#savethedate | 9 maggio 2023 | Jerzy Grotowski: oltre la rappresentazione

Allo Spazio Bolzano29 di Milano alle ore 18.30 con l'autore Marco De Marinis, Simone Faloppa, Raúl Iaiza e Oliviero Ponte di Pino

Pubblicato il 19/04/2023 / di / ateatro n. 189


in collaborazione con

Oltre la rappresentazione

Martedì 9 maggio 2023, 18.30
Spazio Bolzano29 | via Bolzano 29A (M1 Rovereto) | Milano

in occasione della pubblicazione del volume
Jerzy Grotowski. Il superamento della rappresentazione (Editoria&Spettacolo, 2023)

Ne parlano
con l’autore Marco De Marinis
Simone Faloppa, Raúl Iaiza e Oliviero Ponte di Pino

Esiste la possibilià di fare teatro oltre lo spettacolo? Oltre la rappresentazione?
Era questa la domanda che ha iniziato a porre con estrema radicalità Jerzy Grotowski, già a partire dalla fine degli anni Sessanta, e poi a praticarla, con il Parateatro e il Teatro delle Fonti, fino all’Arte come Veicolo. Oggi la domanda che poneva Grotowski – e con lui altre esperienze in quegli anni – ha trovato risposta in una molteplicità di pratiche in vario modo collegate al teatro e che si pongono fuori dalla logica della rappresentazione.
Anche per questo oggi vale la pena di interrogarsi sul percorso del Maestro polacco, sulle radici profonde della sua svolta e sul suo impatto.
Inerrogarsi sulla dialettica tra il teatro (o forse il “teatrale”) e l’umano, così come l’aveva esplorata da Grotowski, significa interrogarsi sulla necessità e sulla possibilità del teatro, oggi.

IL LIBRO

Marco De Marinis, JERZY GROTOWSKI. Il superamento della rappresentazione, Editoria&Spettacolo, 2023

Questo libro raccoglie gli esiti più recenti di una lunga e costante, ancorché discreta, devozione per la figura di Jerzy Grotowski e per la sua straordinaria avventura intellettuale e artistica nella scena del secondo Novecento, iniziata nei primi anni Settanta.
Dopo la sua scomparsa nel 1999 ho cominciato a riconsiderare il suo lavoro in termini complessivi nel contesto del Novecento teatrale. E sempre di più, da Akropolis (1962) a Action (1994), passando per Il Principe costante (1965), Apocalypsis cum figuris (1969), il Parateatro e il Teatro delle Fonti, fino all’Arte come Veicolo, ho intravisto un’unica ricerca essenziale, all’insegna del superamento della rappresentazione, anche se condotta di volta in volta con modalità e strumenti differenti e anche con scopi almeno apparentemente diversi. Questa ricerca riguarda il teatro come esperienza personale, mezzo di conoscenza, gnosi; per chi sta in scena, innanzitutto, ma anche per lo spettatore, o testimone.

Marco De Marinis è stato professore ordinario di Discipline Teatrali nell’Università di Bologna, dove dal 2004 al 2017 ha diretto il Centro Teatrale La Soffitta. Nel 1999 ha fondato la rivista «Culture Teatrali». Tra i suoi libri più recenti, Il teatro dell’altro. Interculturalismo e transculturalismo nella scena contemporanea (2011); Il teatro dopo l’età d’oro. Novecento e oltre (2013); Etienne Decroux and His Theatre Laboratory (2015), Ripensare il Novecento teatrale (2018), Per una politica della performance (2020), Understanding Theatre (2023).

IL LINK
Il codice Grotowski. Appunti sulla bibliografia grotowskiana in Italia




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