Back To The Future! a Milano | La rivoluzione ovvero un festival che si prende cura di te e del quartiere

Il report per TourFest 2023

Pubblicato il 16/11/2023 / di / ateatro n. 193 | TourFest 2023

Attivare le comunità locali

Nella periferia nord-est di Milano i nuovi pubblici stanno facendo la rivoluzione!
Back To The Future! è un festival costruito dall’intersezione di percorsi di co-creazione intergenerazionali, dedicato alle tematiche e ai linguaggi artistici del contemporaneo.
Si svolge nello spazio Magnete, a Quartiere Adriano, un’area di Milano che in passato è stata zona agricola, poi industriale e ora divenuta residenziale. Magnete è il punto di comunità dell’Adriano Community Center, struttura polivalente parte di un grande progetto di rigenerazione urbana che comprende residenze assistenziali, social housing, ambulatori sanitari, uffici e caffetteria. In particolare, Magnete fa parte del progetto di riqualificazione “Lacittàintorno”, il programma di Fondazione Cariplo per migliorare la qualità della vita nei contesti periferici promuovendo l’attivazione delle comunità locali nella ri-significazione di spazi inutilizzati o in stato di degrado. Situato all’interno degli spazi abbandonati dell’ex stabilimento Magneti-Marelli, è luogo di cura e cultura, di relazione e pluralità.
Ecate, ente di progettazione per creare processi di community engagement, ha percepito l’identità di questi luoghi e ha voluto restituirla attraverso un festival che pone la cultura al centro, con processi di cura che intessono relazioni nel rispetto e nella valorizzazione delle pluralità.

Allestimento BTTF OPENING (ph. Tomas Quiroga)

Creare insieme e progettare insieme

Due i progetti identitari di Back To The Future! Festival. Il primo è un processo di co-creazione artistica intergenerazionale, Let’s Keep In Touch!. L’altro è un percorso di formazione e co-progettazione di direzione artistica dedicato ad under30, Catch Up!

Catch Up! è un gruppo di giovani under30 che si mette in gioco per la realizzazione di Back To The Future! Ragazzi e ragazze diventano protagonisti della programmazione culturale, dell’organizzazione e della promozione del festival, esprimendo il proprio punto di vista sul presente. Il gruppo durante l’anno viene guidato da Ecate in un percorso di formazione, un passaggio di competenze nell’interpretazione dei linguaggi del contemporaneo e nella gestione di eventi multidisciplinari e crossmediali. Gli spettacoli selezionati quest’anno dai Catch Up! sono stati vari per linguaggi e tematiche, e la versatilità dello spazio Magnete è stata vincente per la realizzazione di messe in scena molto diverse una dall’altra.

Gli spettacoli

In apertura del festival è stato programmato Casa Nostra di Hombre Collettivo, spettacolo di teatro di figura che parte dalla sentenza del 23 settembre 2021 della Corte d’Assise di Palermo sul processo Stato-Mafia per raccontare con oggetti, testimonianze video e registrazioni audio un pezzo di un passato recente, che ancora influenza in maniera significativa il nostro presente.

Casa Nostra, Hombre Collettivo (ph. Tomas Quiroga)

La seconda sera, Back To The Future! ci regala una serata di festa e balli con la performance Why Not di Why Not. Si inizia con un aperitivo, inframmezzato a momenti di trucco glitter collettivi e performance di danza e disegno che si insinuano tra un bicchiere di vino e un pezzo di focaccia. Poi la performance prende il sopravvento, in un vortice di energie e ritmi (e ovviamente glitter) fino a diventare una festa non più per il pubblico ma con il pubblico, con un dj set travolgente.

Why Not, Why Not (ph. Tomas Quiroga)

In chiusura del festival la direzione artistica partecipata propone Afànisi, di CTRL+ALT+CANC, uno spettacolo che ogni persona vive e percepisce con sfaccettature diverse perché basato sull’immaginazione di ogni spettatore, che fa molte domande e non offre nessuna risposta, che ti pone davanti a un vuoto e ti chiede di riempirlo, senza essere invadente. Un palinsesto ricco di sfumature diverse di teatro contemporaneo, con linguaggi complementari per raccontare i nostri passati, riconoscere i nostri presenti e immaginare i nostri futuri.

Afànisi, CTRL+ALT+CANC (ph. Tomas Quiroga)

Gli spettacoli

A completare queste giornate di festival, Catch Up! ha organizzato alcuni eventi collaterali.
Nel pomeriggio di sabato si è svolto il laboratorio esperienziale Ho paura di non riuscire. Lo spazio dell’errore e il margine del fallimento a cura di Federica Vittori, responsabile progetti ed empowerment di cheFare. Sono state quattro ore di scambio, di emozioni e di riflessioni tra giovani sul rapporto con il mondo lavorativo, sul significato di fallire, sull’indulgenza che concediamo agli errori, sulle strategie di azione e di reazione. Tra domande provocatorie e attività di brainstorming, abbiamo aperto un varco tra nodi di pensieri e relazioni con il mondo che ci circonda, portando avanti un confronto tra punti di forza e criticità personali per renderci conto di essere più simili di quanto possiamo immaginare.

Parliamo di sostenibilità

Nel pomeriggio di domenica abbiamo preso parte alla tavola rotonda Alla ricerca di un futuro sostenibile, un incontro per riflettere sulla sostenibilità, organizzato in collaborazione con TrovaFestival. Hanno preso parte a questo tavolo Terzo Paesaggio, FROM – Città dal futuro, Progetto Stages del Piccolo Teatro Milano, Fridays For Future Milano e Tende in Piazza. Queste realtà, in dialogo con il pubblico, hanno provato a raccontarsi e a dare il proprio punto di vista sui tre temi principali del dibattito: cosa è la sostenibilità ecologica, cosa è la sostenibilità sociale, quale azione di sostenibilità manca nel luogo in cui vivo. Delle narrazioni necessarie per colmare i divari che via via si fanno sempre più netti, interrogandosi su quale possa e debba essere il ruolo della cultura.
Back To The Future! ci offre diverse visioni sul presente, prendendosi cura anche dell’aspetto comunitario. Le giornate del festival sono state ricche di momenti conviviali, di aperitivi e di cene con i Keepers, con i Catch Up!, con le compagnie, con gli ospiti e i partecipanti degli eventi collaterali, con amici che sono passati a salutare e con nuovi incontri. Un festival che si prende cura: di te, di sé e di ciò che lo circonda!