L’editoriale di ateatro 69

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Pubblicato il 29/05/2004 / di / ateatro n. 069

“L’ordine di sparare trasmesso quel 2 luglio 1993 fu drammatico. Morirono almeno trecento somali: guerriglieri e civili usati come scudi umani. Ma fu l’unica scelta per evitare che l’imboscata di trasformasse in strage.”
(Gianluca Di Feo, “Corriere della Sera”, 18 maggio 2004)

Grazie a Matthias Grünewald, Mel Gibson (“Usava a 360 gradi il metodo Stanislavskij dell’Actor’s Studio sul Vangelo, raggiungendo punte di alto integralismo estetico”, Sergio Rubini, “Corriere della Sera”, 6 aprile 2004), Lynddie England (“Pensavamo che fosse divertente e così scattavamo delle foto”, dichiarazione resa il 5 maggio 2004), Leonardo da Vinci, Francis Bacon, Félicien Rops, Artemisia Gentileschi, Sandro Botticelli, il Living Theatre, Pier Paolo Pasolini e il Marchese de Sade, Albrecht Dürer.

Redazione_ateatro

2004-05-20T00:00:00




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