BP2024 | Che cosa è successo | Roma orizzonti plurali. Quartieri Spazi Innovazione

Il comunicato finale della giornata del 15 aprile 2024 al Teatro Biblioteca Quarticciolo

Pubblicato il 15/04/2024 / di / ateatro n. 191 | Le politiche per lo spettacolo dal vivo

Si è da poco conclusa la piattaforma dedicata alle “Buone Pratiche del Teatro”, dal titolo Roma orizzonti plurali. Quartieri Spazi Innovazione, a cura di Associazione Culturale Ateatro e Teatro Biblioteca Quarticciolo, in collaborazione con Teatro e Critica.

–> L’Avant programme

Molte le realtà che hanno preso la parola tra le 10:00 e le 18:00 di oggi, lunedì 15 aprile 2024, al Teatro Biblioteca Quarticciolo. L’adesione alla giornata di decine di operatori della città, che curano progetti e spazi molto diversi tra loro per dimensione, obiettivi, modalità di finanziamento, ha confermato la necessità di questa iniziativa.

L’evoluzione del sistema teatrale romano

A partire da questa prima ricognizione, l’incontro è stata l’occasione per discutere le opportunità e le criticità della situazione della città, oltre che con chi anima questi progetti, con amministratori e politici.
Ha dichiarato nel suo messaggio l’assessore alla Cultura Miguel Gotor.

«Ringrazio gli organizzatori di questo appuntamento ricco di significati per chi lavora per il teatro e produce cultura a Roma. Come Amministrazione conosciamo le difficoltà di un settore così importante per la vita artistica e culturale della città. Per affrontarle abbiamo promosso un bando per sostenere la produzione culturale e le attività di formazione dei piccoli teatri, quelli sotto i cento posti, ridefinito la gestione dei Teatri di cintura, che, in risposta a una loro richiesta, è stata affidata a Zètema, già messo a terra e realizzato il Pnrr per l’efficientamento energetico dei teatri di proprietà comunale e istituito la Fondazione Teatro di Roma, lavorando perché la sua governance risponda al meglio possibile agli interessi della città. Tutti interventi che si aggiungono ai lavori in corso al Teatro Valle per restituirlo alla città. Il teatro è uno spazio “plurale” per la sua stessa natura e la ricchezza culturale che sa rappresentare è un valore insostituibile, soprattutto nei territori. La voglia di sperimentare e di innovare che contraddistingue le realtà associative del mondo teatrale sono per le istituzioni cittadine un alert prezioso per capire e interpretare i cambiamenti sociali e la cultura che producono rappresenta un valore aggiunto di cui la città di Roma non può fare a meno».

Che cosa significa fare cultura indipendente
in una metropoli come Roma? Problemi e prospettive

La giornata ha confermato, in primo luogo, la vocazione all’accoglienza e al dialogo tra questi spazi stessi, di questi spazi con gli artisti e i cittadini e, a maggior ragione, con le istituzioni.
Erica Battaglia, Presidente della Commissione VI – Cultura, Politiche Giovanili e Lavoro, nel messaggio rivolto agli operatori presenti al Teatro Quarticciolo, ha scritto:

«Massima disponibilità. Massimo impegno. Massima gratitudine per quello che mi avete insegnato. Intanto vi ringrazio per il rapporto sincero e autentico che abbiamo costruito in questi due anni. Non ci conoscevamo, ci siamo voluti conoscere e fidare, abbiamo fatto bene: da voi ho imparato il bene prezioso che rappresentano i teatri di cintura (oggi in un nuovo percorso insieme a Zetema), i teatri in generale (penso all’importanza di strumenti come vivicinema&teatro) e naturalmente gli spazi della cultura della nostra città (non meno di pochi giorni fa abbiamo riaperto i tunnel di Villa Torlonia). Eravamo un po’ ingessati: Roma ha ripreso a correre e presto saremo capaci di riprenderci anche il Teatro Valle, oltre che riconfermare i finanziamenti per l’associazionismo dei territori e avviare il Festival della Resistenza. Ecco, se ho mancato in qualcosa vi chiedo di aiutarmi a dare di più».

Il ruolo dei teatri delle università nel sistema teatrale romano

Nel corso della giornata sono state ribadite alcune istanze condivise: salvaguardia degli spazi distribuiti nel tessuto urbano con attenzione ai giovani e all’innovazione, sburocratizzazione dei meccanismi di sostegno per sviluppare una reale innovazione, necessità di sviluppare pratiche di rete, lavoro nei quartieri, sostegno a politiche di ampliamento del pubblico utilizzando i modelli collaudati di partecipazione e coprogettazione, coinvolgendo soprattutto le fasce più svantaggiate della popolazione, di fatto escluse dai consumi culturali.

Festival, spazi, innovazione

Per i promotori dell’incontro Ateatro e Teatro Biblioteca Quarticciolo in collaborazione con Teatro e Critica,

«Negli ultimi anni, alcune tra le maggiori istituzioni teatrali romane hanno attraversato una profonda crisi. Numerosi spazi culturali grandi e piccoli sono stati costretti a chiudere. In un sistema culturale cittadino che fatica a trovare la prospettiva necessaria a una moderna metropoli europea, sono tuttavia attivi decine di spazi, sia pubblici sia indipendenti. Alcuni sono ormai radicati, altri sono nati negli ultimi anni. In assenza di un sistema teatrale riconoscibile, hanno svolto una funzione culturale essenziale, nei diversi quartieri della città, sul versante del pluralismo e dell’innovazione estetica, organizzativa, sociale, nei legami con il mondo della formazione. Garantiscono la pluralità delle esperienze e dei punti di vista, l’innovazione, il rapporto con il territorio e la creazione di comunità. Obiettivo dell’iniziativa è valorizzare questa ricchezza di esperienze e di pratiche, a partire da una prima mappatura delle realtà oggi attive a Roma, coinvolgendo sia spazi teatrali e multidisciplinari sia festival. È la tappa iniziale di un work in progress che vuole dare maggiore visibilità a una galassia di esperienze che esprimono la vitalità del tessuto culturale romano».

Il rapporto con i quartieri. Opportunità e difficoltà

Sono intervenuti, tra i molti: Lorenza Accardo (Short Theatre), Giorgio Andriani (Teatro Biblioteca Quarticciolo), Yonas Aregay (Spin Time), Luca Aversano (Teatro Palladium, Università Roma Tre), Erica Battaglia (Presidente Commissione Cultura Comune di Roma), Marco Benvenuti (CREA – Nuovo Teatro Ateneo, Sapienza), Ilaria Bisozzi (Ex Mercato di Torre Spaccata), Benedetta Boggio (Angelo Mai), Filippo D’Alessio (Teatro Tor Bella Monaca), Silvya De Fanti (Angelo Mai), Isabella Di Cola (Spazio Rossellini), Alessandro Di Murro (Teatro Basilica), Linda Di Pietro (Lo Stato dei Luoghi), Guido Di Palma (Professore Università Sapienza), Alessandro Di Somma (Fortezza Est), Alessandra Ferraro (Margine Operativo, Attraversamenti Multipli), Sara Ferrari (Teatro di Roma/Buffalo), Elvira Frosini (Kataklisma), Mimma Gallina (Ateatro), Pietro Giliberti (Officina Pasolini), Lorenzo Gioielli (Spazio Diamante), Graziano Graziani (Rai Radio 3), Gaia Insenga (Lottounico), Sergio Lo Gatto (Critico teatrale, ricercatore Università degli Studi Link), Clara Lolletti (Dominio Pubblico), Alessandro Longobardi (Spazio Diamante), Valentina Marini (Teatro Biblioteca Quarticciolo, Fuori programma), Luca Mazzone (Cresco), Lucia Medri (Teatro e Critica), Valentina Morini (Lottounico), Roberta Nicolai (Teatri di Vetro), Veronica Olmi (Teatro Villa Pamphilij), Tiziano Panici (Teatro Argot), Giovanni Paris (Capo Staff, Assessorato alla Cultura Comune di Roma), Antonino Pirillo (Teatro Biblioteca Quarticciolo), Andrea Pocosgnich (Teatro e Critica), Oliviero Ponte di Pino (Ateatro), Mary Scicolone (Ex Mercato di Torre Spaccata), Giulio Stumpo (Ateatro), Maura Teofili (Carrozzerie | n.o.t), Daniele Timpano (Kataklisma), Emilia Verginelli (Fivizzano 27), .
 
L’iniziativa si inserisce nell’ambito della ricerca “Le politiche culturali per lo spettacolo nei territori” che l’Associazione Culturale Ateatro conduce da tempo e che aveva già trovato un’occasione di confronto e approfondimento con l’edizione delle “Buone Pratiche del Teatro” dedicata a Oltre la città | Cultura territori comunità, che si era tenuta al TBQ il 22 marzo 2021.