Radicondoli Festival | Teatro, musica e arte nella Toscana più verace

Il report per TourFest 2023

Pubblicato il 03/08/2023 / di / ateatro n. 193 | TourFest 2023

Il rapporto con il territorio
Tra le dolci colline della Valdelsa, si erge il borgo medievale di Radicondoli, ancora fuori dagli itinerari turistici della Toscana più gettonata, che accoglie turisti da tutto il mondo. Con meno di mille abitanti, Radicondoli resta presidio di una autenticità tutta toscana, dove godersi un buon tagliere di salumi e formaggi – a metro zero – e qualche passeggiata, sotto lo sguardo degli anziani seduti su sedie in plastica fuori dall’uscio delle loro abitazioni, che osservano e commentano lo straniero di turno.
In questo scenario, che potrebbe essere la rappresentazione dell’italianità più pittoresca, dal 1986 si svolge il Festival di Radicondoli, manifestazione di teatro e musica diretta dal 2012 dal regista Massimo Luconi (qui l’intervista della redazione di TrovaFestival). Durante il festival viene inoltre assegnato il Premio Radicondoli, ogni anno a un Maestro della scena teatrale nazionale: l’edizione 2023 ha premiato Peter Stein.
In più di trent’anni di storia, il festival ha intessuto con il territorio uno stretto legame, ascoltandolo e rispettandolo. Il festival è diffuso in tutto il paese, ma la maggior parte degli eventi – che prima si svolgevano in piazza – oggi si svolgono alla Pieve, garantendo a performer e pubblico una dimensione più raccolta e isolata, in uno splendido ambiente naturale. Per il direttore, non si tratta di invadere lo spazio pubblico del borgo, ma di creare situazioni che trasformino i luoghi in ambienti scenografici.

Alvia Reale e Gianluca Pantosti

Teatro

La guerra tra Russia e Ucraina è in corso da oltre 500 giorni. In questi diciotto mesi artisti, scrittori, giornalisti, opinionisti hanno preso posizioni molto diverse: per alcuni il supporto alla causa ucraina implica la cancellazione della Russia e dunque anche della sua cultura, e chi invece sostiene che il mondo della cultura russa sia stato sempre estraneo al potere politico, che ha molto spesso perseguitato artisti e intellettuali, ai tempi degli zar e di Stalin come di Putin.

IL LINK
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Nell’edizione 2023, dall’8 al 31 luglio, Massimo Luconi ha preso posizione proponendo un Focus Russia, ricordando che da un lato l’arte può aiutarci a leggere il presente, e dall’altro che una guerra non può essere motivo di censura per la cultura che quel paese ha prodotto. Il Focus Russia è iniziato il 19 luglio con Nel paese dell’anima di Patrizia Punzo, dall’opera della poetessa Marina Cvetaeva; proseguito poi il 20 luglio con Preghiera per Cernobyl, diretto dallo stesso Luconi e tratto dall’opera di Svetlana Aleksievic, Premio Nobel 2015, con Mascia Musy e Francesco Argirò. Il percorso si è concluso il 21 luglio con la prima dello studio Tutto scorre, dall’opera di Vassilji Grossman. Nella piccola sala delle Scuderie di Radicondoli, sotto il municipio, Alvia Reale, accompagnata dal batterista Gianluca Pantosti, ci ha riportati nella Russia di Stalin e del clima che imponeva di chiudere gli occhi per non vedere e la bocca per non parlare: quel terrore rimane impresso nelle memorie e nelle vite di chi quel terrore l’ha vissuto sulla propria pelle.

Il coro della Cattedrale di Siena diretto da Lorenzo Donati

Musica e arte

Radicondoli Festival, seppur nato come festival teatrale, anima il borgo anche con musica e arte.
Ogni anno, nell’ambito di Paesaggi Contemporanei, il progetto artistico che affianca il festival, un artista viene chiamato a comporre la grafica della manifestazione e a esporre alcune opere, tracciando un segno artistico nel borgo; successivamente il Comune può poi decidere se acquistare le opere: è accaduto con i simbolici specchi di Franco Ionda, ancora dislocati tra le vie del borgo dopo l’edizione 2022. Per l’edizione 2023 gli artisti coinvolti sono Carlo Cantini, Vittorio Corsini, Paolo Fabiani (che ha anche curato la copertina del catalogo) e Luca Gilli.
Nel 2003 Luciano Berio muore nella sua casa di Roma. Ma il compositore ha voluto che la sua tomba fosse a Radicondoli, borgo a cui lui era affezionato. Il piccolo cimitero dove riposa circonda la Pieve Vecchia della Madonna. Proprio di fronte alla Pieve, grazie alla collaborazione tra Radicondoli Festival e l’Accademia Musicale Chigiana, è stato organizzato un tributo con il Coro della Cattedrale di Siena diretto da Lorenzo Donati, in cui è stato eseguito per la prima esecuzione assoluta per coro misto a cappella il Canticum del 1988, dal testo di Edoardo Sanguineti.

Il festival che anima l’estate del borgo è un appuntamento ormai fisso per gli abitanti e i vacanzieri che apprezzano le contaminazioni tra classico e contemporaneo, tra arte, teatro e musica.




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