Focus AdoleScen[z]a | L’avant-programme della giornata del 2 dicembre 2023

Al Teatro Fontana di Milano dalle 10.00 alle 17.00

Pubblicato il 08/11/2023 / di / ateatro n. 190 | Focus AdoleScen[z]a

in collaborazione con

presenta

Le Buone Pratiche del Teatro

Focus AdoleScen[z]a

Una giornata di testimonianze riflessioni dialogo
sul teatro per/con gli adolescenti
raccontati dai ragazzi e dalle ragazze che ne sono protagonisti

2 dicembre 2023, ore 10.00-17.00

Teatro Fontana

via Boltraffio 21, Milano (M3 e M5 Zara)

info: segreteria@ateatro.org

Il progetto

 

I ragazzi e le ragazze oggi sembrano rappresentare soprattutto un problema: vengono troppo spesso descritti come fragili, autodistruttivi, violenti, “sdraiati”… In realtà gli adolescenti sono una ricchezza, una miniera di energie e di immaginazione.
In tutta Italia sono attive decine di realtà che hanno realizzato e stanno realizzando interessanti progetti e pratiche teatrali per/con i ragazzi e le ragazze. Sono progetti in genere poco visibili, appartati, realizzati spesso in piccoli borghi o nelle periferie. Richiedono a chi le realizza tempi lunghi e grande dedizione. Vengono poco riconosciuti (e sostenuti) dalle istituzioni. In un momento come quello che stiamo vivendo, segnato da incertezze e ansie per il futuro, riteniamo che queste attività abbiano un enorme valore, perché rendono i ragazzi e le ragazze protagonisti: per questo saranno loro a raccontarli.
Per far meglio conoscere e apprezzare queste realtà a famiglie, educatori, amministratori e operatori culturali, l’Associazione Teatrale Ateatro organizza una sessione speciale delle Buone Pratiche del Teatro dedicata al Focus AdoleScen[z]a, il 2 dicembre 2023, dalle ore 10.00 alle ore 17.00, al Teatro Fontana (via Boltraffio 21, Milano – M3 e M5 Zara).
Il progetto ha l’obiettivo di far conoscere e diffondere le “buone pratiche” del settore attraverso vari canali (su internet e sui media tradizionali). Conclude una ricerca iniziata nella primavera del 2022 con un gruppo di lavoro coordinato da Ateatro al quale hanno partecipato decine di operatori da tutta Italia, si avvale della mappatura di Mario Bianchi nel volume Il teatro ragazzi in Italia (Franco Angeli, 2022) e delle risposte alla call lanciata da ateatro.it.
Nel corso della giornata, verrà presentato l’ampio dossier pubblicato sul sito ateatro.it che raccoglie alcune tra le esperienze italiane più interessanti e innovative. Esperti e studiosi (psicologi, sociologi, amministratori, formatori) ci aiuteranno a focalizzare lo sguardo sull’adolescenza, non solo e non tanto sui suoi problemi, ma prima di tutto sulla ricchezza e sulla creatività del mondo giovanile. Al centro della giornata saranno soprattutto i ragazzi e le ragazze che racconteranno le esperienze di cui sono stati protagonisti: laboratori di teatro, danza, drammaturgia e critica, spettacoli, performance e direzioni partecipate, ma anche esperienze che affrontano temi come la guerra, la bellezza, i sentimenti e la sessualità, il bullismo, l’accessibilità, la sostenibilità sociale e ambientale…
La giornata del 2 dicembre 2023 sarà l’occasione per raccontare questa galassia di esperienze mettendola a confronto con uno sguardo esterno attento e consapevole.

Ingresso libero su prenotazione a segreteria@ateatro.org

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Il link

Il dossier Focus AdoleScen[z]a, con la mappatura di decine di esperienze di teatro per/con gli adolescenti.

Che cosa succederà al Teatro Fontana il 2 dicembre 2023

E i sociologi dicevano che la società borghese non esisteva più e che era stata sostituita da una nuova forma di società che si poteva chiamare adolescenziale e dicevano che si trattava della testimonianza di una frattura radicale nell’evoluzione della società occidentale e che valeva la pena di pensarci su.
(Patrik Ouředník, Europeana. Breve storia del XX secolo, traduzione di Elena Paul, :duepunti edizioni, Palermo, 2005)

Nel corso della giornata del 2 dicembre 2023 gli interventi dei ragazzi e delle ragazze si alterneranno a quelle degli esperti e degli studiosi, componendo un piccolo dizionario di parole chiave.
Oltre a Elisa Rota (Cooperativa Alchemilla) e Nicolas Cerruti (Associazione Etre), che illustreranno il Progetto Laivin di Fondazione Cariplo, e a Mario Bianchi (Eolo Ragazzi), hanno finora assicurato la loro partecipazione:

I ragazzi e le ragazze con gli ombrelli di Pioverà bellezza (Assessorato Istruzione del Comune di Bergamo, con le compagnie teatrali bergamasche Erbamil, La Pulce, Pandemonium Teatro, Teatro Caverna, Teatro del Vento, Teatro Prova e Teatro dell’Argine, San Lazzaro di Savena) | bellezza
Gli abitanti della Casa Mondo (La Corte Ospitale, Rubiera, Babilonia Teatri, Oppeano, e Rete Patric, Asti) | casa
I danzatori e le danzatrici di Creature selvagge (Oriente Occidente, Rovereto) | corpo
Gli spettatori di Fila Q (Teatro Comunale, Follonica) | critica
I ragazzi e le ragazze che partecipano ai laboratori di Isola di Confine (Marsciano, PG) | comunità
Franco Del Corno (psicologo e psicoterapeuta) | generazioni
Roberto Rampi | genitore
Gherardo Colombo (ex magistrato) | giustizia
Il coro dei Persiani (I Sacchi di Sabbia, Pisa, e Teatro Oscar, Milano) | guerra
La protagonista di From Syria: Is This a Child? (Tieffe Teatro Menotti, Milano e Bottega degli Apocrifi, Manfredonia) | incontro
I giovani cittadini e cittadine di L’Italia è relativa (Guinea Pigs, Milano) | identità
Ugo Morelli (psicologo) | indifferenza
I camminatori di Step By Step (Assessorato alla Cultura di Bergamo e di Brescia, Hg80 e La via delle Sorelle per Capitale Italiana della Cultura Bergamo Brescia 2023) e della Teen Academy (Progetto ForesTeen di Segni d’Infanzia, Mantova) | insieme
Gli allievi e le allieve della non scuola di Milano (Olinda, Milano, e Teatro delle Albe, Ravenna) | non scuola
Barbara Catalani (Assessore alla Cultura, Comune di Follonica) | politica
Le direttrici e i direttori artistici del festival Up To You (Bergamo) | responsabilità
Ludovico Arte (dirigente scolastico, Firenze) | scuola
I protagonisti e le protagoniste di Comizi d’amore (Kepler 452, Bologna) | sentimenti
Laura Pigozzi (psicanalista) | solitudine

Il gruppo di lavoro

Seguendo il metodo adottato abitualmente dall’Associazione Culturale Ateatro, è stato costituito un gruppo di lavoro al quale hanno preso oltre 50 operatori del settore da tutta Italia, a cui hanno dato il loro contributo, tra gli altri:

Giulia Alonzo (TrovaFestival), Valerio Apice (Isola di Confine), Mario Bianchi (Eolo-Ragazzi), Micaela Casalboni (Teatro dell’Argine), Patrizia Coletta (Fondazione Toscana Spettacolo), Mario Ferrari (Pandemonium Teatro), Mimma Gallina (Ateatro), Michele Losi (Campsirago), Luca Mazzone (Teatro Libero), Matteo Negrin (Fondazione Piemonte dal Vivo), Mariagrazia Panigada (Teatro Donizetti), Andrea Paolucci (Teatro dell’Argine), Alessandra Rossi Ghiglione (Social Community Theatre Center-Università di Torino), Emanuela Rea (ATCL), Maria Rauzi (Teatro Telaio), Laura Redaelli (Teatro delle Albe), Dario Villa (Teatro Periferico).
Segreteria: Leonardo Mozzato (Ateatro).
Coordinamento: Giulia Innocenti Malini (Università di Pavia) e Oliviero Ponte di Pino (Ateatro).

La call per le Buone Pratiche

Senza voler escludere altre esperienze e senza definire rigidamente la fascia d’età (ma indicativamente 13-22 anni), abbiamo chiesto alle realtà attive nel settore di inviarci una breve scheda (2000 battute circa) che descriva il progetto (destinatari, modalità di lavoro, obiettivi e risultati) e alcune immagini per documentare l’iniziativa sul sito ateatro.it, in particolare riguardo a:
# spettacoli destinati agli adolescenti per le tematiche che affrontano e/o per i linguaggi utilizzati;
# laboratori, workshop, corsi di teatro e performing arts rivolti agli adolescenti;
# percorsi di avvicinamento allo spettacolo e alla scrittura critica per giovani spettatrici e spettatori;
# esperienze partecipative che abbiamo coinvolto gruppi di giovani a livello artistico, curatoriale/progettuale, organizzativo.
Particolarmente interessanti le esperienze che prestano particolare attenzione ai temi della coesione sociale, dell’accessibilità, della sostenibilità.

L’Associazione Culturale Ateatro

Da oltre vent’anni Ateatro è un riferimento per chiunque voglia comprendere e informarsi attorno alle pratiche culturali. A partire dall’interesse e dall’osservazione dello spettacolo dal vivo, Ateatro produce dibattito, progetti e approfondimento. Offre, per lo più gratuitamente, un’ampia gamma di informazioni e strumenti sia al pubblico sia agli operatori
L’Associazione Culturale Ateatro ETS, attiva dal 2012, cura il sito ateatro.it, online dal 2001, e Le Buone Pratiche del Teatro, organizza incontri, convegni, ricerche, offre consulenze, produce podcast e video. Collabora da tempo con amministrazioni pubbliche, teatri, circuiti, compagnie, festival, associazioni, università, istituti di ricerca, ponendosi al centro di una rete diffusa in tutta Italia. Svolge inoltre attività di formazione. La sua attività è documentata, oltre che dal sito, dalla collana Lo spettacolo dal vivo. Per una cultura dell’innovazione, curata da Mimma Gallina e Oliviero Ponte di Pino per Franco Angeli.
Il direttivo dell’Associazione Culturale Ateatro ETS è attualmente composto da Patrizia Cuoco, Mimma Gallina (vicepresidente), Luca Mazzone, Oliviero Ponte di Pino (presidente), Giulio Stumpo (tesoriere). Nel 2021 è stato tra i soggetti finanziati dal FUS, nell’ambito del settore “Promozione”, e alcuni suoi progetti sono sostenuti da Fondazione Cariplo.

Le Buone Pratiche del Teatro

Le Buone Pratiche del Teatro, a cura di Mimma Gallina e Oliviero Pone di Pino, rappresentano ormai un appuntamento periodico di rilevanza nazionale per gli operatori dello spettacolo e seguono dal 2004 l’evoluzione dello scenario e promuovere l’innovazione sul piano progettuale, organizzativo e della comunicazione, svolgendo la funzione di Osservatorio permanente dello Spettacolo dal vivo. Hanno stimolato la discussione su un largo spettro di temi, come la funzione del teatro, le politiche culturali, il lavoro, le trasformazioni degli spazi della cultura e dei modi di produzione, il rapporto tra cinema e teatro, l’impatto del digitale, il teatro sociale e di comunità, la riqualificazione territoriale a base culturale, il sistema dei festival.
I primi dieci anni del progetto sono illustrati nel volume di Mimma Gallina e Oliviero Ponte di Pino, Le Buone Pratiche del Teatro, FrancoAngeli, 2014, nella collana Lo spettacolo dal vivo. Altri volumi della stessa collana documentano il lavoro delle successive edizioni delle Buone Pratiche.

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