TourFest 2024 | L’incanto della Norma per un viaggio musicale sotto la luna

Macerata Opera Festival

Pubblicato il 03/11/2024 / di / ateatro n. 197 | TourFest 2024

“…e qui la Luna l’abbiamo vicina…” è un verso della Bohème di Puccini che riassume perfettamente la visione artistica delineata dal direttore Paolo Gavazzeni. Sotto un cielo di stelle, illuminato dalla suggestiva luce della luna che regna sovrana sullo sfondo dello Sferisterio, si alternano spettacoli che catturano l’anima. La storica città di Macerata ha ospitato, fra luglio e agosto 2024, la sessantesima edizione di uno dei festival operistici più importanti d’Italia. Con la sua architettura neoclassica, lo Sferisterio diventa un palcoscenico di emozioni e bellezza, punto di riferimento per gli appassionati di opera e cultura. Turandot, La Bohème, di Puccini, e la Norma di Bellini, insieme a una serata di danza con Notte Morricone di Marcos Morau e i Carmina Burana hanno composto il cartellone di questa edizione.

Ho avuto il piacere di assistere alla Norma di Vincenzo Bellini, un’opera in due atti su libretto di Felice Romani, tratto dalla tragedia Norma, ou L’Infanticide di Louis-Alexandre Soumet. Come ogni anno il festival accoglie turisti da tutta Italia e non solo, tanto che mi sono trovata a scambiare qualche parola con dei turisti coreani venuti apposta in vacanza in Italia per il festival operistico.
La storia di Norma, sacerdotessa del tempio di Irminsul, è ambientata nella Gallia dei druidi durante la dominazione romana. Norma infrange segretamente i suoi voti amando Pollione, proconsole di Roma e padre dei suoi due figli. Ma Pollione si innamora della giovane novizia Adalgisa ignara della relazione tra lui e Norma. Accusando pubblicamente se stessa di avere infranto i voti, Norma, dolente e tradita, non esita a sacrificare la sua vita al posto di quella della rivale in amore, in un finale che la riavvicina a Pollione e che celebra l’amore eterno degli amanti nella morte. Una storia d’amore e morte, sullo sfondo della guerra tra Galli e Romani, che si rifà alla tradizione classica della Medea di Euripide e all’infanticidio come vendetta per il tradimento amoroso.
Per questo nuovo allestimento la regista milanese Maria Mauti, al suo debutto nell’opera, ha creato una regia minimale e metafisica, mettendo al centro della rappresentazione le voci e la forza del canto a sottolineare il conflitto interiore di Norma, divisa fra l’amore divino, l’amore verso Pollione e quello materno. Mauti crea un’atmosfera sospesa e senza tempo dove le tensioni interne dei personaggi sono le protagoniste sotto la luce e lo sguardo della luna. Una luna grande sei metri che illumina la scena, che osserva i personaggi e domina tutto lo spazio.

La scenografia, disegnata da Garcés-De Seta-Bonet Arquitectes, è minimale ma efficace, pensata per integrarsi con la spoglia bellezza delle mura dello Sferisterio. In scena due scalinate amovibili in base alle diverse occasioni. A dare movimento e dinamicità a una messa in scena relativamente statica sono le luci di Peter van Praet che accompagnano il coro e sottolineano le personalità degli interpreti. Anche i costumi scuri e lineari, di Nicoletta Ceccolini, ispirati alle tuniche romane, si tingono poi di rosso e arancio per i personaggi di Norma e Adalgisa. Quella che ne esce fuori da questa messa in scena è una Gallia stilizzata, evocata, dove molto viene lasciato all’immaginazione dello spettatore e la luna fa da padrona.

Al debutto nei panni di Norma, Marta Torbidoni ha regalato una performance straordinaria con una voce potente che ha trasmesso tutta la sicurezza e l’incertezza, le emozioni e i turbamenti del suo personaggio.

Degna di nota è stata la sintonia fra Norma e Adalgisa, Roberta Mantegna. La direzione musicale è stata affidata a Fabrizio Maria Carminati, che ha coordinato con sapienza un eccellente cast, come Antonio Poli (Pollione) e Riccardo Fassi (Oroveso).
La combinazione di uno spazio scenico ricco di fascino e storia, una messa in scena sospesa nel tempo e la bravura degli interpreti hanno creato un’atmosfera magica e reso questa serata indimenticabile. Il Macerata Opera Festival continua a incantare ogni anno, regalando sempre nuove emozioni e esperienze indimenticabili.