Ho sempre preferito non lasciare traccia | Luca Ronconi tra scena, vita e archivio

Il convegno di studi a Roma dal 21 al 23 maggio 2024

Pubblicato il 26/04/2024 / di / ateatro n. 195

Università La Sapienza di Roma/Centro Teatrale Santacristina

presentano

Ho sempre preferito non lasciare traccia
Luca Ronconi tra scena, vita e archivio

Convegno di studi
a cura di
Roberta Carlotto, Marta Marchetti e Oliviero Ponte di Pino

Roma 21, 22 e 23 maggio 2024
Museo dell’Ara Pacis
Nuovo Teatro Ateneo

Luca Ronconi è senza dubbio uno dei protagonisti del teatro e della cultura italiana contemporanea. Nel corso della sua lunga carriera da regista, non ha smesso di ripensare la propria funzione di uomo di teatro nelle città, nelle comunità, nei teatri e nelle case che ha abitato. Oggi, a distanza di quasi dieci anni dalla scomparsa di Ronconi, il suo lasciato artistico ci pone di fronte a questioni e problematicità: cosa significa studiare i documenti d’archivio di un uomo di teatro? Come si può mantenere viva la memoria attorno a una figura che ha segnato profondamente la storia del nostro teatro e che, però, provocatoriamente ripeteva di non voler lasciare traccia?
In questa prospettiva, seguendo le tracce sparse tra fondi archivistici e documentari diversi (a partire dal Fondo Ronconi depositato presso l’Archivio Storico delle Arti contemporanee della Biennale di Venezia), si muove il convegno dal titolo Ho sempre preferito non lasciare traccia. Luca Ronconi tra scena, vita e archivio, organizzato dal Dipartimento di Lettere e Culture Moderne dell’Università La Sapienza di Roma e dal Centro Teatrale Santacristina, in tre giornate di studio e di confronto curate da Roberta Carlotto, Marta Marchetti e Oliviero Ponte di Pino, che si terranno a Roma, il 21 maggio all’Ara Pacis e il 22 e 23 maggio al Teatro Ateneo, e al quale partecipano docenti e ricercatori universitari, testimoni, ma anche alcuni degli attori che in diverse occasioni hanno lavorato con il regista.

Le tre giornate

Il convegno si articolerà intorno a tre nuclei tematici. Nel corso della prima giornata, Cantiere Ronconi (a partire dalla tradizione classica) entreremo in dialogo con la mostra Teatro. Autori, attori e pubblico nell’antica Roma curata da Orietta Orsini e Lucia Spagnuolo e da poco inaugurata negli spazi del Museo dell’Ara Pacis; ci interrogheremo sul rapporto con i classici, dagli esordi registici, agli allestimenti al Burgtheater di Vienna, fino al progetto greco per l’Inda di Siracusa. Per chiudere con un interrogativo provocatorio: possiamo oggi considerare Ronconi un classico? In che senso?
La seconda giornata, Luca Ronconi dentro e fuori lo spazio delle istituzioni, indaga i rapporti di Ronconi con le istituzioni, dalla direzione della Biennale di Venezia nel 1974-76 a quella degli stabili di Torino, Roma-e Milano, ma anche nelle relazioni stabilite con prestigiosi teatri pubblici stranieri, come la Comédie-Française di Parigi, senza dimenticare gli esodi nelle cooperative tra anni Sessanta e Settanta e la sperimentazione al Laboratorio di Prato, fino all’utopia sperimentale e pedagogica di Santacristina.
Luca Ronconi e lo spazio per la parola affronterà nella giornata conclusiva alcune delle sfaccettature del lavoro sulla parola, anche attraverso le diverse forme testuali con cui si è confrontato, non solo la forma drammaturgica ma anche quella romanzesca, epistolare, saggistica. A conclusione della giornata, la riflessione di Giovanni Agosti su Guerra ed estate, il testo giovanile di Luca Ronconi appena edito da Feltrinelli. A leggerne alcuni frammenti dal palcoscenico del teatro Ateneo saranno attori e attrici che hanno lavorato con il regista.

Il programma

Prima giornata. Cantiere Ronconi (a partire dalla tradizione classica)
21 maggio, ore 11-18, Auditorium dell’Ara Pacis.
In occasione dell’apertura della mostra TEATRO. Autori, attori e pubblico nell’antica Roma

Saluti istituzionali
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali

Apertura lavori
Mostrare l’Archivio Ronconi. Stato dell’arte e prospettive di ricerca

Curatori del convegno (Roberta Carlotto, Marta Marchetti, Oliviero Ponte di Pino); Giovanna Giubbini (Sovrintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria e del Lazio); Claudio Longhi (Direttore Piccolo Teatro di Milano)

Studi e ricerche
Modera Marta Marchetti (Università La Sapienza di Roma)

A Roberta lascio il mio archivio…
Rossella Santolamazza (Sovrintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria)

Regie d’occasione. Il nemico di se stesso di Terenzio (1965) e Fedra di Seneca (1969)
Marco Beltrame (Centro Teatrale Santacristina)

Die Bakchen (Le baccanti) e Die Vögel (Gli uccelli) al Burgtheater
Sonia Bellavia (Università La Sapienza di Roma)

Pausa

Discorsi intorno alle fonti
Modera Alberto Bentoglio (Università degli Studi di Milano Statale)

Messinscena come architettura senza fondamenta. Attraverso l’Archivio di Margherita Palli
Mario Lupano (Università Iuav di Venezia)

Luca Ronconi, un marziano a Roma
Gianfranco Capitta (Il manifesto, Università di Roma Tre)

Ronconi classico contemporaneo?
Conversazione con Massimo De Francovich, Manuela Mandracchia e Sandra Toffolatti.
A cura di Marta Marchetti (Università La Sapienza di Roma) e Oliviero Ponte di Pino (Accademia di Belle Arti di Brera)

Seconda giornata. Luca Ronconi dentro e fuori lo spazio delle istituzioni
22 maggio, ore 10-18, Nuovo Teatro Ateneo

Saluti istituzionali e apertura lavori: Arianna Punzi (Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, Università La Sapienza di Roma)

Studi e ricerche

Modera Oliviero Ponte di Pino (Accademia di Belle Arti di Brera)

Luca Ronconi e le cooperative (Roma-Prato anni ‘60-’70)
Ilaria Lepore (Università La Sapienza di Roma)

Luca Ronconi in Francia: tournée, produzioni e relazioni dall’Orlando Furioso au Théâtre des Nations all’Académie Expérimentale des Théâtres
Erica Magris (Université Paris 8-Saint Denis)

L’Utopia della città in movimento: Ronconi e La Biennale di Venezia
Rosaria Ruffini (Università Ca’ Foscari di Venezia)

Studiare Luca Ronconi al Centro Studi del Teatro Stabile di Torino
Anna Peyron (Centro studi del Teatro Stabile di Torino)

Pausa
Discorsi sulle fonti
Modera Alberto Bentoglio (Università degli Studi di Milano Statale)

La memoria del teatro. Luca Ronconi a Torino, Roma, Milano
Livia Cavaglieri, Arianna Morganti, Donatella Orecchia
(Università di Genova, Università di Roma Tor Vergata e Ormete)

Le regie liriche di Luca Ronconi a partire dagli Archivi
Cesare Mazzonis dialoga con Matteo Paoletti (Università Alma Mater di Bologna)

Luca Ronconi, una scuola senza metodo
Mauro Avogadro (Scuola di Teatro Luca Ronconi – Piccolo Teatro di Milano)

Terza giornata. Luca Ronconi e lo spazio per la parola
23 maggio, ore 9-18, Nuovo Teatro Ateneo

Apertura Lavori

Studi e ricerche
Modera Marta Marchetti

Ronconi tra gli spazi del romanzo. Dall’Orlando al Pasticciaccio e oltre
Daniele Vianello (Università della Calabria)

Mente romanzesca e mente teatrale: voci del Pasticciaccio dalla pagina alla scena
Piermario Vescovo (Università Ca’ Foscari di Venezia)

Nabokov, Kubrick e Ronconi
Emiliano Morreale (Università La Sapienza di Roma)

Luca Ronconi nel Patalogo
Renata M. Molinari (La Bottega dello Sguardo, Bagnacavallo)

Fumetti, stramberie, ciack e chiacchierate: quattro divagazioni su Ronconi e il linguaggio
Claudio Longhi (Piccolo Teatro di Milano)

Pausa

Discorsi sulle fonti
Modera Oliviero Ponte di Pino (Accademia di Belle Arti di Brera)

Il suono della scena, tra parole e musica
Hubert Westkemper dialoga con Simone Caputo (Università La Sapienza di Roma)

Letture da Guerra ed estate
introdotte da Giovanni Agosti (Università degli Studi di Milano Statale)
con Manuela Mandracchia e Sara Putignano

Comitato scientifico
Alberto Bentoglio, Roberta Carlotto, Claudia Di Giacomo, Claudio Longhi, Marta Marchetti, Oliviero Ponte di Pino.

Comitato organizzativo
Marco Beltrame e Ilaria Lepore.

per info ronconiconvegno2024@gmail.com

La mostra

Teatro. Autori, attori e pubblico nell’antica Roma
21 maggio-03 novembre 2024
Museo dell’Ara Pacis

Una grande mostra su una delle più importanti istituioni culturali dell’antichità. La forza vitale degli spettacoli teatrali, la loro popolarità, le vite a volte difficili degli attori e degli altri grandi protagonisti del mondo teatrale nell’antica Roma.

Il visitatore / spettatore è condotto ‘oltre’ la scena, dentro i meccanismi di produzione, nei ‘camerini degli attori’, sui palcoscenici e sugli spalti dei teatri antichi: una ricostruzione viva, in cui gli stessi protagonisti – attraverso interventi multimediali creati ad hoc – coinvolgono il pubblico raccontando le loro vite, le storie che hanno interpretato, il loro ruolo di autori o performers in una società così simile e insieme tanto diversa dalla nostra.
Le maschere sono il filo conduttore di questa immersione: dalle più antiche tra quelle pervenute fino ai nostri giorni (V secolo a.C.) a quelle ellenistiche del III-II secolo a.C., fino a quelle, spettacolari, di epoca romana. Le maschere sono anche “caratteri” scenici di lunga durata, tragici, comici e grotteschi: il visitatore scopre così l’origine antichissima di tanti personaggi del teatro moderno, dal vecchio misantropo al giovane seduttore, dal servo scaltro ai giovani amanti ostacolati dalle diverse condizioni sociali. Una tradizione viva e pulsante, che consente di aprire una finestra anche sul teatro contemporaneo.
La mostra viene illustrata da oltre 240 opere provenienti da 25 diversi prestatori con un percorso espositivo ricco di autentiche rarità come la coppa di produzione attica proveniente dal Museo Archeologico Nazionale di Firenze con una delle rarissime rappresentazioni di una processione in onore di Dioniso, dio del teatro; un significativo esemplare di antica maschera in terracotta, forse ad uso teatrale, dal Museo Archeologico Regionale ‘Paolo Orsi’ di Siracusa o il famoso “vaso di Pronomos” dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, forse il più importante tra i reperti a soggetto teatrale pervenuto.

Catalogo: L’Erma di Bretschneider, a cura di Salvatore Monda, Orietta Rossini e Lucia Spagnuolo

I link
Teatro. Autori attori maschere della scena antica
I giocattoli di Dioniso. Sul mito dell’invenzione del teatro di Fernando Mastropasqua (sul “vaso di Pronomos”)

Cratere di Prònomos, 410 a.C. circa, Napoli, Museo Archeologico Nazionale.




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