Lo spazio della performance critica

Le Buone Pratiche 2: Banca delle Idee

Pubblicato il 27/10/2005 / di / ateatro n. 091

AltreVelocità è un gruppo di giovani osservatori e critici da tempo attenti al monitoraggio di festival, eventi e spettacoli strettamente connessi alle arti sceniche contemporanee.
Il gruppo AltreVelocità, compare come redazione intermittente, non osserva a tappeto ma raccoglie suggestioni e sguardi, con una presenza al tempo stesso fissa e non stabile, piena di linfa ma senza radici. E’ di solito ospite dell’evento e dei siti dei Festival ospitanti, avvalendosi di pensieri e persone in continuo ricambio, con la comune urgenza di interrogare il presente e le sue arti per scovarne i sommovimenti, sotterranei o evidenti.
Costituito nel maggio 2005 sotto il coordinamento di Massimo Marino, in occasione del festival Contemporanea05 di Prato, il Gruppo AltreVelocità ha rivolto il suo sguardo durante il periodo estivo ad alcune realtà dello spettacolo contemporaneo del territorio nazionale.

Redazione composta da:
Chiara Alessi
Valentina Bertolino
Daniele Bonazza
Piersandra Di Matteo
Lorenzo Donati
Agnese Doria
Rodolfo Sacchettini

AV è apparso a:
Contemporanea05 di Prato
Deficit! di Bologna
Volterrateatro
Lavori in Pelle di Alfonsine (RA)
Rizoma ‘05 di Castello di Malgrate (MS)
Premio Riccione
Vie festival di Modena

AV si può leggere su:
www.contemporaneafestival.it
www.cantieridanza.org
www.accademiacarrara.it
www.riccioneteatro.it/prt/index.html
http://www.viefestivalmodena.com/italiano/news.asp

AV: LO SPAZIO DELLA PERFORMANCE CRITICA

si colloca sul confine del monitoraggio vigile, ma esterno alle dinamiche puramente informative.

Lo sguardo del gruppo sulle realtà che va a indagare è uno sguardo critico parassita e intermittente.

La volontà di restituire connessioni, frutto di migrazioni festivaliere, lo porta a elaborare di continuo forme di pensiero che sono il frutto di queste esperienze.

Cercare di formulare sempre nuove strategie di sguardo sembra essere la sola modalità per poter aderire ai diversi formati delle arti e dei festival presenti sul territorio.

Abituato a una forma lavorativa in corsa, restituisce in tempo reale e grazie all’utilizzo di diverse tecnologie tracce e visioni di ciò che accade nel teatro contemporaneo.

Le forme della presenza variano, AltreVelocità compare sui siti, sulle pagine dei quotidiani locali, produce interviste video, incontri e dibattiti informali e non.

HA REALIZZATO:

9 parole chiave, 4 editoriali, 5 interviste, 6 presentazioni, 20 recensioni, 2 trascrizioni di incontri per Contemporanea05

5 editoriali, 2 presentazioni, 8 recensioni e 3 interviste per Lavori in Pelle

4 editoriali, 12 interviste, 9 recensioni e 9 presentazioni, 8 ore di riprese video per Rizoma (di cui tre montaggi di interviste, spettacoli e un promo richiesto alla fine dal Festival)

4 ore di interviste, un articolo di presentazione del Premio Riccione, 2 articoli di riflessione generale, 5 recensioni di testi vincitori, 9 interviste

Una pagina di quotidiano sulla Gazzetta di Modena, per l’intera durata del Festival Vie (10 giorni), per un totale di più di 40 articoli tra presentazioni, interviste e recensioni, AltreVelocità per l’’occasione si è avvalsa anche di collaboratori esterni (retribuiti)

AltreVelocità
C.F. 91258870376
Via Goito 9/2
40126 Bologna
051.228835
per le buone pratiche: 347.4594481
altrevelocita@libero.it
PREGI E DIFETTI:

particolarmente fragile ed esposta al difetto si pone la relazione con i festival che ospitano AltreVelocità, spesso retribuendone la presenza. Confine delicato che mai ha limitato tuttavia la libertà di espressione, che si è sempre posta in modo dialettico a segnalare, se necessario, mancanze o deficienze spesso attribuibili ad un panorama teatrale e performativo.

il rapporto con altre collaborazioni che si è instaurato per l’occasione di Vie pare essere una strada che AltreVelocità vuole percorrere. Sia come momento formativo e laboratoriale per sguardi nuovi, sia attraverso collaborazioni con personalità e competenze specifiche. AltreVelocità, se pur in modo simbolico, ha voluto retribuire i collaboratori, mettendo in pratica ciò che nel teatro pare non essere consuetudine: pagare le persone che lavorano.

Altre_Velocità

2005-10-27T00:00:00




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