#BP2016 | Facciamolaconta

Un invito ai colleghi attori

Pubblicato il 28/02/2016 / di / ateatro n. #BP2016 , 157 , Passioni e saperi

FACCIAMOLACONTA riunisce un gruppo di attori professionisti che si è liberamente costituito per presentare alle Istituzioni richieste di tutela che riconoscano all’attore la centralità che gli spetta nello spettacolo dal vivo.

Premesse:
Ci sono tante figure NECESSARIE allo spettacolo dal vivo, ma solo due INDISPENSABILI.
Senza l’Attore e lo Spettatore il teatro ogni sera non esisterebbe.
Perché allora il Decreto Ministeriale del 1º Luglio 2014 ignora tanto gli spettatori quanto gli artisti, gli unici mattoni fondanti dell’edificio teatrale, le uniche buone pratiche esistenti, gli unici fondi di investimento che permettono ancora l’esistenza di tutto il settore?
Ci sarebbe tanto da ridire sui meccanismi del DM che alla fine dell’onda travolgono il lavoratore: dall’assurdo muro che divide il teatro di serie A da quello di serie B impedendo di fatto le coproduzioni con le compagnie indipendenti, nonostante qualche under 35 in più; alla riduzione degli spazi di circuitazione, azzoppando così in un sol colpo tradizione e ricerca; alla cancellazione dell’idea di “repertorio”, perché non da punteggio.
Tutto questo porta inevitabilmente a una contrazione del lavoro e soprattutto a una costante perdita di tutele. Si sta sdoganando la convinzione, soprattutto nelle nuove generazioni, che sia normale non essere pagati per lavorare. E la generazione di mezzo, quella che ha attraversato e accumulato più esperienze, risulta la più penalizzata e sotto costante ricatto.
Ogni operatore, giustamente, analizza il suo campo di competenza.
Noi, per cercare di darci degli elementi di base, ci focalizziamo sui problemi degli attori E FACCIAMO DELLE PROPOSTE:

Chiediamo che nella futura legge di riordino del settore (nella quale confluirà il decreto Franceschini) si preveda:

# la definizione di una percentuale nel budget delle produzioni dei teatri sovvenzionati, in rapporto al Fus ricevuto, destinata al numero di artisti impiegati e alle loro giornate lavorative. Le giornate lavorative non devono riguardare solo prove e messa in scena degli spettacoli, ma anche attività di formazione e informazione del pubblico, nei Teatri, nelle scuole e nei luoghi di aggregazione. (Prima le persone, poi le strutture)
# il monitoraggio, con verifiche e controlli degli enti che ricevono il FUS, che preveda la revoca del contributo nel caso non venga rispettato il CCNL. (Regole chiare per tutti)

Inoltre:

# il riconoscimento giuridico della figura dell’attore.
# la creazione di un patentino professionale, rilasciato dal Mibact, in modo da distinguere definitivamente la professionalità dall’amatorialità. I requisiti di rilascio possono essere gli stessi già menzionati dal CCNL:
# per chi possieda un diploma di abilitazione rilasciato da una scuola qualificata, 100 giornate lavorative prestate nei settori del cinema, teatro, radio e televisione;
# per chi non possieda un diploma di abilitazione rilasciato da una scuola qualificata, 300 giornate lavorative, oppure 180 giornate lavorative negli ultimi 2 anni, prestate nei settori del cinema, teatro, radio e televisione. O altri da definire. Il possesso del patentino dovrebbe essere condizione necessaria, insieme a un’abilitazione su cui riflettere, all’insegnamento nelle scuole;
# l’estensione delle tutele del lavoratore subordinato anche al lavoratore autonomo, in merito a disoccupazione, maternità e malattia.
CARI COLLEGHI, È IMPORTANTE SOTTOLINEARE CHE NIENTE DI QUANTO AVETE LETTO È POSSIBILE NÉ REALE SENZA LA PRESENZA E LA PARTECIPAZIONE DI TUTTI.

Se concordi con i punti scrivi ADERISCO a facciamolaconta@gmail.com

Un primo e importante segno di partecipazione è diffondere e condividere questo appello. Sentiti libero di inoltrare questo documento ai tuoi contatti nel tentativo di raggiungere quanti più colleghi possibili.
Facciamo questa conta, insieme.




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