Il regalo delle vacanze del Ministro Bonisoli allo spettacolo: assegnati 2.681.490 euro dei progetti speciali

I 78 progetti beneficiari delle assegnazioni extra FUS 2019 (ma è solo la prima tranche...)

Pubblicato il 29/07/2019 / di / ateatro n. 169 , FUS

Lo scorso anno erano arrivati in extremis, a fine dicembre. Quest’anno arrivano a fine luglio, appena prima della pausa estiva. E’ la prima tranche dei “progetti a carattere speciale” scelti dal Ministro. L’art. 44.2 del DM 19/7/2017 (relativo a criteri e modalità erogazione FUS), prevede che

su esclusiva iniziativa del Ministro, sentite le Commissioni consultive competenti per materia, possono, altresì, essere sostenuti finanziariamente progetti speciali, a carattere annuale o triennale, che si caratterizzano per rilevanza nazionale ed internazionale.

Lo scorso anno erano stati erogati in un’unica tranche 2.650.000 euro spalmati su 106 soggetti, passando dai 77.000 euro a progetto del 2017 a 25.000 euro in media a progetto nel 2018. In questa prima tranche il Ministro Bonisoli ha individuato 78 progetti a carattere speciale, per un totale di 2.681.490,00 euro.

Lettera ministro nota prot n. 20006 del 17 luglio 2019


 
Abbiamo sintetizzato in una tabella i dati contenuti nel Decreto, confrontandoli con quelli del 2018.

 

Ambito Totale 2018 % settore 2018 Soggetti 2018 Media 2018 | Totale 2019 % Ambito 2019 Soggetti 2019 Media 2019
Musica 503.047 18,67 22 22.866 | 1.556.700 58,05 22 70.759,09
Teatro 1.497.249 55,56 55 27.223 | 720.625 26,87 36 20.017,36
Danza 492.219 18,26 17 28.954 | 321.145 11,989 13 24.703,46
Circo 202.485 7,51 12 16.874 | 83.020 3,10 7 11.860,00
Totale 2.695.000 100,00 106 25.425 | 2.681.490 100,00 78 34.378,08

 
Questi dati parlano da soli, a partire dalla quota assegnata all’ambito Musica e dalla drastica diminuzione del numero dei progetti di Teatro.

Il nuovo Codice dello Spettacolo deve riformare anche il meccanismo di assegnazione del FUS: nell’immagine, una delle proposte di algoritmo attualmente allo studio degli esperti, la lotteria.

Un secondo aspetto riguarda i singoli beneficiari. Molti di loro sono degli habituée del Progetti Speciali: in parte perché alcune iniziative sfuggono alle logiche dell’algoritmo FUS (e spesso sono tra le pratiche più interessanti e innovative), in parte perché si tratta di rendite di posizione ritenute inamovibili, almeno agli occhi del MiBACT.
Per quanto riguarda la progettualità di questo lotto di assegnazioni, se lo scorso anno titolavamo sconsolati Come prima, più di prima, nel 2019 la situazione non è certo migliorata. Teoricamente in questi mesi Governo e Parlamento sono al lavoro sul Codice dello Spettacolo e sui suoi Decreti Attuativi, ovvero sugli obiettivi di politica culturale e sul sistema di regole per lo spettacolo dal vivo. Così come quelle dello scorso anno, le assegnazioni 2019 sembrano rispondere alle vecchie logiche democristiane, degradate con il passare del tempo: piccolo cabotaggio e piccole clientele, quando invece sarebbe stata necessaria, se non una visione complessiva, almeno l’identificazione di alcuni obiettivi prioritari con alcuni progetti che li concretizzino.
Nel frattempo i telefoni hanno ripresso a squillare, le mail a fluire, i whatsapp a tintinnare: perché nel 2019 per i Progetti Speciali il Ministro dispone in totale di 4 milioni di euro: dunque ci sono ancora più di 1.300.000 euro da spendere entro fine anno…




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