SPECIALE ELEZIONI Milano tra EXPO e partecipazione da basso

Il "metodo Pisapia" e le "cose fatte" della Moratti

Pubblicato il 15/04/2011 / di , and / ateatro n. 134

La sinistra (Giuliano Pisapia): Officina “L’’industria culturale e il distretto della creatività” x lo spettacolo dal vivo
a cura di Filippo Del Corno

PREMESSA
La cultura è uno strumento strategico essenziale di sviluppo e trasformazione della città, è un elemento imprescindibile per promuovere una vita sana ed equilibrata in una metropoli contemporanea: è autentico ossigeno, che pur nella sua apparente immaterialità, deve poter circolare per tutto l’organismo.
Milano ha tutte le risorse intellettuali e materiali per fare della cultura un motore di cambiamento: dispone infatti di un ricchissimo tessuto di istituzioni e associazioni per la produzione di spettacoli e concerti, di una fiorente industria creativa e culturale, di un vasto mondo di autoproduzione e microimprenditorialità artistica e artigianale.
Tutto questo però deve essere messo a sistema, dotato di strutture e infrastrutture di promozione anche di progetti internazionali, governato insomma una visione d’insieme e una regia che coordini le tante energie creative milanesi e le metta in comunicazione.

AZIONI
In particolare per quanto riguarda il mondo dello spettacolo dal vivo queste sono le azioni concrete da attuare per realizzare pienamente questo obbiettivo:

* istituire un super Assessorato alla Cultura:
– per superare la frammentazione attuale di deleghe e competenze;
– facilitare e istituire rapporti permanenti tra enti e associazioni produttori di spettacolo con i principali attori economico-finanziari della città;
– sviluppare un progetto di marketing territoriale e diplomazia culturale per promuovere MIlano come una capitale internazionale della produzione di arte, cultura e spettacolo;
– creare in stretta collaborazione con gli istituti bancari della città un fondo di garanzia per l’accesso al credito rivolto soprattutto alle associazioni o istituzioni produttrici di spettacolo di dimensioni medio-piccole;

* utilizzare lo strumento del bando e del concorso pubblico, aperto e trasparente in ogni suo processo decisionale:
– per indirizzare i finanziamenti e altre forme di sostegno pubblico verso i soggetti produttori di arte, cultura e spettacolo con una chiara indicazione degli obbiettivi e dei risultati attesi;
– garantire tempestività e perentorietà nei termini di istruzione delle domande di finanziamento e conseguente delibera e liquidazione dei contributi per ridurre al minimo l’esposizione debitoria di associazioni e imprese nei confronti degli istituti di credito;
– privilegiare professionalità e competenza nelle nomine di pertinenza comunale negli organismi dirigenti delle istituzioni della città;

* realizzare uno sportello pubblico per tutti gli operatori di cultura e spettacolo:
– per facilitare e coordinare l’accesso a tutte le forme di finanziamento pubblico e privato, con consulenze specifiche su bandi e concorsi promossi da Enti Locali, Stato, Comunità Europea, Fondazioni italiane e straniere;
– aiutare e sostenere teatri e centri di cultura nei processi di messa a norma e di soluzione di problemi logistici irrisolti, per dare piena attuazione alle loro potenzialità produttive;
– appoggiare e favorire progetti di collaborazione e co-produzione a livello cittadino, nazionale e internazionale promossi dai soggetti milanesi;
– garantire e un buon utilizzo delle risorse pubbliche destinate alla realizzazione dei progetti finanziati e monitorarne costantemente i risultati;
– far crescere la competenza organizzativa, amministrativa e progettuale degli staff di istituzioni, associazioni e imprese culturali con specifiche azioni di formazione;

* censire accuratamente soggetti e luoghi di produzione di spettacolo dal vivo:
– per registrarle e metterle in rete fornendo una piattaforma/sito web che consenta la loro conoscenza, interazione e un rapporto fluido con l’amministrazione comunale;
– dare visibilità pubblica all’articolato tessuto di attività presenti sul territorio;
– annodare i fili di una rete tra grandi istituzioni culturali e realtà indipendenti istituendo progetti di residenze multidisciplinari, dove la collaborazione tra artisti e operatori di generazioni e linguaggi diversi costituiscano centri di produzione di performing arts a 360°, per mescolare i pubblici di riferimento e attrarre attenzione internazionale;

* rispondere positivamente alla forte domanda di luoghi da destinare alle attività culturali e creative:
– privilegiando il variegato mondo della produzione e diffusione artistica, culturale e spettacolare nell’assegnazione degli spazi del demanio comunale, evitando l’indecoroso spreco di luoghi abbandonati e inutilizzati;
– riutilizzando temporaneamente spazi in attesa di destinazione attivando contratti temporanei di comodato a associazioni, imprese sociali, cooperative soprattutto giovanili con specifica vocazione culturale;
* facilitare e incentivare l’accessibilità alle iniziative culturali affinché siano inclusive:
– coinvolgere tutte le istituzioni cittadine in una politica dei prezzi di ingresso adeguata a includere anche le fasce sociali più disagiate;

* rappresentare autorevolmente ed efficacemente la vitalità culturale milanese:
– realizzare con cadenza annuale una Milano Jam Session, con protagonista la ricchissima scena artistica e creativa cittadina, dove artisti, operatori, istituzioni e associazioni della città coinvolgendo ospiti internazionali danno vita ad una settimana di performance con forte vocazione transdisciplinare e multiculturale, e dove si possano mettere in scena sperimentazioni, contaminazioni e intrecci tra le arti;

Infine una buona politica per la cultura deve ribaltare l’idea che i cittadini possano essere solo un pubblico passivo dell’offerta culturale, nella stessa chiave in cui opera l’industria culturale di massa. Partecipazione e cittadinanza attiva sono parole chiave anche per una democrazia culturale che sia in grado di allargare e migliorare l’accesso ai codici culturali e alle competenze necessarie per una fruizione culturale non acritica, appiattita e passiva e di partecipare attivamente alla produzione e all’elaborazione culturale sia attraverso le varie forme di amatorialità che attraverso progetti artistici e culturali ad hoc, nei quartieri o in porzioni di territorio cittadino, che coinvolgano in modo attivo e creativo i cittadini.

In definitiva rimettere Milano al passo con le altre metropoli d’Europa esige soprattutto nuove forme di gestione e di distribuzione delle risorse pubbliche che consentano il pieno dispiegamento dell’energia creativa che ribolle nella nostra città, abbandonando ogni forma di gestione clientelare e i privilegi derivanti da rendite di posizione, per promuovere invece una sano e positivo dinamismo competitivo. Questo obbiettivo si può raggiungere mettendo in rete le esperienze più significative in ambito culturale e creativo, lasciando che le tante eccellenze sommerse eppure presenti sul territorio milanese, come malattie virtuose, propaghino il loro positivo contagio.

Il centro-destra (Letizia Moratti)
di Anna Chiara Altieri

Letizia Moratti presenterà ufficialmente il suo programma elettorale il prossimo 17 aprile, ma sul suo sito www.letiziamoratti.it è possibile trovare alcune indicazioni molto generali su progetti – attuati, in divenire o in progetto per il futuro – che toccano anche i temi della cultura e dello spettacolo milanesi.

Nella sezione “Cose fatte” del sito, a sostegno della definizione di Milano come “capitale della cultura”, la Moratti tratteggia il panorama delle istituzioni e delle attività culturali della città affiancando indistintamente ciò che è da tempo patrimonio acquisito della città e ciò che si è attuato sotto la sua amministrazione. Le uniche cifre che ci offre si riferiscono ad una statistica che vede Milano come città che spende 4 volte di più rispetto alla media italiana per teatri, concerti e cinema (circa 30 milioni di euro l’anno), attribuendosi in buona misura l’aumento dell’offerta culturale nel corso di questi 5 anni di governo.

Di fatto, questa panoramica è sostanzialmente un elenco delle principali istituzioni cittadine (musei e palazzi espositivi, biblioteche, orchestre ed associazioni musicali), in cui si dà nel contempo molto rilievo alle principali iniziative appena varate (il Museo del Novecento e il Museo del Design, la Biblioteca Valvassori Peroni) e a quelle in via di completamento, in particolare nel settore dei poli museali (nel 2011 il Museo del Gioiello, la Casa del Fumetto, la Casa di Alda Merini, il raddoppio del Museo archeologico, nel 2012 il museo delle Culture Extraeuropee e nel 2013 quello dell’Arte Contemporanea), sottolineando come tutti questi interventi siano già finanziati.
Per quel che riguarda in particolare il teatro, la Moratti si attribuisce alcuni risultati quali l’aumento del numero di strutture convenzionate da 14 a 21 oltre al Piccolo e agli Arcimboldi, l’aumento dell’investimento economico complessivo da 1.300.000 a 1.950.000 euro, il sostegno a realtà produttive che hanno perduto la sede (il CRT, i Filodrammatici, il Ciak, il Teatro delle Erbe), il completamento degli interventi di ristrutturazione del Franco Parenti, del Puccini e del Piccolo Teatro di via Rovello.
Tra le iniziative in corso o in fase di progettazione vengono citati:
– l’accordo con il CRT per la costituzione di un innovativo Centro di Drammaturgia Performativa e Comunitaria;
– il proseguimento dei lavori del Teatro Lirico e di ricostruzione dello storico Teatro di Porta Romana;
– l’ampliamento del Teatro I di via Gaudenzio Ferrari;
– la costruzione di un nuovo complesso teatrale in piazzale Maciachini, che custodirà la collezione di marionette della scuola Paolo Grassi.

L’iniziativa nel campo culturale a cui – nella sezione “La Milano che verrà” – viene comunque dato più rilievo soprattutto in vista di Expo 2015 è il varo di un grande progetto chiamato “La Città delle Culture”, ovvero (cito) “…la creazione – attraverso la riqualificazione dell’ex area industriale Ansaldo – di un grande polo museale in cui troveranno posto il Nuovo Museo Archeologico, il Centro delle Culture Extraeuropee, il CASVA (Centro di Studi sulle Arti Visive), il Laboratorio di marionette tradizionali dei F.lli Colla”. Da citare inoltre – sempre tra i grandi progetti in vista dell’Expo – la costruzione del Museo di Arte Contemporanea nell’area dell’ex Fiera/CityLife, progettato da Daniel Libeskind.
Vale la pena di ricordare comunque che i progetti legati all’expo si collocano al di fuori dell’ordinaria gestione del bilancio comunale e coinvolgono altre partnership e altri finanziamenti.

Attendiamo il programma elettorale come annunciato ma fermandoci a quanto illustrato fin qui sulla base delle informazioni disponibili possiamo osservare che la posizione della Moratti si fa forza di tutto l’insieme variegato e stratificato della cultura milanese (con una storia ben più lunga degli ultimi 5 anni) e dei risultati ottenuti attraverso ma anche nonostante la sua amministrazione!

Il Terzo Polo (Manfredi Palmeri)
di Anna Chiara Altieri

In realtà chi si affaccia come terzo sfidante e volto nuovo nella gara elettorale per il Polo centrista – Manfredi Palmeri – non approfitta come oppositore per formulare una critica più o meno articolata alle politiche per la cultura (così come per tutti gli altri settori) dell’attuale amministrazione o per avanzare nuove proposte bensì – incredibilmente a mio parere – non presenta alcun programma (nè sul suo sito ufficiale nè attraverso altri canali): pur avendo ripetutamente chiesto informazioni non abbiamo ad oggi ricevuto alcun documento che possa indicarci almeno gli orientamenti ideali e/o ideologici più generali.
Nelle sue dichiarazioni Palmeri si richiama genericamente al cambiamento, alle “virtù ambrosiane della sobrietà, dell’onestà e della laboriosità”, e ripetutamente sottolinea la volontà di un dialogo diretto con gli elettori per costruire insieme il programma a partire dalle proposte dei cittadini (i principali tasti di scelta sul sito www.manfredipalmeri.com sono “partecipa”, “scrivi”, “aiuta”, “dona”, “crea”, segnala”): quella della partecipazione dal basso sembra essere la parola d’ordine della sua campagna elettorale benché finisca paradossalmente per risolversi in un totale vuoto di contenuti! Quest’uso della comunicazione meriterebbe forse una riflessione a parte, di fatto al momento non è stato presentato alcun documento ufficiale: speriamo di poter al più presto dare indicazioni più precise.

“PER UNA MILANO SEMPRE PIU’ BELLA DA VIVERE”
ESTRATTO DAL PROGRAMMA ELETTORALE DI LETIZIA MORATTI

E’ stato finalmente presentato ufficialmente il programma elettorale di Letizia Moratti, ne riportiamo l’estratto dedicato al settore della cultura.

CULTURA, INDUSTRIA DEL BELLO

1. Conferma della scelta di candidare Milano a grandi eventi internazionali come “Capitale della cultura europea” e Universiadi.
2. Promozione di eventi culturali in occasione delle celebrazioni dell’Editto di Costantino nel 2013.

Musei e Monumenti
1. Nuovi musei a Milano. Nel 2011 apriranno:
• il Museo del Gioiello in Via Sant’Andrea
• la Casa del Fumetto in Viale Campania
• la Casa di Alda Merini, la Casa della Poesia in Via Magolfa
• ed è previsto il raddoppio del Museo archeologico in Via Nirone
• nel 2012 aprirà il museo delle Culture Extraeuropee di Chipperfield
• e nel 2013 quello dell’Arte Contemporanea progettato da Libeskind a CityLife.

2. Ristrutturazione e ammodernamento del Civico Planetario.

3. Messa a regime della valorizzazione del sistema musei scientifici.

4. Completamento del restauro del Castello Sforzesco.

5. Attivazione di un tavolo permanente di lavoro con Fondazioni e Associazioni di Gallerie di Arte Contemporanea.

6. Creazione del museo della milanesità, per celebrare la storia e l’identità di Milano.

7. Realizzazione dell’Arengario “Due” come prosecuzione del Museo del Novecento, ponte fra gli anni ’70 e il contemporaneo.

8. Restauro del Battistero e della Cripta di Sant’Ambrogio.

9. Sostegno alla Fabbrica del Duomo e completamento del Memoriale della Shoah.

10. Valorizzazione e riqualificazione della Galleria Vittorio Emanuele con il mantenimento della vocazione culturale e commerciale e di attrazione turistica.

11. Valorizzazione dei percorsi e dei siti della Milano imperiale.

Biblioteche
1. Biblioteca “sotto casa”: biblioteca itinerante su bus speciale ATM.

2. Completamento della rete delle biblioteche, capillarmente distribuite sul territorio e integrate in un network dai contenuti specializzati, forti di un rapporto sempre più stretto tra biblioteche, editoria e università.

3. Cittadella degli archivi di Via Gregorovius: già ultimato in tutte le sue strutture tecniche, il più grande polo archivistico a livello nazionale, totalmente robotizzato consentirà, una volta a regime, la conservazione e la consultazione in un’unica sede di tutto il patrimonio archivistico del Comune di Milano mettendolo a disposizione di tutti i milanesi con modalità di assoluta avanguardia.

Cinema
1. Prosegue la collaborazione avviata con il Centro Sperimentale di Cinematografia e Scuola Cinema di Milano e la realizzazione di progetti di sostegno e sviluppo delle professioni del settore televisivo.

2. Sostegno alle principali rassegne cinematografiche e rilancio di Milano quale città del cinema.

3. Sostegno ai Festival di qualità e riconosciuti a livello internazionale:
• Filmaker
• Invideo
• Sguardi altrove
• Milano Film Festival
• Festival del cinema d’Africa, d’Asia e d’America latina.

4. Utilizzo di Piazzetta Reale come la più grande arena estiva d’Europa dedicata al grande cinema.

5. Conferma agevolazioni e potenziamento dello Sportello unico per il cinema, per favorire la produzione di film a Milano.

6. Potenziamento del ruolo da protagonista di Milano negli ambiti della post produzione, del cinema digitale e dei film commerciali.

7. Milano città della produzione audiovisiva: dal film di impresa al clip musicale, dalla pubblicità al documentario, dal film di animazione all’opera d’autore, dalle fiction televisive ai talk show.
• Progetti di formazione in partnership con gli operatori, le scuole, le università
• Nuove imprese e nuovi autori, attraverso incubatori mirati
• Innovazioni tecnologiche, con lo sviluppo delle proiezioni in digitale, anche produzioni realizzate dal sistema dello spettacolo milanese a Milano e nel mondo: dalle opere del Teatro alla Scala e del Piccolo Teatro ai grandi concerti rock-pop.

Musica
1. Prosecuzione dell’impegno per la realizzazione di rassegne musicali e festival quali il Festival Internazionale MiTo, Milano Musica, Milano Arte Musica, Il Ritmo delle città.

2. Continua il sostegno alle principali orchestre milanesi.

3. Promozione della presenza delle bande nei parchi di periferia.

4. Nascita di un Festival nel cortile di Palazzo Reale dedicato al cinema musicale, all’opera lirica, alla danza.

5. Nuovi spazi per la musica: Milano è la capitale della musica del Paese.

Oltre ai cinque auditorium presenti, si sta valutando la possibilità di costruire, con l’apporto dei privati, una struttura polivalente e flessibile, che possa accogliere concerti per platee diverse, con più sale modulari, studi di registrazione, aule per la formazione, biblioteche e archivi, punti vendita di cd, dvd, libri, spartiti, strumenti musicali.

Teatri e Danza
1. Conferma dell’impegno di valorizzare l’eccellenza del sistema teatrale milanese, attraverso la ristrutturazione di teatri, la prosecuzione della politica delle convenzioni con i teatri cittadini, l’attenzione ai giovani spettatori, sul modello dell’esperienza di “A Teatro con i Tuoi”, per promozione dello spettacolo tra i giovani.

2. Stabilizzazione della gestione degli Arcimboldi.

3. Festival Teatro Italia: oltre al nuovo festival dedicato a Tersicore, sarà sviluppata la relazione con i festival storici dedicati alle arti sceniche quali, oltre ai Festival dei teatri d’Europa (Piccolo), Milanoltre, Danae, Uovo performing art, Festival internazionale del teatro di figura e dell’immagine, Festival del clown.

4. Festival della danza e rilancio della Giornata Mondiale della Danza: prosecuzione delle azioni a sostegno della danza e del teatro di movimento, in particolare con il sostegno alle principali vetrine e rassegne dedicate alle forme della coreografia contemporanea.

5. Istituzione di una “Casa della Danza”: centro di formazione, documentazione e ricerca, realizzata in collaborazione con le maggiori istituzioni formative della città (dall’atelier di teatro danza della Fondazione Scuole Civiche all’Accademia di ballo della Scala).

6. Avvio di un grande festival internazionale dedicato alla danza, al balletto contemporaneo, al teatro danza, con il coinvolgimento dei maggiori teatri cittadini (Strehler, Arcimboldi, Puccini, Parenti).

7. Tavolo permanente dello spettacolo fra istituzioni, mondo dello spettacolo e imprese, perché lo spettacolo in tutte le sue forme sarà protagonista di Expo: ciò impone un processo di ulteriore sviluppo dello spettacolo a Milano, a partire già dalle prossime stagioni.

Scala, Piccolo, Triennale, Brera

Teatro alla Scala
1. Difesa delle eccellenze artistiche e produttive della Scala: difesa dell’orchestra, del coro, del corpo di ballo, dei tecnici, delle attività di supporto alla produzione; mantenimento della produttività; rafforzamento del ruolo de La Scala come teatro nazionale e ambasciatrice di Milano in Italia e nel mondo.
2. Ristrutturazione del Teatro Lirico a cura della Scala, per destinarlo alla lirica popolare e alla danza.

Il Piccolo
1. Conferma della stretta collaborazione fra Comune e Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa, una delle eccellenze culturali d’Europa e nel mondo.
2. Consolidamento delle produzioni e co-produzioni con Accademie e teatri del mondo

Triennale
1. Conferma del ruolo della Triennale come museo del design e luogo e centro di incontro tra università, scuole di design e industria per la valorizzazione dell’arte moderna e contemporanea e del sistema del design milanese.
2. Consolidamento delle iniziative internazionali della Triennale, per portare il design milanese nel mondo.

Brera
1. Valorizzazione della grande Brera, nuove ristrutturazioni e nuove possibilità per i cittadini milanesi e per i turisti di usufruire dei tesori della nostra Pinacoteca.

Mostre
1. Nuove grandi mostre sull’identità milanese “Milano si racconta” e “Milano mondo”, in collaborazione con i più importanti musei e istituzioni culturali del mondo.
2. Rafforzamento della collaborazione con le istituzioni culturali statali, con le fondazioni private e con i musei al fine di creare un sistema museo milanese.

I grandi eventi milanesi, Moda, Design
1. Prosegue la stagione dei grandi eventi milanesi: dal festival MiTo alla Milanesiana, da Milano Jazzin’ Festival all’Epifania in Sant’Eustorgio, al Carnevale ambrosiano alle Cinque giornate.
2. Grandi concerti a San Siro e all’Arena; individuazione e sistemazione di aree (extraurbane) per la realizzazione di strutture per concerti.
3. Sostegno alle attività legate all’insieme del Salone del Mobile, della Fiera del Turismo BIT, delle iniziative “Fuorisalone” e di MiArt.
4. Nuova edizione del progetto LED (Light Exhibition Design) Festival Internazionale della Luce, molto noto anche a livello internazionale.

NOTA A MARGINE
Ci limitiamo a sottolineare quelli che sembrano i progetti annunciati più interessanti o finora non conosciuti, in particolar modo per quanto riguarda LO SPETTACOLO DAL VIVO.
In ambito musicale, oltre a riconfermare le principali rassegne e festival (MiTo, Milano Musica, eccetera), viene annunciato un non meglio definito festival nel Cortile di Palazzo Reale che riguarderà svariate discipline (cinema, musica, danza…) e l’ipotesi di costruzione ex novo – insieme a partner privati – di una nuova struttura polivalente per concerti, produzione e formazione musicale, senza peraltro indicare più nello specifico tempi e luoghi.
Nell’ambito del teatro e della danza – oltre a riconfermare il sostegno al sistema nel suo complesso – si annunciano novità soprattutto nel campo dei festival: si parla del “Festival Teatro Italia” ma non è chiaro se si tratti di una nuova iniziativa o piuttosto del coordinamento dei più importanti festival milanesi (Teatri d’Europa, Danae, Uovo, eccetera) insieme all’avvio di un nuovo Festival Internazionale della Danza. Sulla danza sembra si voglia investire anche attraverso la nascita della Casa della danza come centro di documentazione, formazione e ricerca.
Si conferma inoltre la ristrutturazione del Teatro Lirico a cura del Teatro alla Scala, a cui pare – dopo le note vicende sul bando di assegnazione – sarà affidata anche la programmazione.
Da notare infine la volontà di candidare Milano a grandi eventi internazionali come la Capitale Europea della Cultura o le Universiadi, che – se fossero progetti coerentemente portati avanti – potrebbero essere sicuramente occasioni di stimolo e di sviluppo culturale. (a.c.a.)

L’incontro sullo spettacolo a Milano indetto dai CUB della Scala
Chiamamilano (ex Cinema Corallo), 21 aprile 2011

L’incontro, organizzato dal sindacato di base della Scala, era finalizzato a trovare delle linee comuni di politica culturale da proporre alla nuova amministrazione comunale. E’ stato un primo incontro, cui seguiranno altri, e come primo incontro si è basato su prime impressioni e azioni necessarie da compiere.
Erano presenti tre candidati al Consiglio Comunale, tutti e tre a sostegno di Pisapia: Basilio Rizzo e Silvano Piccardi per “Sinistra per Pisapia” e Maurizio Guagnetti per “Sinistra Ecologia e Libertà”. Erano presenti anche alcuni operatori teatrali (Piccolo Teatro e Teatro Officina), registi e attori oltre ad altri operatori culturali.
L’incontro è stato un po’ sbilanciato sul ruolo della Scala e del Piccolo Teatro, e solo in un secondo momento si è cercato di portare l’attenzione su realtà teatrali minori, sui teatri convenzionati e sulle compagnie senza una dimora teatrale fissa, e sui loro bisogni tanto di sostegno finanziario, che di attenzione e regia da parte di un’amministrazione comunale più attenta. Si è parlato di programmare i finanziamenti triennalmente, di intervenire su edifici dismessi da assegnare a artisti e giovani compagnie, di sostenere quei teatri che operano nelle periferie e di ricreare un sistema di teatri di quartiere.
Per quanto riguarda le risposte dei politici, Guagnetti ha posto l’attenzione sull’importanza della creazione di un sistema di cultura diffuso, sostenendo i giovani e le compagnie minori affinchè possano accedere ai teatri delle convenzioni e agli spazi in disuso, ha parlato della creazione di una “Camera delle Culture” che, in maniera simile alla Camera del Commercio, costituisca un centro di servizi per le organizzazioni culturali milanesi e una cinghia di raccordo e di pressione nei confronti degli enti locali, ha anche parlato del Teatro Lirico, teatro di fatto ormai assegnato alla Scala, ma che sarebbe potuto diventare un teatro gestito da parte di compagnie senza casa o con un progetto più interessante e indirizzato alla “contemporaneità”. Rizzo ha parlato della sua lunga esperienza di consigliere e ha consigliato di non aspettarsi che, in caso di vittoria, il panorama culturale milanese cambierà chissà quanto e che toccherà comunque essere attivi e propositivi (non ha fatto proposte concrete in quanto non è esperto in questo settore). Piccardi, l’unico dei tre proveniente dal mondo del teatro, ha evidenziato che le compagnie milanesi hanno tanto talento e buona volontà ma difficoltà a realizzare i loro progetti, proprio perchè non c’è un’amministrazione in grado di sostenerne la professionalità; ha anche parlato della necessità che Milano torni ad essere un importante centro di produzione audio-visiva attraverso la RAI.
(Giovanni Sabelli Fioretti)

Filippo_Del_Corno_(Sinistra),_Anna_Chiara_Altieri_(Centro-destra_e_Terzo_Polo),_Giovanni_Sabelli_Fioretti

2011-04-15T00:00:00




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