio 2022 a Bologna, in un pomeriggio dedicato al confronto tra le norme e le politiche delle diverse regioni;

2. Le politiche culturali nei territori | Interventi diretti e indiretti per lo spettacolo dal vivo: è il focus dell’incontro del 2 maggio 2022 a Venezia;

3. Le politiche culturali delle città metropolitane: il tema sarà oggetto di un incontro nell’autunno 2022.

I temi affrontati si intrecciano con altre problematiche già affrontate da Ateatro in questi anni, in particolare con le Buone Pratiche dedicati ai nuovi luoghi della cultura, al rapporto tra spettacolo e turismo, alla riqualificazione territoriale attraverso la cultura e lo spettacolo (Oltre la città).

Il gruppo di lavoro

Il gruppo di lavoro che ha condotto l’analisi che ha portato a questa giornata è composto da alcuni docenti universitari e ricercatori (Daniele Donati e Marina Caporale dell’Università di Bologna con Chiara Schiavon, Fabrizio Panozzo di Ca’ Foscari Venezia con Ilaria Faroni, Antonio Taormina attivo fra l’altro con Fondazione Symbola) e operatori teatrali (Costanza Boccardi, Andrea Cerri, Nicolas Ceruti con Giulia Anghinoni di Etre, Luigi Marsano, Settimio Pisano), attivi a livello nazionale e in diverse regioni (Campania, Calabria, Lazio, Liguria, Lombardia, Sicilia, Veneto), e per Ateatro Patrizia Cuoco, Mimma Gallina, Giulio Stumpo, Luca Mazzone

Con il sostegno di Con il contributo di

 

Attività realizzata con il sostegno della Regione del Veneto, FONDO SOCIALE EUROPEO, POR 2014–2020 – OB.
“Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione Asse I – Obiettivo tematico 8 – priorità d’investimento 8.v.
“Laboratorio Veneto. Strumenti per il settore Cultura”, DGR. 818 del 25 giugno 2020″.
Prog. cod. 3706-0001-818-2020 – CUP H79G20000450007 e cod. 3706-0002-818-2020 – CUP H79G20000460007




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