Una mail e qualche polaroid (esplicita)

Un'anticipazione da Some Explicit Polaroids di Mark Ravenhill al Teatro dell'Elfo

Pubblicato il 10/03/2003 / di / ateatro n. 050

Ciao Oliviero,

come va? Ci siamo persi di vista, ma ricevo sempre le tue newsletters, thanks. Io sto lavorando a Some Explicits Polaroids di Mark Ravenhill, che debutterà ufficialmente il 3 giugno. Ci ho già lavorato in settembre con gli attori e Carlo Sala ha passato il ferragosto da solo all’Elfo per dipingere la scena. Lavoro sul testo dello spettacolo in questi giorni.
Contemporaneamente cerco di cavarne un soggetto per un film, come mi ha chiesto Lionello Cerri. Se son rose fioriranno.
E la cosa a cui tengo di più quest’anno, per questo mi è venuta voglia di parlarne un po’ con te, in anticipo.
E’ la storia di Nick, un terrorista che esce dopo 14 anni di galera e di silenzio. E’ un po’ Hoplà noi viviamo e Nick è un Frank Biberkopf di Berliner Alexanderplatz di fine secolo. I personaggi sono molto belli, alcuni dialoghi bellissimi, ha un difetto di finale, ma forse Ravenhill me ne scrive uno nuovo, non so ancora.
Oggi mi è venuta voglia di mandare anche alcune foto di prova, per farti vedere soprattutto il lavoro di Carlo, molto bello. Dimmi che impressione fa, che idea ti dà.
Sto cercando di fare qualcosa che abbia molto a che fare con certi pezzi della nostra vita: tutto nasce dal libro Il tempo del furore che l’autore, il giudice Luigi Guicciardini – presidente della Corte D’Assise d’Appello di Milano per il processo a Prima Linea – mi regalò il 13 aprile 1989, dopo aver chiuso il dibattimento citando Visi noti, sentimenti confusi, allora in scena all’Elfo, la mia seconda regia dopo Nemico di classe.
C’è più d’una cosa su quegli anni a cui sto lavorando. Oltre a questo del resto c’è stato anche Anarchico, testo fondamentale sulla comicità del male in Italia, e la bella opera sul rapimento Moro di Filippo Del Corno che dovremmo di fare nel 2004 alla Biennale. E poi, credo, c’è un’Antigone che dovrebbe forse contenere il pensiero di tutto questo lavoro, da qui a un anno e mezzo.
edc

Elio_De_Capitani




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