BP2012 Scritture Nasce il Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea

Con il Documento del Centro Nazionale Drammaturgia Italiana Contemporanea

Pubblicato il 17/02/2012 / di / ateatro n. #BP2012 , 138

Con il mio intervento alle Buone Pratiche 2012 desidero portare a conoscenza la nascita di un ‘ iniziativa che non ha precedenti in Italia: la costituzione del Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea.
Tale iniziativa ha preso vita al Teatro Valle nelle prime settimane dell’occupazione e si è concretizzata nel gennaio del 2012 a Roma, dove i miei colleghi ed io, con la presidenza di Maria Letizia Compatangelo abbiamo deciso quanto è riportato di seguito.
Questa pratica è buona perché colma un vuoto nella situazione teatrale italiana, che ha sempre privilegiato il ruolo del regista e dell’attore e vuole portare ad una dignità professionale la negletta figura dell’autore, che in altre realtà, vale a dire, in tutto il resto del mondo, è parte integrante del processo culturale che dalla carta finisce sulla scena e che non ha altrove le nostre problematiche economiche perché esiste un travaso fra teatro, cinema televisione e radio. La figura dell’autore è, altrove, protetta veramente e non solo in teoria come d anoi, e questo assicura anche garanzia di qualità per lavori che non siano solo teatrali.
Si rivolge a chi lavora in teatro quale scrittore di copioni, e quindi artigiano della penna o del computer, ed alle istituzioni, che comprendano come solo il teatro contemporaneo possa parlare ai contemporanei, richiamando nelle sale teatrali un pubblico che sia come quello cinematografico.
Poiché il Centro non è solo circoscritto a Roma, io parlerò brevemente di quanto si può fare a Genova, con gli autori liguri, dopo aver letto e commentato il Documento che riporto, sintetizzato, qui allegato
Passerò poi la parola a Roberto Traverso che illustrerà come già si sono attivati gli autori milanesi.
——————————————————————

Documento del Centro Nazionale Drammaturgia Italiana Contemporanea

La scrittura teatrale è una professione altamente specializzata, un “mestiere” che esige un lungo tirocinio in palcoscenico, che parte dall’artigianato per attingere all’arte, che si nutre di esperienza ed intuizione, d’ispirazione e pratica.
Per queste ragioni deve essere una professione rispettata perché è il motore primo di ogni
accadimento teatrale e deve poter offrire a chi la “esercita” la possibilità di vivere del proprio lavoro. In Italia occorre invertire una tendenza malata che sta museificando il nostro teatro e che fa perdere ogni aggancio con la realtà che si vive, con la contemporaneità e con la nostra identità nazionale.
Questo semplice principio, che ha riscontro in tutto il mondo, non trova però ospitalità nel nostro Paese. Per raggiungere questo obiettivo, gli autori italiani si sono riconosciuti in una comunità che ha deciso di costituirsi CENTRO NAZIONALE DRAMMATURGIA ITALIANA CONTEMPORANEA.
Lo scopo principale del CENTRO è quello di occupare un vuoto istituzionale e culturale per sconfiggere l’apatia e l’indifferenza del sistema teatrale e riportare l’autore e il testo al centro dell’attenzione creativa.
Quella del CENTRO non sarà un’azione a favore di una categoria ma piuttosto una pratica
di rinnovamento del devastato panorama culturale italiano, all’indomani di molteplici mutilazioni subite dal teatro nazionale, dall’IDI (1998) all’Eti (2011).
Il CENTRO prenderà la forma di una rete capillare e mirerà ad instaurare rapporti con tutte le figure professionali del teatro, con le compagnie, con gli Stabili e con le istituzioni al fine di portare l’attenzione della pratica teatrale sulla narrazione del presente.
Il CENTRO ha già instaurato una proficua collaborazione con l’AGIS Lazio, con l’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma, al fine di creare una rete di spazi nei quali organizzare interventi, manifestazioni e azioni teatrali, occuparsi della formazione di giovani autori e diffondere la cultura teatrale nelle scuole. Un’altra importante sinergia è stata messa in atto con il Teatro Quirinetta che ha espresso la volontà di collaborare a stretto contatto con il CENTRO, aprendo le proprie porte agli autori e fornendo loro una sede provvisoria.
Il CENTRO, però, non sarà, e non vuole essere, un organismo “romano”, ma una struttura
“federale” con rappresentanze in tutte le Regioni. A questo proposito sono già in essere intese avanzate con gli autori pugliesi, toscani, liguri, veneti, campani e lombardi, che stanno a loro volta contattando gli enti e le istituzioni locali corrispondenti.
Lo spirito del CENTRO è assolutamente inclusivo anche nei confronti di tutte le associazioni già esistenti. Hanno già dichiarato il loro sostegno al progetto alcune importanti realtà come:
DRAMMA.IT (La casa virtuale della drammaturgia contemporanea), ASSTEATRO (Associazione Sindacale Autori di Teatro), SIAD (Società Italiana Autori Drammatici), SNS (Sindacato Nazionale Scrittori – Cgil), ANART (Associazione Nazionale Autori Radiotelevisivi e teatrali), Teatro delle Donne, OUTIS.
I 120 autori aderenti hanno chiamato a raccolta tutti gli autori italiani non ancora iscritti a partecipare alla stesura dello statuto definitivo e dare il loro contributo alla fase costituente del CENTRO.

In concreto? Si stanno formando commissioni e gruppi di lavoro riguardo ai seguenti punti:
Costituzione di nuovi percorsi formativi.
Regole per la facilitazione degli accessi al lavoro.
Un modo nuovo di formare e informare il pubblico.
Una nuova classe di manager teatrali.
Un’innovativa attività di promozione.
La presenza degli autori italiani sul mercato nazionale, europeo e internazionale a pari dignità con i colleghi stranieri.
Il futuro Centro dovrà essere il motore per il raggiungimento degli obiettivi sopra elencati sul modello di quanto accade in Francia, Germania, Inghilterra, avrà funzioni di promozione e di servizio in Italia e all’estero, di monitoraggio e coordinamento delle attività teatrali riguardanti gli autori italiani e di base per scambi con drammaturghi stranieri.
(Punti da me sintetizzati che possono esserlo ancora di più nella lettura commento)
1) CATALOGO
Il Centro darà vita ad un archivio “vivo” in grado di interagire con teatri ed enti di produzione, proiettato verso il futuro come vetrina on line di promozione degli autori, e custode della memoria, con la creazione di un repertorio attraverso:
– la raccolta cartacea e digitale di tutti i testi degli autori.
– la raccolta delle informazioni sulla carriera dei singoli autori.
– rapporti con le case editrici che hanno pubblicato gli autori per realizzare una biblioteca di testi
– la raccolta delle informazioni sugli usi differenti dal teatro e trasformazioni dei testi (cinema, tv,radio, ecc.)
Si prevede una collaborazione stretta con DRAMMA.IT e con Marcello Isidori.
2) PROMOZIONE IN ITALIA
Il Centro intratterrà relazioni fisse con i teatri e le compagnie italiane al fine di promuovere e incentivare la messa in scena di spettacoli tratti dai testi in Catalogo o al fine di realizzare opere nuove, su indicazione del possibile committente.
Compito del Centro sarà anche quello di agire affinché i Teatri Stabili regionali si dotino di
commissioni di lettura permanenti, finalizzate alla scelta di novità italiane da allestire ogni anno, non in coda ma in apertura di stagione, inaugurandola con la produzione di un testo di autore italiano vivente.
3) TRADUZIONI E PROMOZIONE ALL’ESTERO
Per le traduzioni di testi italiani si attiveranno rapporti con i Centri di traduzione esistenti in Italia (v. il centro di «Sipario») e, in un rapporto di reciprocità, con i Centri esistenti all’estero e con gli agenti letterari italiani.
4) SERVIZI AGLI AUTORI
Il Centro Nazionale di Drammaturgia deve poter anche diventare una CASA DELLO SCRITTORE, un luogo dove gli autori possano incontrarsi, riunirsi, organizzare iniziative, ma anche avere spazi dove leggere, studiare, scrivere e provare i propri testi.
5) RAPPORTI CON LE ISTITUZIONI
Il Centro dovrà mantenere rapporti con Ministero ed Enti locali al fine di progettare interventi sul territorio. Scritture drammaturgiche su progetti particolari di interesse nazionale o locale. (un esempio poteva essere quello sui 150 anni dell’Unità d’Italia).
Promuoverà la figura professionale del DRAMATURG presso i Teatri d’interesse pubblico.
Dovrà avere rapporti continuativi con la Siae e con il Ministero mirando alla introduzione di una piccola percentuale della tassa sul pubblico dominio per finanziare e sostenere la nuova creatività con pubblicazioni, premi, borse di studio all’estero.
Il Centro intratterrà rapporti con Sindacati e Associazioni degli autori, non solo teatrali ma anche letterari, cinematografici e radiotelevisivi, per trovare forme di collaborazione in difesa del ruolo dell’autore nella società italiana in merito ai diritti di welfare, fiscalità, ecc.
6) LEGISLAZIONE
Il Centro farà un’azione costante al fine di attuare gli impegni ai quali gli Stabili oggi sono, in teoria, obbligati.
Farà in modo di ottenere che nel decreto ministeriale annuale e nelle eventuali disposizioni
regionali sia inserita – e sempre reiterata, in attesa della legge quadro sul teatro – una norma che preveda la messa in scena del repertorio italiano contemporaneo nella misura del 30% delle produzioni di ogni organismo produttivo .
Il Centro fornirà protezione legale all’autore nei rapporti con teatri e compagnie e si occuperà di studiare un contratto collettivo per gli autori drammatici (come stanno cercando di fare gli scrittori televisivi).
7) FORMAZIONE
Il Centro si occuperà anche di formazione di giovani autori drammatici attraverso stage, seminari e incontri tenuti dagli autori più anziani, cercando anche di collaborare con le scuole di teatro esistenti.
8) FORMAZIONE DEL PUBBLICO
Il Centro incentiverà una rete formativa del pubblico per far passare il concetto fondamentale che la drammaturgia contemporanea debba avere pari dignità con quella classica.
Il Centro si batterà affinché venga inserito lo studio del teatro e dello spettacolo come materia curriculare nelle scuole secondarie statali e anche nelle scuole dipendenti dalle Regioni e creerà corsi di drammaturgia e scrittura scenica in collaborazione con i Dipartimenti di Scienze dello Spettacolo delle Università italiane.

Patrizia_Monaco

2012-02-17T00:00:00




Tag: BPdrammaturgia (6), BPmovimento (8), drammaturgia (37), drammaturgiaitaliana (12)


Scrivi un commento