La carica del 101 (e Il codice Grotowski)

L'editoriale di ateatro 101

Pubblicato il 22/09/2006 / di / ateatro n. 101

Beh, ce l’’abbiamo fatta, 101 è online!
Ed è bello grasso. E pieno di parole (oltre che di immagini…). Ma con le parole non è così facile. Per esempio, cominciamo dallo strepitoso elenco compilato – per il suo nuovo exploit teorico & critico – da Anna Maria Monteverdi vagabondando tra libri e siti:

Virtual (Reality) Theatre (o VT o VTheatre o VR performance), Digital Puppet Theatre, Virtual Puppetry, Interactive Theatre, Augmented Reality Theatre, Artificial Theatre, Enhanced Theatre, Expanded Performance, Cyborg Performance, Cyber Performance, Mobile Performance, Digital Performance, Computer Theatre, Mixed Reality Stage, Real Time Performance, Instant Digital Theatre, Live Online Performance, Net Drama, E-Theatre, Internet Theatre, Net Theatre, Chat Performance, Id Theatre, Webcam teatro, Hacker teatro, Web Streaming Performance, Web-based Drama, Digital Story Telling, Telematic Performance, Performance in Remote Connection, Networked Theatre, (Computer) Mediated Theatre, Intermediated Performance, Hyperdrama, Interactive Generative Stage, Multimedia Interactive Performance, Intelligent Stage, Activation Space, Multidisciplinary Media Performance, Trans-media Performance, Electronic Theatre, Live Cinema, Interfaced Theatre, Image-based Theatre, Synesthetic Theatre, Crossmedial Performance, Fractal Theatre, Machinic Performance, Recombinant Theatre, Chromakee Performance, Mocap Performance…

Insomma, se pensiamo al rapporto del teatro con le nuove tecnologie, ci si perde in un autentico labirinto: ma la prode amm ha trovato la bussola, o il filo d’Arianna, per trovare una via d’uscita.
Poi, le parole di Jerzy Grotowski, Che cosa ha voluto dire veramente – non a noi, né ai nostri figli, forse ai nostri nipoti – il padre del nuovo teatro? Un plotone di filologi ha trovato in “Gurutowski” la sfida finale, con risultati sorprendenti – e a volte divergenti e confliggenti… Se volete provarci anche voi, a capire Grotowski, Oliviero Ponte di Pino prova a delimitare il terreno (e come suo solito fa ancora più confusione…).
Ma non è tutto: in questo 101, si parla anche di Beckett virtuale e marionette catalane, di un Amleto voodoo e dell’’utilità degli organizzatori, eccetera eccetera… Insomma, alla carica!!!
Nel frattempo siamo già al lavoro su 102. Abbiamo in cantiere uno “speciale Milano” (perché in città sta cambiando tutto perché nulla cambi), e pensiamo a un incontro pubblico a fine ottobre sulla situazione cittadina (insomma, se avete qualcosa da dire sulla situazione cittadina, parlate ora o tacete per sempre).
E poi, udite udite, stiamo per lanciare le Buone Pratiche 3, a Napoli, all’inizio di novembre. Dai che ce la facciamo! Ma abbiamo bisogno di idee, di sostegno, di affetto.

ps se però il geniale e impenetrabile Grotowski lo volete semplice semplice, c’è sempre (dal forum) il vergognoso

G. a rime baciate

fu grotowski il gran polacco
che il teatro ha messo in scacco

stanislavskij e poi artaud,
terzo rivoluzionò

con il training ed il corpo
mandò in scena senza un orpo

od orpello ma sol quello
che s’incarna nel duello

tra l’attore e ‘l spettatore
che s’affrontano col cuore

barba eugenio l’ha scoperto
ma d’allievi questo è certo

ne ha trovati dei milioni
di cui certi son coglioni

materialista mistico
lo definisce ‘sto distico

dell’estasi le tecniche
e del canto le ritmiche

non avevan più segreti
con gran rabbia poi dei preti

cardinale lo stroncò
e il buon schechner lo spiegò

era povero il suo look
che piaceva tanto a brook

ma il successo non bastava
perché verità cercava

con la gnosi ed il vudù
ha raccolto una tribù

che esplorava riti arcani
dal sipario ben lontani

lui è stato un gran maestro
che però vantava l’estro

di confondere le tracce
per vedere poi le faccie

di chi crede di sapere
che il teatro è da vedere

infin l’accolse pontedera
della scena la frontiera

ora chi se l’è incontrato
assai spesso ha dedicato

un librino od un libretto
per spiegare ch’è perfetto

chi tanto il teatro l’ama
che poi, deh!, se n’allontana

Redazione_ateatro

2006-09-22T00:00:00




Tag: Jerzy Grotowski (27)


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