#diaridivita Lo sguardo critico di Vincenza di Vita per La Macchina dei Sogni

Su ateatro le narrazioni drammaturgiche del festival ideato da Mimmo Cuticchio

Pubblicato il 05/07/2022 / di / ateatro n. 184

La 39esima edizione della Macchina dei Sogni, il festival diretto a Palermo da Mimmo Cuticchio, è intitolata “Il paese dei balocchi” ed è dedicata ai bambini.
In questa occasione Vincenza Di Vita curerà un diario che racconterà le giornate del festival, innestandosi nelle drammaturgie degli spettacoli che andranno in scena. Un occhio critico per una messa in crisi che si comporrà di citazioni, visioni e relazioni tra le poetiche degli artisti coinvolti.

Il Paese dei Balocchi | La macchina dei Sogni | edizione XXIX

Teatro e Museo interagiscono nel segno della “rappresentazione”, che per entrambi costituisce una funzione primaria. Come possa configurarsi tale rapporto, quale vantaggio reciproco possa scaturirne, lo abbiamo sperimentato nelle due precedenti edizioni del Festival, ambientate proprio al Museo Salinas. Il linguaggio poetico e teatrale ha consentito una diversa fruizione degli spazi museali, creando percorsi emotivamente coinvolgenti, restituendo un rapporto vivo e dialogante con le opere d’arte e con la loro storia.
Sotto questa luce si può leggere il programma di quest’anno, che ancora una volta parte da Palermo per guardare oltre l’orizzonte cittadino.
Al Museo Archeologico Salinas proporremo gli spettacoli di teatro di figura del Teatro del Drago di Ravenna, della Compagnia Carlo Colla & figli di Milano, della Nuova Accademia Teatrale di Bibiena di Arezzo, della Compagnia Granteatrino/Casa di Pulcinella di Bari, dell’Associazione Casa delle Guarattelle Bruno Leone di Napoli. Il programma di spettacoli delle compagnie, che con il loro lavoro rappresentano l’Italia e le sue molteplici forme del teatro di figura (marionette, burattini, pupazzi, guarattelle, ombre), si completerà con un progetto che abbiamo chiamato Piccoli Dei, incentrato sulle storie delle infanzie delle divinità greche, piccole storie di formazione che gettano le basi di quello che sarà il loro ruolo nell’Olimpo e da cui originano le doti e le proprietà straordinarie che li contraddistingueranno.
Si tratta di sei racconti inediti che Martina Forti e Lorenza Cingoli hanno scritto per il festival e che prendono spunto dall’infanzia degli Dei. Li abbiamo affidati a due gruppi teatrali di Palermo, il Teatro Atlante e il Teatro degli Spiriti, che li metteranno in scena secondo il loro stile e la loro poetica. Il primo basandosi fondamentalmente sulla presenza degli attori, che avranno il compito di interpretare il racconto come azione scenica; il secondo ponendo al centro della rappresentazione la parola e le figure animate: burattini, oggetti, ombre. Il tessuto teatrale nasce e si consolida attraverso il principio di collaborazione tra linguaggi e stili diversi, una vocazione naturale de “La Macchina dei Sogni”, che sin dal suo nascere ha sostenuto il confronto con artisti e intellettuali non sempre vicini al mondo dell’Opra.
In coda ad ogni racconto è prevista una piccola attività legata al patrimonio archeologico del Museo Salinas. Consegneremo ai bambini una carta d’identità con le caratteristiche delle divinità che sono state raccontate e li inviteremo a ricercare, all’interno delle sale espositive, immagini, sculture, bassorilievi corrispondenti a tali profili. Al progetto collabora Armando Traverso, che consideriamo una sorta di pifferaio magico, capace di trascinare e appassionare bambini e adulti.

Nel teatrino di via Bara all’Olivella, com’è naturale che sia, presenteremo il nostro spettacolo di pupi ma questa volta diverso dal repertorio classico dei paladini.
Aladino di tutti i colori espressamente pensato per i bambini ma che, nell’incanto del teatro dei pupi, si nutre dell’appassionata partecipazione del pubblico di ogni età. Mimmo Cuticchio, unendo l’essenzialità espressiva con il massimo delle sollecitazioni fantastiche, piomba sull’attualità recuperando tracce di storie senza tempo, sfruttando appieno la tecnica dell’improvvisazione, una prassi teatrale che utilizza tanto negli spettacoli tradizionali quando in quelli del nuovo repertorio.
Ed eccoci a Palazzo Branciforte, un luogo unico della nostra città, nel quale si fondono identità e innovazione, dove la storia si coniuga con l’archeologia, con l’arte moderna e contemporanea. Lo spazio, noto anche come Monte dei Pegni di Santa Rosalia, rappresenta per noi il luogo che custodisce le nostre origini di teatranti, una splendida cornice in cui hanno trovato collocazione permanente i pupi più antichi della famiglia. In occasione del festival, Mimmo Cuticchio creerà un percorso teatralizzato, un’azione scenica che coinvolgerà allo stesso tempo narratore, opere e visitatori. I pupi esposti saranno protagonisti e costituiranno il centro e l’alveo dell’azione da cui si dipaneranno i racconti e i ricordi di Cuticchio, che ripercorrerà la storia della sua famiglia di opranti, intrecciata a quella del Teatro dei Pupi dall’Ottocento ai giorni nostri. Il percorso teatralizzato non vuole sostituirsi a un percorso di visita tradizionale, al contrario, vuole offrire nuove chiavi di accesso alla collezione dei pupi per suscitare attenzione e curiosità al fine di approfondire e rilanciare i contenuti.
In ultimo, in collaborazione con il Sole Luna Doc Film Festival (4 – 10 luglio, Palermo) offriamo al pubblico di Palermo una selezione di cortometraggi di animazione sul tema del viaggio e dei diritti umani. I video provengono dal concorso Animati in video promosso da Il Festival Internazionale dei Burattini e delle Figure Arrivano dal Mare!, in collaborazione con Alpe Adria Puppet Festival, Anima International Festival, La Macchina dei Sogni, Immagina Festival, INCANTI Rassegna Internazionale di Teatro di Figura, Segni New Generations Festival.




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