Dossier Le politiche regionali per lo spettacolo dal vivo | Marche
Le leggi regionali e il commento di Ateatro
Il Dossier Politiche regionali per lo spettacolo dal vivo integra le analisi contenute nel volume Le politiche per lo spettacolo dal vivo tra Stato e Regioni a cura di Marina Caporale, Daniele Donati, Mimma Gallina e Fabrizio Panozzo (FrancoAngeli). Per una analisi comparata delle Leggi regionali, vedi in particolare il saggio di Mimma Gallina “Norme e politiche a confronto” (pp. 101-113).
INDICE
# La Legge 11/2009 della Regione Marche nell’analisi di Ateatro
a cura di Stefania Minciullo
# La Legge 11/2009 della Regione Marche con il commento di Ateatro
Il commento, articolo per articolo, della Legge Regionale 11/2009 secondo i campi individuati per la comparazione tra le diverse leggi regionali [scarica il pdf (A3)]
# La Legge Regionale 3 aprile 2009, n. 11
“Disciplina degli interventi regionali in materia di spettacolo” [scarica il pdf]
# Il piano triennale cultura 2021-2023
[scarica il pdf]
La Legge 11/2009 della Regione Marche nell’analisi di Ateatro
a cura di Stefania Minciullo
La legge riguarda il complesso delle attività di spettacolo dal vivo e sceglie di disegnare una governance basata su una programmazione il più diffusamente condivisa, attraverso il consolidamento della relazione con i soggetti e gli operatori del settore, la creazione di reti e di partenariati per la condivisione di progetti innovativi e di ampio respiro.
L’intento è promuovere e sostenere il Sistema Regionale dello Spettacolo, inteso come coordinamento delle molteplici esperienze nel settore pubblico, privato e nei diversi ambiti della produzione, distribuzione e fruizione. La legge consta di 14 articoli, deliberatamente non troppo dettagliati per mantenere margini operativi che si esplicano con i Piani Triennali della Cultura.
Attuati con programmi operativi annuali e approvati dalla Giunta regionale, i Piani individuano le priorità e le strategie di intervento nei diversi ambiti dello spettacolo.
La legge riconosce e istituisce un registro dei Soggetti di Primario Interesse Regionale (PIR) per garantire la stabilità e la qualità delle funzioni di produzione, distribuzione e promozione, i requisiti sono almeno cinque anni di attività con riconoscimento ministeriale e regionale (l’azione regionale, quindi, rafforza le funzioni e integra i sostegni assicurati dallo Stato mediante il FUS).
Attraverso bandi annuali, privilegiando i soggetti che operano con continuità, la legge sostiene anche Progetti di interesse regionale di elevato interesse artistico, che privilegino l’innovazione, le giovani generazioni, la riduzione degli squilibri e operino secondo modelli gestionali efficaci.
I Comuni sostengono sulla base della programmazione regionale le attività di spettacolo raccordandole con la valorizzazione dei beni culturali e garantendo l’utilizzo delle proprie strutture (precisazione rilevante per un territorio ricco di teatri storici come quello marchigiano).
Ai sensi degli artt. 2 e 9bis nel 2011 si è costituito il Consorzio Marche Spettacolo, un organismo aggregante i soggetti culturali qualificati operanti nel settore dello spettacolo dal vivo.
Infine, è istituita una Banca dati delle professioni dello spettacolo dal vivo, con iscrizione e trasmissione dati obbligatoria da parte dei soggetti operanti in Regione (con funzione di osservatorio). Nel quadro del Fondo Unico Regionale per lo spettacolo, è inoltre individuato un fondo per l’anticipazione regionale dei contributi statali.
La Legge 11/2009 della Regione Marche con il commento di Ateatro
Il commento, articolo per articolo, della Legge Regionale 11/2009 secondo i campi individuati per la comparazione tra le diverse leggi regionali [scarica il pdf (A3)]
La Legge Regionale 3 aprile 2009, n. 11
“Disciplina degli interventi regionali in materia di spettacolo” [scarica il pdf]
Il piano triennale cultura 2021-2023
Piano triennale cultura 2021-2023 [scarica il pdf]
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