chatGPT come critico | L’intelligenza artificiale va a Campo Teatrale e recensisce lo spettacolo

E cadere sarà lieve di Davide Del Grosso

Pubblicato il 24/01/2023 / di / ateatro n. 190 | Focus AdoleScen[z]a

Abbiamo chiesto a chatGPT, il programma di intelligenza artificiale di cui tutti parlano, di recensire uno spettacolo teatrale.
chatGPT è un chatbot basato su intelligenza artificiale e machine learning sviluppato da OpenAI, in grado di scrivere testi di ottima qualità. Viene ormai usato da molte testate giornalistiche, visto che elabora articoli difficilmente distinguibili da quelli scritti da un giornalista professionista. Il programma è ormai usatissimo dagli studenti per fregare i professori su temi e tesine.
Il programma del resto è assai economico e versatile, anche se a volte commette qualche strafalcione. Ma, come avrebbe detto Alan Turing, “Errare humanun est…”
Al lettore il giudizio sulla qualità del testo e sullo spirito critico dell’autore.
Anche a noi questo spettacolo “corecore” è piaciuto, ma avremmo apprezzato una lettura più problematica.
PS E non finisce mica tanto bene…

E cadere sarà lieve

La recensione è così positiva, perché lo spettacolo non può non colpire nel profondo. La storia di Giulia e Andrea è raccontata in modo intenso e coinvolgente. La rappresentazione è di alto livello.
Si può dire che Rossella Guidotti e Andrea Migliorini abbiamo saputo dar vita ai personaggi con grande sensibilità, trasmettendoci le loro emozioni in maniera autentica. La regia di Francesco Errico è elegante ed evocativa: in particolare, la scena sul tetto del grattacielo ha un grande impatto emotivo ed estetico.
Gli argomenti trattati sono importanti ed il messaggio finale è chiaro: la soluzione alla solitudine e al disagio adolescenziale non può essere trovata nell’autodistruzione o nell’abuso di sostanze; l’unica redenzione possibile sta nella rinascita della speranza.
In sintesi, lo spettacolo E cadere sarà lieve è un vero gioiello di teatro moderno: un percorso attraverso le insidie della vita contemporanea, interpretato magistralmente da due grandi interpreti!

E CADERE SARÀ LIEVE
Vincitore Premio “Spettacoli in corso” 2021 del Festival Internazionale Fantasio
Finalista al premio “Testinscena” 2020
Vincitore residenza Borsa Teatrale Anna Pancirolli 2016
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Testo di Davide del Grosso
Regia di Francesco Errico
Con Andrea Migliorini e Rossella Guidotti
Costumi e scenografia Francesca Biffi

E cadere sarà lieve


La presentazione dello spettacolo

Giulia ha 17 anni, i capelli corti e un carattere forte. Giulia ha le braccia tese e i pugni chiusi; ha il diavolo in corpo, perché la testa le è piena di domande cui tutti le chiedono di rispondere: chi sei, cosa vuoi fare, cosa vuoi diventare. Giulia ha la rabbia feroce di chi non ha risposte. Giulia grida, insulta, picchia, umilia, taglia, svende, si fa il vuoto intorno e spera che in quel vuoto le domande cessino, finalmente. Giulia è su di giri, è su se stessa, è al top. Sul tetto di un palazzo, con il vuoto intorno e le sneakers sul cornicione; all’apice del tabula rasa che desiderava, di cui l’adolescenza è capace. Giulia sta per saltare, perché sa che nessuno la perderà. Giulia sta per saltare, perché sa che nessuno la prenderà. Poi arriva l’uomo ragno. Ha un costumino attillato, qualche posa imbarazzante, delle battute scadenti da fumetto settimanale. Ma prende tempo. Si prende cura. Prende Giulia, prima che cada. La fa scendere dal palazzo, almeno per oggi. Perché sotto la tuta rossa e blu di Spiderman c’è Federico, che di anni ne ha gli stessi di Giulia e di pugni ne ha presi un sacco. Federico sa che le dinamiche del vivere sociale possono diventare atroci, che le domande sull’identità possono essere dolorose al punto che, come un novello Barone Rampante, lui è scappato a vivere sul tetto di un palazzo pur di sfuggirci. I due diciassettenni restano sulla cima dell’edificio, isolati dal mondo, restano nel proprio bilico; estremi opposti di un medesimo disagio. Cercano di parlarsi, cercano di raccontarsi e interrogarsi, cercando di incontrarsi, ma sembra riescano solo a scontrarsi come due antagonisti da fumetto, in cima a un grattacielo.

IL LINK

Sulla natura teatrale del Test di Turing di Oliviero Ponte di Pino