A Milano l’Altrofestival Rassegna teatrale delle migrazioni

Al Teatro Guanella dal 1 all'11 febbraio

Pubblicato il 01/02/2007 / di / ateatro n. 106

RIAPRE AL PUBBLICO IL TEATRO GUANELLA, OSPITANDO LA 9^ EDIZIONE DELL'”ALTROFESTIVAL”: RASSEGNA TEATRALE DELLE MIGRAZIONI.

dal 1 al 11 febbraio 2007

INIZIO SPETTACOLI: h 21.00 (domenica h 18.00)

TEATRO GUANELLA-CampoTeatrale

Via Dupré 19 – Milano

Ingresso unico € 8

Iscritti a Campo Teatrale: Ridotto € 6,00

Abbonamento a 4 spettacoli: € 28

Abbonamento a tutta la rassegna: € 50
Prenotazioni spettacoli solo via mail:
teatro.lamadrugada@tiscali.it
prenotazioni e info laboratori e mattinate scuole tel. 02.76012132
Di seguito il PROGRAMMA DETTAGLIATO del Festival.

Per gli altri appuntamenti della stagione, visitate il sito www.teatroguanella.it

Laboratorio Studio Teatro La Madrugada (Milano): I NEGRI
giovedì 1 febbraio ore 21,00

Stasera reciteremo per voi. Ma, siccome vogliamo che vi sentiate a vostro agio, nelle vostre poltrone, davanti al dramma che già si svolge qua sopra, e che non vi sfiori nemmeno il dubbio che un simile dramma possa penetrare nelle vostre preziose vite, avremo inoltre la gentilezza, appresa appunto da voi, di rendere impossibile ogni comunicazione. Con i nostri fasti, le nostre affettazioni, la nostra insolenza – poiché siamo anche dei commedianti -cercheremo di aumentare la distanza che fin dall’origine ci divide…
di: Jean Genet
con: Corinna Agostoni, Valentina Bianda, Aloisa Clerici, Camilla Caccia Dominioni, Elisa Dell’Orto, Deborah Ferrari, Manuele Laghi, Riccardo Martinelli, Alberto Meanti, Emanuela Pinna, Anna Torre, Tiziana Tricarico, Monica Zipparri
Percussionisti: Alessandro Piccolo, Riccardo Trovati
Disegno luci: Marco Bolla
Regia e drammaturgia: Raul Iaiza

Yousif Latif Jaralla (Palermo) LA CASA DELLE FARFALLE
Venerdì 2 febbraio ore 21

Quando scoppia un guerra, all’ improvviso sei senza una via di scampo, si mutano gli stati d’animo, la volontà e i sentimenti. Scopri che il mondo non più quello che hai conosciuto o sognato; scopri che appartieni a una specie che uccide facilmente. Ti tocca ingoiare l’ipocrisia dei politici e dei loro giullari, che vanno delirando che la guerra é un diritto, che la sovranità di un stato cambia da continente al altro, che la dignità di un popolo si misura con gli interessi economici. Qui narriamo le vicende umane di un suonatore di nay (flauto) che si trova a suo malgrado nella guerra con l’Iran, e che assieme ad un plotone di soldati, attende sul fronte, una guerra talmente assurda da sembrare un fatto di fantasia… 1.000.000 di vite recise… Dicono che per un anno di guerra ci vogliono 10 anni per un paese per ricuperare la sua normalità. Oh, Dio ci vogliono 70 anni perché l’Iraq per riprendi la sua normalità. Cioè, forse il figlio del figlio del mio figlio vedrà un Iraq normale. Se nel frattempo non succederà qualcos’altro. Ci hanno sistemato per sempre, vogliono farmi credere che li dispiace. Via, beviamoci sopra un bicchiere, è più dignitoso
di e con: Yousif Latif Jaralla
musiche dal vivo di: Giuseppe Guarrella

Felix Kama (Stuttgart): DOV’E’ MEGLIO?
sabato 3 febbraio ore 21

L’essere umano è alla ricerca quotidiana di un posto migliore dove portare a termine i propri scopi della vita. Quando qualcuno raggiunge la vetta, questa si trasforma rapidamente in un fondale data l’eterna insoddisfazione umana.. Un principe africano abbandona il proprio paese per andare in Germania – Europa a verificare se potrà trasferirsi lì con la sua tribù per una vita migliore.Attraverso una maniera molto ingenua di percepire i fatti, scoprirà le differenze tra i due mondi. Ma la sua avventura è anche la nostra visto che ognuno di noi prima o poi arriva in un posto nel quale non è mai stato prima e risulta difficile paragonare le cose vecchie con quelle nuove. Alla fine del suo soggiorno il principe non può più ritornare; andrà altrove a cerare se sarà meglio lì. Perché nessuno può raggiungere la vetta. Alza la testa e vedrai una collina più alta che non potevi cedere quando stavi da basso. Un po’ come l’erba del vicino, sembra sempre meglio da un’altra parte.
di e con: Félix Kama
traduttore in scena: Olivier Elouti

Mascherenere (Milano): FALEMINDERIT SHUKRAN
Domenica 4 febbraio ore 18 – lunedì 5 febbraio ore 10,30

Albania e Marocco; due paesi di antica cultura si incontrano in Italia. L’Italia, da secoli terra di emigranti, diventa oggi rapidamente paese di accoglienza per tante persone provenienti da località più o meno lontane. Il narratore, con pochi elementi scenografici e costumi, dà vita ai due salotti di Abdul e Alfrd. Alfred ha portato con sé una storia mozzafiato sul destino e Abdul ci racconta delle furbizie della sua gente per sopravvivere ai soprusi dei prepotenti.
Grazie a l’uso particolare di oggetti quotidiani e ad una recitazione che cambia continuamente di registro, le due storie si animano coinvolgendo tutti gli invitati a casa di Alfred e Abdul. La conoscenza e stima dell’altro sono indissolubilmente legate al riconoscimento delle proprie radici.
SPETTACOLO PER LE FAMIGLIE
con: Franco Salerno
collaborazione artistiche di: Alfred Cenaj e Abderrahim El-Hadiri
musiche da Albania e Marocco
testi e regia di Leonardo Gazzola

Mo’o Me Ndama (Milano – Yaoundé): EYNGANGA
martedì 6 febbraio ore 21

Eynganga è la danza della nascita, dell’incontro tra il vecchio e il nuovo, tra quello che era e quello che sarà. Tradizioni a confronto, vite diverse, attese, paure e speranze. Un perpetuo rinascere e rinnovarsi: di giorno in giorno, di padre in figlio, di paese in paese… La solitudine si alterna al bisogno dell’altro e in questo incontro nasce la vita.
con: Lazare Ohandja e il gruppo danza
regia e coreografie di: Lazare Ohandja

Gruppo Teatrale U (Milano) CHIEDO ASILO ALLA LUNA
mercoledì 7 febbraio ore 21

Dall’ incontro tra due drammaturghi e un gruppo di richiedenti asilo politico, nasce la storia di questo viaggio a ritroso. Dall’Italia fino al centro dell’Africa. Pericoloso, perché ad affrontarlo sono dei richiedenti asilo politico, e un richiedente non può allontanarsi dal paese in cui fa la richiesta, peggio se tenta di tornare a casa sua. Un viaggio fatto in clandestinità, dove è importante non farsi riconoscere e davvero fondamentale andare avanti e sopravvivere. E’ la storia di un fratello e di una sorella che si incontrano a Milano dopo che la guerra nel loro paese li aveva separati, e decidono di tornare indietro per liberare il padre. Ma la strada è specchio di un mondo allucinato: uomini-cartello in mezzo al deserto, altri che fuggono dentro a bidoni, soldi che parlano, morti si mischiano ai vivi. A casa i due fratelli trovano che chi era l’oppresso ora è diventato l’oppressore: non resta che chiedere asilo alla luna. Grazie alla loro ironia, i richiedenti asilo sono diventati attori per raccontare questa storia.
con: Jessica Aghaulor, Yamtou Banangassou, George Brown, Giovanni De Giorni, Amafe Kassa, Eslim Sewornu
scene e costumi: Anna Gubiani
drammaturgia e regia: Federica Di Rosa e Davide Stecconi

Claudio Batta – Henri Olama (Lombardia): ADINKRA, parallelismi erranti
giovedì 8 febbraio ore 21

Claudio Batta in questo spettacolo, si ispira a dei racconti brevi tratti dal libro “Le mappe degli Adinkra” di Henri Olama, artista poliedrico camerunese ormai cittadino Milanese da vent’anni. Batta legge ed interpreta aneddoti, alcuni provenienti dal villaggio di Ekoudbessanda ed altri dalla storia realmente vissuta da un ragazzo arrivato in Italia dal Camerun alla fine degli anni ottanta. Risaltano le difficoltà d’integrazione, i disagi e le burocrazie, che spesso un immigrato si trova davanti. Il comico da un’impronta inevitabilmente ironica alla storia, senza però tralasciare momenti di poesia e riflessione. A suo fianco l’autore del libro distilla musiche avvolgenti.
Concepito e interpretato da: Claudio Batta
musiche dal vivo di: Henri Olama

Associazione Daidalon (Palermo) : LO STRAPPO
Venerdì 9 febbraio ore 10,30 e ore 21

Modou, lavorò per un anno, faticò come un mulo, visse a pane ed acqua. Sette giorni su sette. Raccolse la cifra per quel biglietto che nemmeno una crociera da nababbi costerebbe tanto. Poi rimase in attesa per mesi. Gli dicevano: c’è mare cattivo, c’é nessuno a prendervi in Italia…non insistete e non rompete palle al capitano….Quando più nessuno ci credeva, la carretta prese il largo. Per tanto tempo i suoi ricordi si interrompevano qui. Per anni aveva tentato di ricordare. Ogni volta che passeggiavamo e si prendeva l’argomento si dannava per quest’amnesia. Finché un giorno l’onorevole fece il comizio in una città di mare, con il palco vicino al mare. Io non ho mai capito se fosse tutto vero o una favola che si inventava o addirittura forse il segno che la sua mente iniziava a vacillare. Mi diceva che quel giorno, passeggiando sul molo, aveva notato in acqua una bottiglietta. E quasi istintivamente l’aveva recuperata. Fatto sta che ripescandola – questo è quello che raccontava – quasi immediatamente iniziò a ricordare il viaggio…
con: Modou Gueye, Martino Lo Cascio
musiche di: Veronica Fazzi, Lelio Giannetto
realizzazione video: Igor D’India
scritto e diretto da: Martino Lo Cascio

Peruan-Ità (Milano) : AFRICA IN PERU’
sabato 10 febbraio ore 21

Ecco la storia semisconosciuta degli afro-peruviani. Con la complicità dei ritmi della zamacueca, del alcatraz, festejos, tonderos y coplas, panalivios, ingà, estampas, zocabòn, landos ed altri; entriamo nella storia della schiavitù dalle sue origini. Appaiono le “Aires del Perù Negro” con i canti antichi – lamenti, cori e danze. Poi nascono il valzer creolo e la polka creola, restituiti anche grazie a strumenti come il “cajòn” – la cassa xilofonica – e le congas. Fino a celebrare tutti insieme, in una grande comunione con il pubblico, la fine della schiavitù.
con: Ana Charun ed i Canela
regia di: Sergio F. Garcìa Rodriguez

Teatro Blu (Cadegliano – VA) : GIULIETTA E ROMEO
domenica 11 febbraio ore 21

In scena due anime, quelle di Giulietta e Romeo, che accanto al loro sepolcro tentano di risvegliare i loro ricordi e di ripercorrere a ritroso la loro breve e tumultuosa esistenza per carpirne le trame più nascoste. In una città vivace ed in movimento, nel fervore e nell’eccitazione delle feste e dei banchetti, nella freschezza e nell’anelito d’amore dei due giovani, nella profondità e nell’irruenza della passione amorosa di Romeo e Giulietta, si respira aria di vendetta, si percepisce l’ombra nera dei presagi e dei pericoli. Le due famiglie non sanno che i loro figli si sono innamorati, gli amici di Romeo non sono stati informati del loro matrimonio, la famiglia di Giulietta non sa che lei non può sposare Paride perché è già sposata, Romeo non sa che Giulietta sta dormendo e che non è morta… nessuno sa niente! Un amore che testimonia la condanna agli eterni conflitti di potere, un amore che va oltre le convenzioni, specchio della nostra epoca come il bisogno di riaprire un diverso rapporto tra adulti e giovani attraverso la ricerca di nuovi codici di comunicazione.
scritto, diretto e interpretato da: Roberto C. Gerbolés e Silvia Priori
musiche: Robert Gorik
costumi: Primavera Ferrari – scene: Roberto C. Gerbolés

MATTINATE PER LE SCUOLE
Lunedì 5 febbraio – ore 10,00 “FALEMINDERIT SHUKRAN”
(primarie e prima secondaria)
Venerdì 9 febbraio – ore 10 “LO STRAPPO” (superiori)

LABORATORI
Seminario pratico di tecniche di base nel lavoro sulle azioni fisiche
a cura di Raul Iaiza

Tenuto da Raul Iaiza, regista argentino dal 2001 assistente alla regia di Eugenio Barba all’Odin Teatret, Il seminario affronta le possibilità dell’allenamento fisico e vocale, e apporta modi di procedere nel lavoro sulle azioni fisiche. Plastica, orchestrazione del corpo (segmentazione-dissociazione-coordinazione), equilibrio-disequilibrio, dinamiche e impulsi, ritmica, pre-acrobatica e acrobatica a terra, utilizzo dinamico dello spazio. Tecniche respiratorie e di emissione vocale, registri e timbrica localizzata, dinamica e agogica, coralità vocale, rapporto canto-movimento, rapporto parola-tecniche di allenamento fisico. Elaborazione delle strutture e drammaturgia dell’attuante, montaggio e drammaturgia di gruppo, livelli di attenzione e di percezione. sabato 3 e domenica 4 febbraio dalle 10,00 alle 17,00 Quota partecipazione individuale: 50 €. prenotazione obbligatoria Al “Permèss de Séjour” FdV – Via Procaccini, 4 Milano

Sessione di body art
a cura di Henri Olama

Lasciare che il proprio corpo entri in contatto con la simbologia Adinkra, del Ghana. L’arte di comunicare attraverso questi simboli:
Adinkra e Beti, la pittura corporea, esperienze di pittura collettiva, rielaborazioni multimediali delle opere prodotte.
sabato 3 e domenica 4 febbraio dalle 10,00 alle 17,00
Quota partecipazione individuale: 50 €. Prenotazione obbligatoria
Al Teatro La Madrugada – Via Orti, 12 Milano

Sessione di danza “Energie Vivant”
A cura di Lazare Ohandja

Un percorso tenuto dal danzatore e coreografo camerunese Lazare Ohandja, attraverso la danza contemporanea, la danza africana e l’hip-hop per dare vita alla fusione tra i diversi stili. Energia viva e vibrante, dal contatto col suolo, al gesto e al movimento. La sessione porterà a sviluppare espressione corporea, presenza scenica e capacità di improvvisazione.
sabato 10 febbraio dalle 10,00 alle 17,00
Quota partecipazione individuale: 30 €. prenotazione obbligatoria
Al “Permèss de Séjour” FdV – Via Procaccini, 4 Milano

Seminario di canto per attori
a cura di Raul Iaiza

Tenuto da Raul Iaiza, regista argentino dal 2001 assistente alla regia di Eugenio Barba all’Odin Teatret, il seminario offre tecniche musicali in rapporto al canto, tradotte in termini attorali. Tecniche respiratorie e di emissione vocale, registri e timbrica localizzata, dinamica e agogica, coralità vocale, rapporto canto-movimento, rapporto parola-tecniche di allenamento fisico. Brani di diverse matrici culturali e musicali utili a mettere in pratica:
armonizzazione vocale a tre e a quattro parti, tecniche di trasporto e modulazione, tecniche di arrangiamento vocale strumentale.
sabato 10 e domenica 11 febbraio dalle 10,00 alle 17,00
Quota partecipazione individuale: 50 €. prenotazione obbligatoria
Al Teatro La Madrugada – Via Orti, 12 Milano

Jam session di percussioni Malinké
a cura di Franco Campus

Suonare insieme non-stop nel pomeriggio conclusivo del Altrofestival
domenica 11 febbraio dalle 14,00 alle 17,00
Ingresso individuale: 5 €. Vi sarà una turnazione per i tamburi messi a disposizione dal festival. Portare il proprio strumento per essere sicuri di suonare sempre.
Al “Permèss de Séjour” FdV – Via Procaccini, 4 Milano

MOSTRE A INTRUSIONE
NEL FOYER E NELLA SALA DEL
TEATRO GUANELLA – CAMPO TEATRALE

Mostra di pittura collettiva e body art a cura di Henri Olama nel foyer – ispirata ai simboli Adinkra del Ghana.

Esposizione di statue antropomorfe dell’Atelier Pak Loabé del quartiere Guediewaye a Dakar. A cura di Stefania Silvia Gesualdo

L’Altrofestival 2007
produzione: Coopi – Cooperazione Internazionale
organizzazione: Mascherenere
direttore tecnico: Marta Montevecchi

direzione artistica: Leonardo Gazzola

Tutti gli spettacoli sono al Teatro Guanella – Campo Teatrale
festival gemellato con le RETIC, festival teatrale del Camerun

Ufficio_Stampa

2007-02-01T00:00:00




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