A convegno la rete dei festival partecipati per le giovani generazioni

Coming Up Next a Cortona nell'ambito di Kilowatt Festival il 23 luglio 2023

Pubblicato il 20/07/2023 / di / ateatro n. 193 | TourFest 2023

Audience development, partecipazione, co-progettazione
Sono sempre più numerose in Italia le esperienze di formazione del pubblico, che mettono lo spettatore al centro di vari progetti di coinvolgimento, volti allo sviluppo di platee consapevoli oltre che al loro infoltimento numerico.
Sono temi che Ateatro ha affrontato e continua ad affrontare con vari progetti, come Il manifesto dei diritti e dei doveri degli spettatori.
In particolare alle nuove generazioni di spettatori e spettatrici sono stati rivolti percorsi di partecipazione con un duplice obiettivo: aprire ai più giovani le porte del sistema dello spettacolo dal vivo con finalità civiche e professionali; nutrire il “fare teatro” di nuovi sguardi. La formazione di nuovo pubblico, dunque, si fa veicolo di accessibilità e opportunità concrete.
Il 23 luglio 2023, dalle 10:30 alle 17:00, si svolgerà nell’ambito del Kilowatt Festival il convegno Coming Up Next organizzato dalla rete nazionale Risonanze. Sarà un’occasione di discussione e analisi dei fenomeni collegati alla formazione del nuovo pubblico.

Le presenze
Insieme agli oltre 20 promotori della rete nazionale Risonanze, parteciperanno all’incontro tra gli altri Giuseppe Antelmo (Casa dello spettatore), Massimo Betti Merlin (Concentrica), Andrea Cerri (Gli Scarti), Guido Di Palma (Università di Roma La Sapienza), Maddalena Giovannelli (Università della Svizzera Italiana di Lugano), Alex Giuzio (Altre Velocità), Nicola Laieta (Trerrote APS), Lucia Medri (Teatro e Critica), Andrea Paolucci (Teatro dell’Argine), Francesco Perrone (In-Box), Oliviero Ponte di Pino (Ateatro / Trovafestival), Maria Chiara Provenzano (Palchetti Laterali).
Il gruppo di giovani spettatori di Risonanze Next Generation animerà l’evento proponendo tematiche di rilevante interesse generazionale: quesito di partenza sarà il ruolo che le pratiche teatrali partecipate possono ricoprire nella costruzione di una comunità più inclusiva, capace di attenuare l’ansia sociale che soffoca le nuove generazioni.
A moderare la giornata sarà Ornella Rosato (Theatron 2.0). Il gruppo Next Generation è stato coordinato da Sara Carmagnola di Ecate Cultura e da Valeria Tacchi.

Risonanze Network
Risonanze Network raccoglie un insieme di realtà teatrali, disseminate su tutto il territorio nazionale, che hanno individuato nella tutela e valorizzazione delle nuove generazioni di spettatori e artisti del teatro contemporaneo il fulcro della propria attività. Attualmente aderiscono a Risonanze oltre 20 soggetti di plurima identità: festival di teatro e danza, imprese di produzione, teatri, centri di residenza che, pur mantenendo la singolarità della propria vision, condividono la stessa direzione progettuale mettendo a disposizione le proprie competenze, i propri spazi e il proprio know how, in un’azione di reciproco sostegno i cui primi beneficiari sono i giovani spettatori e artisti.

Risonanze Next Generation è un progetto del tutto innovativo nel panorama teatrale nazionale, che porta un’intera generazione di spettatori di età compresa tra i 20 e i 35 anni, a stimolare l’innesco progettuale di inedite pratiche culturali declinate sui propri territori di appartenenza, favorendone il rafforzamento e l’interlocuzione con enti e strutture pubbliche di riferimento.

Maggiori informazioni su Risonanze

Coming Up Next | Il programma

10:30 – Introduzione e accoglienza. Presentazione Risonanze Network
11:00 – Intervento a cura dei ragazzi e delle ragazze di Risonanze Next Generation

11:30 – Blocco 1
Dall’audience development alla “Partecipazione”. L’approccio partecipativo come esperienza di cittadinanza attiva

Dall’avvio del programma “Europa Creativa” in poi, l’audience development è diventato per le organizzazioni culturali un obiettivo da perseguire per contrastare la fragilità dei settori culturali e per diffondere la cultura digitale.
Lo studio dell’audience ha avuto un ruolo importante nei media studies, fino a quando termini come “audience development” e “audience engagement”, sono stati soppiantati dal concetto di “partecipazione”: una parola, questa, con connotazioni politiche e civiche più profonde in cui il pubblico, dunque l’individuo, diventa l’origine e non l’oggetto dell’azione.
Connettendo le competenze individuali e rafforzando il capitale sociale, culturale e creativo del territorio, l’approccio partecipativo diventa esercizio di cittadinanza attiva.

> Introduzione a cura di Ornella Rosato
> Intervento di Oliviero Ponte Di Pino
> Confronto tra tutti i presenti, moderato da Ornella Rosato
> Intervento sul tema dei ragazzi e dalle ragazze di Next Generation

13:00 pausa pranzo

14:00 – Blocco 2
L’intelligenza collettiva del pubblico nelle pratiche di progettazione/creazione artistica

Le organizzazioni culturali devono oggi sempre più confrontarsi con il tema della loro rilevanza sociale, dedicando risorse economiche e intellettive al potenziale educativo che deriva da logiche di progettazione partecipative. La partecipazione implica un riconoscimento dell’audience come interlocuzione attiva, intelligente e protagonista che viene consultata e coinvolta nell’ideazione e nella progettazione dell’offerta culturale. Le realtà culturali che assecondano e coltivano l’intelligenza collettiva del pubblico apportano beneficio ai territori e, contestualmente, in un’ottica di scambio, attingono a un grande potenziale creativo ed espressivo.
È il caso delle Direzioni artistiche partecipate che, più che volgere verso un incremento del pubblico, diventano un mezzo di coinvolgimento diretto nella vita cittadina e metodo di osservazione, conoscenza e ascolto dei pubblici attuali e potenziali dell’offerta culturale dal vivo.

> Introduzione a cura di Ornella Rosato
> Intervento di Lucia Medri
> Confronto tra tutti i presenti, moderato da Ornella Rosato
> Intervento sul tema dei ragazzi e dalle ragazze di Next Generation

15:30 – Blocco 3
Teatro e istruzione: dalla scuola all’Università, se l’incontro con il teatro non è più incidentale

Che tipo di presenza ha assunto il teatro nella società odierna? E qual è, oggi, la sua funzione in relazione a questa stessa società?
Se queste domande vengono trasposte sulla questione dell’avvicinamento delle nuove generazioni al teatro, il binomio teatro-scuola fa immediatamente capolino.
La funzione sociale, politica del teatro è indiscutibile, così come la sua natura di strumento pedagogico in grado di incidere sulla crescita della persona nella sua interezza cognitiva e civica. Valorizzarne la presenza nelle scuole e nelle università significa invertire la tendenza all’incontro incidentale, offrendo ai giovani la possibilità di incontrare il teatro e di usufruirne in quanto, appunto, strumento.

> Introduzione a cura di Ornella Rosato
> Intervento di Guido di Palma
> Confronto tra tutti i presenti, moderato da Ornella Rosato

Intervento conclusivo e resoconto critico della giornata a cura di Maddalena Giovannelli




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