BP2011 MATERIALI 15.000 spettatori in un appartamento

L'esperienza del Teatro dell'IRAA The Secret Room

Pubblicato il 22/02/2011 / di / ateatro n. #BP2011 , 132

Tutto è cominciato molto tempo fa. Quando ci siamo accorti che certi avvenimenti, certe cose ritornano, ritornano ostinatamente sebbene li abbiamo messi alla porta.
Fu circa undici anni fa, quando, dopo aver lavorato in grandi strutture teatrali, Roberta ed io decidemmo che era il momento di mettere più vita nel teatro e più teatro nella vita. Per fare questo abbiamo iniziato a lavorare sulla cronaca orale delle nostre vite. “Sono un’ attrice e recito me stessa” dice Roberta. Quella che viene messa in discussione è la tradizionale separazione tra attore e personaggio. E’ un invito a riconsiderare i limiti tradizionali tra performance e realtà, tra arte e vita, finzione e autobiografia. Una delle prime scelte è quella della necessità di utilizzare spazi non teatrali: i luoghi, le case e gli hotel in giro per il mondo in cui inizieremo vorticosamente a spostarci. Le case sono per noi non delle scenografie ma trappole per la realtà. Nel nostro lavoro l’esistenza quotidiana e quella del teatro condividono gli stessi ritmi.
Tutto questo modifica profondamente il nostro rapporto col pubblico e la normale gestione economica della compagnia.
Il pubblico da un lato diventa complice, non più spettatore ma ospite, dall’altro è necessario limitarne il numero (sia per il tipo di esperienza proposta che per la capacità fisica dei luoghi usati).
S’inizia cosi con The Secret Room, uno spettacolo per dieci spettatori/ospiti a sera nella nostra casa di Melbourne. Questo spettacolo ad oggi ha superato le 1500 repliche ed è stato visto da più di 15000 persone. Un lavoro artigianale che per le sue caratteristiche può essere replicato un numero impressionante di volte.
Dopo una settimana dalla prima rappresentazione The Secret Room sarà prenotato per tutto l’anno. Attraverso la sua trasmissione in rete più di 300000 persone ed operatori che non avevano avuto modo di vederlo dal vivo potranno seguire il progetto. In questi anni il costo dei biglietti varia da 25 a 150 euro. L’Australia Council dichiara l’IRAA Theatre compagnia guida (per tre anni) per l’innovazione e ci aiuta a mostrare il lavoro ai giornali internazionali e ai direttori di festival. The Secret Room e i successivi spettacoli della compagnia vengono invitati in alcuni dei maggiori festival internazionali intorno al mondo. (Usa, Francia, Austria, Australia, Messico, Giappone Svezia etc)
I vantaggi economici della scelta risultano per noi evidenti:
Questo tipo di progetto da alla compagnia un assoluta indipendenza. In qualsiasi momento noi possiamo decidere con molta flessibilità e senza sforzi di presentare il nostro lavoro. Il lavoro è scritto e prodotto in inglese ma è replicabile in quattro lingue e questo ci da la possibilità di presentarlo proficuamente quasi dovunque.
A fronte di costi di produzione molto bassi il solo incasso del pubblico fa si che lo spettacolo sia autonomo da finanziamenti esterni. Questo aspetto non è stato finora quasi mai affrontato perché lo spettacolo, dato anche il buon rapporto costi/ricavi è stato sempre presentato con i cachet dei Festival invitanti.
Inoltre è già dal 1998 che l’IRAA utilizza la rete e ora i social network per tagliare i costi di marketing e pubblicità.
Da due anni abbiamo organizzato tre case (Melbourne, Roma, Vercelli) dove il lavoro della compagnia può essere presentato essenzialmente agli operatori che intendono poi invitare gli spettacoli all’interno delle loro organizzazioni.
Tutto questo ha creato quel percorso virtuoso che ci ha permesso scelte sempre più radicali e comunque un’assoluta libertà nel modo di affrontare e trattare le cose che a noi interessano.

www.iraatheatre.com.au

Renato_Cuocolo

2011-12-02T00:00:00




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