#BP2016 | Oltre il decreto, Primavere a Sud
Che cosa è successo a Castrovillari il 3 giugno, che cosa succederà a Milano il 15 giugno
L’ultimo degli incontri territoriali del percorso Oltre il Decreto è stato ospitato a Castrovillari il 3 giugno 2016 dal Festival Primavera dei Teatri, in una preziosa cornice, come è ormai tradizione per le Buone Pratiche del Teatro: il Protoconvento Francescano, con il massiccio del Pollino a fare da sfondo.
L’inizio di giugno è un periodo propizio per un festival in Calabria. La primavera non è ancora estate, l’aria limpida è ancora fresca e anche i problemi del teatro sembrano cosa lieve (o forse il fatto di essere eterni li rende più leggeri…).
Si sperimenta in questa occasione una formula nuova per le Buone Pratiche: un gruppo di discussione ha affrontato i temi individuati per il percorso “Oltre il decreto” e li ha calati nelle problematiche specifiche di quattro regioni: Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia.
Perché queste quattro? Per la vicinanza geografica, per le numerose affinità (seppure con molte differenze) ma anche per i possibili obiettivi e e le possibili azioni comuni. (allargare gli orizzonti sarebbe stato troppo complesso: per esempio la Campania – per quanti problemi debba affrontare – è un mondo a sé, per densità di attività: organizzazioni, pubblico, contributi nazionali…).
Superare lo squilibrio fra attività di spettacolo (domanda e offerta: rappresentazioni e spettatori) e numero di abitanti, qualificare la produzione e allagare la partecipazione (o, per essere più in linea con i nuovi linguaggi, porsi obiettivi di audience development) è una sfida ambiziosa per Basilicata e Calabria, ma sul piano della diffusione territoriale anche la Sicilia deve fare molta strada (il teatro resta concentrato prevalentemente a Catania, Palermo e al Teatro Greco di Siracusa, e nei grandi eventi estivi). Anche la Puglia, che è stata per anni un faro per il settore sul piano delle politiche e delle molte azioni positive intraprese (“Un po’ la nostra California”, si è detto all’incontro), i risultati vanno consolidati e molti squilibri devono ancora essere recuperati: insomma, nemmeno lì la situazione è tranquilla.
I gruppi di lavoro – cinque persone per regione – si sono proposti di analizzare gli assetti teatrali dei territori, con particolare riferimento alle trasformazioni e agli impatti del decreto, di individuare le principali criticità e di raccogliere indicazioni e suggerimenti. Si sono raccolti elementi informativi e condivise alcune riflessioni in via preliminare (interventi e documenti sono già stati pubblicati, altri lo saranno prossimamente su ateatro.it), che sono state sintetizzate e discusse nell’incontro, soffermandosi sui seguenti punti:
# gli assetti del sistema (prima e dopo il decreto): istituzioni, gruppi, residenze;
# le attività di rete – consolidate e nuove, informali e formali – e di movimento;
# la legislazione e i finanziamenti regionali;
# le prospettive europee;
# possibili future azioni comuni.
Il peso del sistema pubblico in Sicilia (che assorbe i 95% dei finanziamenti regionali), ma anche la vivacità dell’attività di rete e prospettive innovative nell’assegnazione e gestione degli spazi; i nuovi assetti che si sono creati in Puglia – un po’ per la vivacità degli ultimi anni, un po’ per le opportunità del decreto – ma anche una situazione di stallo che sta compromettendo operatività e prospettive internazionali; la fragilità della Calabria, impoverita da scelte discutibili degli ultimi anni, priva di istituzioni nel settore e con nuove normative piuttosto singolari, ma con organizzazioni unite e lucide di fronte alle difficoltà; buoni rapporti fra le organizzazioni anche in Basilicata, e nuove prospettive in vista di Matera Capitale (per il teatro lucano e per le regioni confinati), ma anche possibili difficoltà a rapportarsi operativamente con il grande evento e la sua organizzazione.
Molti problemi insomma, ma anche opportunità: non sono poche le ipotesi di lavoro emerse e che potrebbero contribuire a rispondere agli squilibri che da sempre tutti i decreti e i documenti lamentano. Si lavora a un documento di sintesi per l’incontro finale delle Buone Pratiche Oltre il Decreto per il 15 giugno: le idee e le energie non mancanom, il SUD potrebbe stupirci!
Hanno partecipato al gruppo di lavoro:
Per la BASILICATA
– Giuseppe Biscaglia e Francesco Scaringi (Festival Città delle 100 Scale);
– Pino Quartana (Officina Accademia Teatro Oat);
– Mimmo Conte (Compagnia Gommalacca Teatro);
– Leonardo Pietrafesa (Compagnia Abito in Scena).
Per la PUGLIA
– Vincenzo Cipriano (Teatri di Bari);
– Georgia Tramacere (Cantieri Koreja, Lecce);
– Vincenzo Cipriano (Teatri di Bari);
– Clara Cottino (Crest, Taranto).
La situazione pugliese nel report per le Buone Pratiche (pdf).
Per la SICILIA
– Luca Mazzone (Teatro Libero);
– Gigi Spedale (Latitudini);
– Giuseppe Provinzano (Babel Crew, Palermo).
La situazione siciliana nel BPT_FOCUS_STUDIOSICILIA (pdf).
Per la CALABRIA
– Antonello Antonante (Centro R.A.T. Teatro dell’Acquario)
– Andrea Naso (Centro Dracma, residenza),
– Teresa Timpano (compagnia Scena Nuda, residenza);
– Massimo Barilla (Manachuma Teatro);
– Settimio Pisano (Compagnia Scena Verticale – Festival Primavera dei Teatri – Progetto More).
La situazione calabrese nel report di Scena Verticale per le Buone Pratiche.
Hanno partecipato alla discussione anche Dora Ricca, Domenico Pantano, Franco Ungaro.
E’ stato determinante il contributo di Franco D’Ippolito, cofondatore delle Buone Pratiche nel 2004, esperto di Sud (e non solo…) per ateatro.it, oggi infiltrato pugliese in Toscana!
Ha coordinato l’incontro Mimma Gallina.
#BP2016 | Il teatro Orizzonte 2020 (Milano)
L’appuntamento colcusivo del tour #BP2016 | Oltre il decreto è fissato per il 15 giugno 2016, al Laboratorio Formentini per l’Editoria (via Formentini 10, Milano).
La mattinata sarà dedicata alla riflessione su uno dei nodic entrali del sistema teatrale, la distribuzione, attraverso un focus group.
Nel pomeriggio, dalle 14.30 alle 18.00 circa, si darà conto del percorso e dei risultati dei tre incontri territoriali (Vicenza, Siena e Castrovillari).
Verrà poi presentata l’indagine sugli effetti del decreto 1° luglio 2014, a cura di ateatro.it.
Sarà poi dato spazio a una serie di riflessioni sulla situazione, in prospettiva di una revisione-aggiornamento del decreto o di una nuova legge sul teatro.
Tag: Calabria (26), FUS aka FNSV (140), Primaveradeiteatri (10), Scena Verticale (11), squilibrio territoriale (53)
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