L’editoriale

Censure, dimissioni, assemblee: ancora teatro di guerra

Pubblicato il 02/03/2002 / di / ateatro n. 030

Ma che sta succedendo? Nel forum sul teatro di guerra trovate info su Torino (le plateali dimissioni di Castri, i conflitti d’interesse del neodirettore Le Moli, la replica di Vacis ai giudizi di Capitta), sui conti dello Stabile del Veneto, sulla perquisizione al TPO nell’ambito delle indagini su Genova, sulla censura al nuovo testo di Fausto Paravidino Gi.Otto… E ancora, il testo della lettera ai teatranti con cui Gianfranco Capitta lancia un appello alla mobilitazione. Intanto a Prato, si sa, la situazione è confusa – ma si continua a riflettere sul teatro pubblico, come dimostra il manifesto ripreso qui sotto. E si è discusso pure a Scandicci (i materiali in ateatro29), e continuano a riecheggiare le discussioni sul Crt e sui giovani (infatti riecheggeranno anche in futuro, nel prossimo ateatro…)
Insomma, scontri su molti fronti. Non so se queste varie notizie possano essere collegate, o se ogni situazione nasce da circostanze particolari, da analizzare secondo criteri specifci. Da un lato ci sono le convulsioni di un sistema teatrale pubblico dilaniato da lotte intestine (meglio, da lotte intestine alla sinistra) e che fatica a ritrovare la propria funzione (a propo, nel forum trovate anche la riflessione di Ronconi sull’argomento, e la replica di Perriera). Dall’altra emergono le avvisaglie di un regime che opera anche attraverso l’autocensura, oltre che attraverso il controllo dei media e l’intimidazione.
Credo che tutto questo obblighi a una grande attenzione, per cominciare. E poi a fare qualche riflessione: sul passato, sul presente e soprattutto sul futuro. Quello che può fare (che sta provando di fare) ateatro in questa situazione, è cercare di raccogliere e diffondere informazioni, creare occasioni di scambio e discussione. Insomma, offrire uno spazio aperto alle diverse posizioni: perché continuiamo a credere nella necessità di un confronto aperto e pubblico sulla situazione e sulla prospettive del teatro (e in particolare del teatro pubblico).
In questo, ancora una volta, è necessaria la collaborazione di chi frequenta questo sito: per far circolare le notizie e le idee, per esprimere consenso e dissenso, per lanciare iniziative. Il forum è nato per questo, e continua a vivere per questo.

Redazione_ateatro




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