BP2010 Per un sistema della formazione dello Spettacolo in Emilia-Romagna

La formazione professionale come leva strategica

Pubblicato il 28/02/2009 / di / ateatro n. #BP2010 , 125

Il sistema dello Spettacolo dal vivo dell’Emilia-Romagna vede un livello qualitativo di eccellenza, un forte impatto occupazionale e una dimensione economica rilevante, rafforzata dall’indotto che ne deriva.
E’ una realtà estremamente ricca e articolata, con una concentrazione di iniziative che la pone tra le maggiori regioni europee. Tale sistema vede la presenza di 185 spazi teatrali e occupa oltre 10.000 persone (fonte: Osservatorio regionale dello Spettacolo dell’Emilia-Romagna).
Per citare solo alcuni dati, secondo la SIAE, nel 2008, relativamente allo Spettacolo dal vivo complessivamente inteso, sono state effettuate 17.799 rappresentazioni per un totale di 2.544.415 biglietti, con una spesa complessiva al botteghino di 53.749.688 Euro. Sono stati venduti 61 biglietti ogni 100 abitanti, un risultato molto superiore a quello nazionale.
L’attuale assetto dello Spettacolo rappresenta la risultante di processi di ampia portata che prendono l’avvio negli anni ’90. In tale periodo si sono diversificati e sviluppati i consumi culturali, mentre all’archetipo del pubblico inteso come unico e indistinto si è sostituita l’immagine dei “pubblici”. Oggi lo Spettacolo si confronta con altri linguaggi, attuando forme di integrazione, con conseguenti implicazioni nelle scelte delle programmazioni; il multiculturalismo e l’interculturalismo portano a individuare nuove prospettive.
L’avvento delle nuove tecnologie reinventa i modi e i tempi della comunicazione rivolta agli utenti, alle istituzioni, alle imprese. Apre nuovi orizzonti alla progettazione e alle metodologie produttive. Si impongono nuovi modelli organizzativi e distributivi, nella prospettiva di un mercato sempre più allargato, favorendo la nascita di network.
Sono dunque avvenute trasformazione che hanno coinvolto gli assetti strutturali, socio-culturali ed economici del settore.
Ciò ha comportato in primo luogo l’esigenza di ridefinire le figure professionali codificate, di individuare e mettere a fuoco quelle emergenti.
Da qui l’identificazione della formazione professionale come leva strategica per la crescita del settore e la necessità, per le aziende e per le istituzioni, di definire politiche formative conseguenti.
Le relazioni che intercorrono in Emilia-Romagna tra lo Spettacolo e le attività formative sono, di fatto, consolidate.

Grazie al sostegno della Regione e del FSE – seppure al di fuori di una predeterminazione e di strategie condivise – si è delineato, a partire dall’inizio dello scorso decennio, quello che si può definire un “sistema formativo” per lo Spettacolo, di tipo policentrico.
Ne fanno parte organismi che si propongono come scuole, imprese del settore che realizzano attività corsuali parallele a quelle prevalenti di produzione e distribuzione, enti di formazione accreditati.
Le stesse Università, a partire da quella di Bologna, hanno fornito un contribuito importante per rafforzare e ampliare l’offerta in questo campo.
Il sistema regionale dello Spettacolo riconosce il ruolo della formazione professionale nella sua centralità, nell’essere lo strumento indispensabile per adeguare le competenze alle trasformazioni in atto, per fornire alle imprese nuovi professionisti in grado di operare, all’interno di un mercato complesso, con sempre maggiore consapevolezza.
Quel progetto complessivo che per un certo periodo, seppure affrontando fasi alterne, ha rappresentato un punto di riferimento importante, fungendo anche da modello a livello nazionale, a partire da alcuni anni mostra i segnali di una sostanziale crisi.
Una crisi caratterizzata dalla discontinuità degli interventi, dalla difficoltà di sviluppare nuove progettualità e di concertare le attività a livello territoriale.
Dovuta, con tutta evidenza, ai tagli ai finanziamenti specifici del settore (come avvenuto per tutta la formazione in diverse regioni italiane), ma anche all’assenza di una reale programmazione – a medio e lungo termine – da parte delle istituzioni, ai limiti delle modalità adottate per sintonizzare gli investimenti nella formazione alle reali necessità del settore, ai nuovi fabbisogni, al mercato.
Per contro, l’attuale assetto delle attività di formazione presenti nella regione conferma e rafforza la visione di un sistema formativo, con caratteristiche di rete, di
indiscusso valore sul piano della qualità, capace di incidere in maniera significativa sullo sviluppo produttivo e distributivo, in una proiezione nazionale e internazionale.
Sono infatti presenti in Emilia-Romagna enti e imprese in grado di dare risposta alle esigenze espresse ai diversi livelli, dalla formazione superiore, alla specializzazione, all’alta formazione, sino ai master, nelle tre macro aree di riferimento, quella artistica, quella tecnica e quella gestionale, affrontando tutti i settori dello spettacolo dal vivo e non escludendo, in una visione allargata, il cinema e gli audiovisivi.

Non di meno si sono sviluppate progettualità innovative nell’ambito del disagio e dell’inclusione sociale, cogliendo le istanze dettate dalle trasformazioni più significative legate al territorio.
Esiste nei fatti un sistema formativo dello spettacolo, che trova ricchezza nella sua diversità e complessità, attualmente non riconosciuto e valorizzato.
Tale analisi vuole altresì portare ad avviare una più ampia riflessione che investa anche i beni e le industrie culturali.
Alla luce di quanto sopra esposto, la scrivente e gli altri enti che sottoscrivono questo documento ritengono utile e necessario realizzare, in tempi brevi, un incontro pubblico sull’evoluzione e sul futuro della formazione dello Spettacolo nella nostra regione. A tale incontro sono invitati a partecipare le imprese del settore, gli enti e le scuole di formazione, l’Università, le parti sociali, i rappresentanti delle Provincie e la Regione Emilia-Romagna nelle figure degli Assessori competenti.

Fondazione ATER Formazione, Modena
Agis Unione regionale dell’Emilia-Romagna
Arena del Sole – Nuova Scena – Teatro Stabile di Bologna
Arrivano dal Mare! – Centro Teatro di Figura, Cervia
ATER Associazione Teatrale Emilia-Romagna, Modena
ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione, Modena
Fondazione Arturo Toscanini, Parma
Fondazione Nazionale della Danza, Reggio Emilia
Fondazione Teatro Due – Teatro Stabile di Parma
Fondazione Teatro Comunale di Bologna
La Baracca – Testoni Ragazzi – Teatro Stabile d’Innovazione, Bologna
Legacoop Bologna
Santarcangelo 2009-2011 – Festival Internazionale del Teatro in Piazza
Scuola di Teatro di Bologna Alessandra Galante Garrone
Scuola dell’Opera Italiana, Bologna
Teatro dell’Argine – ITC Teatro, San Lazzaro
Teatro del Pratello, Bologna
Teatro Giocovita –Teatro Stabile di Innovazione, Piacenza
br> Bologna, gennaio 2010

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2010-02-09T00:00:00




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