Un punto di riferimento per le comunità (Progetto TOHC!)

L'intervento al convegno "Le politiche culturali nei territori. Interventi diretti e indiretti per lo spettacolo dal vivo" (Venezia, 2 maggio 2022)

Qui di seguito, l’intervento di Marco Ranellucci (Consorzio Marche Spettacolo) all’incontro “Le politiche culturali nei territori. Interventi diretti e indiretti per lo spettacolo dal vivo” (Università di Venezia Cà Foscari, Venezia, 2 maggio 2022).

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Marco Ranellucci, Venezia, 2 maggio 2022

Il Consorzio Marche Spettacolo, operativo dai primi mesi del 2011, è l’organismo che riunisce i soggetti operanti nello spettacolo dal vivo nella regione Marche per dar vita a un reale coordinamento del settore. Il Consorzio vuole essere un’opportunità a servizio dei soci consorziati, e più in generale di tutto il comparto, con la finalità di sostenere la razionalizzazione delle spese e creare economie, ma soprattutto promuovere nuove opportunità di sviluppo.
Il Consorzio Marche Spettacolo è una realtà unica nel panorama nazionale. Il settore performativo marchigiano ha infatti preferito, a differenza delle realtà extraregionali, costituire un network di relazioni che permettesse il coordinamento e la condivisione di competenze, personale, strumenti e mezzi al fine di costruire occasioni di sinergie per il raggiungimento degli obiettivi comuni.

Attraverso il coordinamento del CMS è stato infatti possibile:

  • promuovere studi e ricerche di settore;
  • sviluppare sinergie nel campo della formazione tramite attività seminariali e di aggiornamento a servizio degli enti dello spettacolo, dei loro dipendenti e collaboratori, approfondendo i temi di maggiore attualità per il comparto;
  • stimolare lʼinnovazione nellʼofferta di spettacolo tramite lo Sportello per la progettazione europea, attività del Consorzio a supporto dei Consorziati al fine di ampliare l’impatto delle loro attività anche (ma non solo) a livello europeo;
  • pianificare campagne di comunicazione e di promozione integrata dello spettacolo nelle Marche.

Tra i vari progetti che il Consorzio Marche Spettacolo porta avanti, TOHC! – Teatri Oggi Hub di Comunità risulta di interesse alla discussione sulle politiche culturali nei territori, portata avanti da Ateatro e dal centro AIKU dell’Università Ca’ Foscari.
TOHC! è promosso e coordinato dal Consorzio Marche Spettacolo e co-finanziato dal POR MARCHE FESR 2014/2020, uno dei Fondi strutturali messi a disposizione dall’Unione Europea per promuovere la competitività dell’economia regionale e incrementare la coesione sociale, economica e territoriale. Alla base del progetto si trova una concezione innovativa del teatro e della sua funzione, non più solo luogo di spettacolo, ma un vero e proprio “hub di comunità”, ovvero un punto di riferimento e di ritrovo per la comunità che sia in grado di offrire una pluralità di servizi e di creare sinergie e connessioni tra le realtà produttive che caratterizzano il territorio. Per raggiungere questo obiettivo, il progetto si propone di individuare e sperimentare modelli gestionali innovativi sostenibili e replicabili, al fine di creare uno spazio multifunzionale, inclusivo e identitario che sia funzionale allo sviluppo del territorio e che leghi le imprese culturali e creative con i settori manifatturiero, rurale ed eno-gastronomico, caratteristici del territorio dove il progetto si sviluppa, ovvero i comuni dell’area interna marchigiana colpita dal sisma.

Il tavolo “Casi ed esperienze di politiche culturali indirette”

L’idea del progetto nasce dall’osservazione di un sensibile cambiamento nel modo di fruire lo spazio pubblico, non più relegato a un singolo e ben definito scopo ma a una pluralità degli stessi che convivono in modo fluido e strategico. Questo cambiamento riguarda anche il teatro e, più in generale, gli spazi culturali, che negli ultimi anni hanno assunto nuove configurazioni, evolvendosi in un’ottica multifunzionale ed integrata. Se da un lato questa trasformazione evidenzia la parziale inadeguatezza delle forme di gestione teatrali in Italia, dall’altra svela opportunità da cogliere per il rilancio dei territori in chiave turistica e culturale.
Andando più nello specifico, i tre teatri storici individuati rappresentano a grandi linee una prototipazione del modello marchigiano:

  • un teatro “resuscitato”, a seguito di un incendio che ha rappresentato un grande trauma per la comunità, quale il Teatro Vaccaj di Tolentino;
  • un teatro “in absentia”, a seguito dei danneggiamenti causati dal sisma del 2016: si tratta del Centro Culturale Universitario Benedetto XIII, che oggi ospita le attività di spettacolo della città di Camerino che vede ancora chiuso il suo teatro storico;
  • un teatro di comunità quale il Teatro Piermarini di Matelica, che fin dalle sue origini ha rappresentato un punto di incontro nevralgico per il territorio e i suoi abitanti.

I luoghi protagonisti del progetto sono collocati nella provincia di Macerata. Nella stessa si trovano, in tutto, 23 teatri storici, di cui 17 localizzati nell’area del cratere sismico. Il progetto ha identificato i teatri di Tolentino e Matelica e il Centro Culturale Universitario Benedetto XIII di Camerino quali presidi più idonei ad accogliere le sperimentazioni previste, sia perché strutturalmente in grado di inglobare al loro interno diverse funzioni oltre a quella prettamente performativa, sia perché ad essi è ascrivibile una comunità di riferimento accogliente verso pratiche capaci di generare partecipazione e dinamizzare il contesto. Si tratta, in tutti i casi, di strutture pubbliche, gestite dal circuito multidisciplinare AMAT (socio del Consorzio), che uniscono alla bellezza degli spazi architettonici la vitalità del mondo dello spettacolo, perfettamente agibili e funzionanti. L’analisi realizzata per indirizzare la strategia di intervento ha evidenziato come si tratti, in tutti i casi, di contesti in cui il teatro occupa uno spazio rilevante per la vita socio-culturale della comunità, ma dove la gestione ordinaria testimonia una difficoltà crescente in termini di sostenibilità, accessibilità economico-culturale, multifunzionalità, partecipazione inclusiva, aggregazione intergenerazionale e multiculturale e rapporto col territorio.
Sono tre i Consorziati che hanno deciso di aderire al progetto attraverso azioni finalizzate sia alla sperimentazione di nuovi modelli gestionali che all’audience development:

  • Bottega Teatro Marche con “NarrandoNarrando”, un laboratorio di storytelling indirizzato alle imprese del territorio maceratese che si sviluppa attraverso una attività laboratoriale finalizzata ad apprendere strumenti attinenti al linguaggio del marketing. Le fasi laboratoriali si svolgeranno nel foyer del Teatro, dove è già presente una enoteca comunale concessa in gestione all’ Associazione dei Produttori del Verdicchio di Matelica, e si snoderanno in un preciso percorso di quattro incontri di due ore ciascuno, un format formativo approfondito già verificato in altre attività similari e gradito agli imprenditori che diventano attori protagonisti della creazione e narrazione delle loro storie.
  • Compagnia della Rancia con “A Teatro Mi Sento A Casa”, mettendo il Teatro Vaccaj a disposizione della comunità per 36 ore ha l’obiettivo di creare uno spazio di condivisione, stimolare la consapevolezza e le potenzialità di utilizzi alternativi dello spazio teatrale e rafforzare il senso di comunità che ha uno dei suoi fulcri proprio nel Teatro Vaccaj, con una particolare attenzione ai giovani e al loro avvicinamento e partecipazione. Le attività in questo lasso di tempo si divideranno, per citarne solo alcune, tra la lettura personale in platea, nei palchi, nel foyer o nei camerini e momenti di lettura espressiva in collaborazione con le librerie di Tolentino, creando una piccola biblioteca a disposizione nel foyer; uno spazio per la propria arte mettendo il palcoscenico a disposizione per brevi esibizioni di musica, danza e teatro, creando un piccolo palinsesto durante la maratona e uno spazio per conoscere i prodotti enogastronomici del territorio.
  • Associazione Malte con “999”, una settimana intensiva di incontri per avvicinare la comunità cittadina al teatro e alle arti performative attraverso percorsi laboratoriali incentrati sulle discipline della musica, dell’arte, della letteratura, della danza e del teatro.

Le azioni vedranno conclusione a fine estate 2022, periodo dal quale inizierà il lavoro reportistico e di studio in collaborazione con l’Università di Urbino Carlo Bo che sfocerà in un documento contenente i risultati delle attività e le riflessioni critiche circa le azioni pilota implementate. La produzione documentale finale dei dati e dei risultati sarà anche il punto di partenza per offrire al decisore politico una strategia complessiva e cantierabile (dunque non più solo teorica, ma sperimentata sul campo) per l’estensione dei modelli in contesti omogenei sul resto della regione.

Lo stand della Regione Marche al salone del Libro di Torino, maggio 2022.

Attraverso il Progetto T.O.H.C.! il settore dello spettacolo dal vivo delle Marche riparte da questi luoghi periferici per interrogarsi sulle proprie prospettive future, con la consapevolezza che i teatri possono esercitare un ruolo essenziale, straordinario, per le comunità di riferimento e la prossimità delle relazioni.

Il video della giornata del 2 maggio 2022




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