Suq Genova | Specchio per una città in dialogo

Il report per TourFest 2023

Pubblicato il 05/07/2023 / di / ateatro n. 193 | TourFest 2023

Il successo della venticinquesima edizione

Il 25esimo Suq Genova Festival, manifestazione culturale unica che permette di immergersi in un costante dialogo multiculturale, ha raggiunto numeri da record quest’anno, con 75000 presenze. Il festival, organizzato come un vero e proprio mercato arabo, si svolge sotto le vele della Piazza delle Feste ideata da Renzo Piano, aperta sul Mediterraneo nel cuore del Porto Antico di Genova.
Il Suq riesce immediatamente a risvegliare quel crocevia di culture che Genova, con il suo porto, ha sempre accolto: popoli, merci, storie e lingue diverse, che si incontrano e si riconoscono in uno scambio culturale ancor prima che materiale. E proprio questa città che ha sempre respirato contaminazioni, scambi e commerci, si rispecchia in modo identitario nel teatrale bazar del Suq.
Ideato dal 1999 da Valentina Arcuri e Carla Peirolero, direttrice artistica di questa edizione, il Suq risulta prima di tutto uno specchio dell’anima della città di Genova, una città che è multiculturale, teatrale, scenografica, riportando allo stesso tempo l’attenzione su un elemento essenziale, spesso trascurato: il dialogo tra le culture.

ph. M. Valle

Il Suq – ph. M. Valle

L’esperienza del Suq

Entrando al Suq sarete immediatamente travolti dai colori brillanti degli abiti etnici, dai profumi di spezie orientali, dai sapori dei dolci tunisini immersi nel miele, dal caldo aroma del the marocchino alla menta, subito in contatto con le numerose culture del mondo qui accolte e rappresentate. Potrete gustarne i sapori, sentirne la musica, ascoltare le storie, vederle in scena e dialogarci, grazie alle diverse attività che il Suq organizza.
Per la venticinquesima edizione le cucine rappresentate sono dodici, un viaggio culinario che percorre quasi tutti i continenti. Le venti botteghe artigianali offrono una proposta molto varia, dalle ceramiche tunisine fatte a mano della Poterie Neapolis, ai tatuaggi all’hennè di Hakima, dall’artigianato etnico thailandese di Tribalthai, ai luminosi gioielli brasiliani in Oro Bio di Roberta Camillo.

Gli spettacoli

Bintou Ouattara – ph. G. Cavallo

Al centro della stagione 2023, la rassegna Teatro del dialogo presenta otto spettacoli, di cui 2 prime nazionali e un’anteprima. Tutti gli spettacoli sono dedicati al dialogo tra le culture, danno rilevanza a esperienze di contatto e di migrazione, testimoniano un forte impegno civile. Realizzati con la commistione di prosa, musica, immagini e danza, gli spettacoli hanno avuto luogo nella Piazza delle Feste, sull’Isola delle Chiatte e al Teatro Tiqu. Gli spettacoli teatrali sono gli unici eventi a pagamento del Festival e quest’anno, nel decennale della morte di Don Gallo, sono legati a una speciale iniziativa solidale: per ogni biglietto la Coop Liguria ha fatto una donazione a favore del progetto Solidal Market di Comunità San Benedetto al Porto.
Il cartellone teatrale si è aperto il 15 giugno, un giorno prima dell’apertura ufficiale del festival, con lo spettacolo di Andrea Pennacchi Welcome to Pojanistan, che con la sua seria leggerezza ha mostrato come il razzismo sia un virus che circola in tutta Italia. In programma due prime nazionali: I racconti di Penda con Bintou Ouattara, un omaggio alla tradizione orale della popolazione nomade dei Peul, spettacolo rivolto anche ai bambini, e La señora, nuova produzione della Compagnia del Suq, che racconta la storia di Grazia Nasi, l’ebrea errante, una donna che nel Portogallo del XVI secolo usò la sua influenza per salvare gli ebrei perseguitati dall’Inquisizione. Lo spettacolo, nato da un’idea di Franco Minelli e Alessandra Ravizza, unisce la drammaturgia di Enrico Campanati e Carla Peirolero a una partitura musicale che è il prodotto di una specifica ricerca sulla musica e sui canti tradizionali sefarditi.
La maggior parte degli spettacoli sono andati in scena sull’Isola delle Chiatte, una piattaforma galleggiante dietro all’Acquario di Genova, che regalava alla scena una suggestione particolare: che fosse al tramonto o nella notte, con uno sfondo di luci accese della città, essere al centro del porto, con le navi che salpano, le onde leggere che muovono lievemente la piattaforma, era il modo naturale di mettere in scena i viaggi nel tempo e nello spazio che gli spettacoli hanno prodotto.

La señora – Carla e musicisti – ph. G. Cavallo

La musica e gli altri eventi

La proposta musicale del Suq, molto apprezzata dal pubblico, ha spaziato dalla dance, al gipsy, ai canti del Maghreb, all’elettronica, alla canzone d’autore. Hanno aperto le danze i Fanfara Station il 17 giugno, un trio di musicisti che realizzano un sound innovativo, che fonde la forza di un’orchestra di fiati, l’elettronica e i ritmi e i canti del Maghreb.
Tra i numerosi eventi di questa edizione, la presentazione della graphic novel dedicata a Don Andrea Gallo, Allargo le braccia e i muri cadono, durante la Giornata internazionale del rifugiato, ha permesso di condividere il lavoro che la comunità di San Benedetto al Porto sta ancora svolgendo sulle orme di Don Gallo, senza dimenticare la sostanziale apertura al prossimo che egli perseguiva.
E proprio per rimarcare la necessità di dialogo e di apertura, durante la stessa giornata, si è svolto all’ingresso del Suq uno Speed Date della conoscenza in cui persone di ogni credo si sono sedute per parlare delle loro concezioni del mondo, delle loro pratiche e di come vedono la vita e la spiritualità. Un momento di contatto e di dialogo significativo, tanto più necessario in un’attualità come la nostra, in cui raramente ci troviamo a confrontarci e conoscerci su argomenti essenziali come la spiritualità e la religione.

EcoSuq

Tra balli, danze, spettacoli, racconti e laboratori per bambini, acquisti e cibi da ogni dove, il Suq non ha mai smesso di richiamare l’attenzione del pubblico sui temi dell’ecologia e della sostenibilità, sia attraverso gli invitati, come l’Eco-narratrice Elisa Nicoli che il 19 giugno ha parlato di eco-minimalismo, sia attraverso una minuziosa organizzazione, che ha permesso, attraverso la partnership con Novamont, di fornire al pubblico del festival solo stoviglie plastic-free e biodegradabili. La diffusione delle buone pratiche della sostenibilità resta un argomento caro al Suq, che ha donato come gadget agli ospiti del festival dei semi di pomodoro di una varietà tradizionale italiana, ricordando quanto sia necessario salvaguardare la biodiversità del nostro paese.

La magia del Suq

Il Suq riesce a creare ogni anno un’esperienza da vivere, stimolante per i sensi e per l’intelletto, tutt’altro che frivola, anche se immersa in musica, balli e risate.
Questa manifestazione culturale, questo bazar di popoli e culture, non nasce non solo dalla brillante idea di Valentina Arcuri e Carla Peirolero, ma sorge naturalmente dalle necessità della città, che con la sua storia e la sua realtà multiculturale chiedeva un luogo dove realizzarne il potenziale, aprirsi al dialogo e mostrare come sia possibile capirsi e conoscersi in armonia.




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