TourFest2024 | Due palloncini rossi, una scala e un dito che diventa un cavallo

Diario di bordo dalla Macchina dei Sogni | 31.05.24

Pubblicato il 03/06/2024 / di / ateatro n. 197 | TourFest 2024

Il giardino del Piccolo Teatro Patafisico, un agrumeto di arance amare e mandarini in uno degli edifici della Real Casa dei Matti di via La Loggia, accoglie il primo appuntamento della giornata, Ginette et son monde, visionario e poetico spettacolo di teatro d’oggetti e clown. Il clown in scena è l’artista circense e performer belga Céline Brynart, che ha ideato lo spettacolo e lo ha prodotto e diretto insieme a Michèle Kramers della compagnia di Sassari Theatre en Vol. Céline/Ginette allestisce la scena con un tappeto e un set di valige che contengono gli oggetti che a mano a mano serviranno alla costruzione di una storia muta e minimalista che ha per interlocutori un paio di palloncini rossi e il filo che li unisce e li allontana, una scala, tre persone scelte a caso nel pubblico. Lo spettacolo evoca una fisicità e una meccanicità alla Buster Keaton, e del cinema muto in generale. Mano a mano che procede, Céline/Ginette si trasforma esasperando o ingentilendo la spigolosità del corpo e dei movimenti. Appassionato il pubblico, per metà composto dalle studentesse del liceo coreutico di Palermo Regina Margherita. E magnifico il giardino in cui tutto accade, cinto da mura basse e silenzioso a eccezione del cinguettio di uccellini occasionali.
Nel pomeriggio il festival si sposta al Teatro Atlante, in via della Vetreria, a pochi passi da piazza Magione, con il primo di due spettacoli della compagnia Girovago e Rondella (il secondo è in programma il 1° giugno alle 11 sempre al Teatro Atlante). Antipodi è un’appassionante spettacolo per bambini e adulti di teatro d’ombre e burattini da tavolo. Gli attori in scena (bravissimi) sono tre dei numerosi membri della Girovago e Rondella Family Theater, compagnia fondata nel 1987 da Marco Grignani e Federica Lacomba e di cui oggi fanno parte anche i tre figli Rugiada, Timoteo e Tommaso, insieme ai fratelli argentini Facundo e Santiago Moreno. Nello spettacolo vengono usati voce, musica, ombre e altre figure per trasportare il pubblico in paesi, atmosfere e universi altri, dalla Spagna e dal Sud America all’Europa dell’Est ma anche a una dimensione altra e un po’ magica in cui basta una minuscola testa infilata in un dito per creare un cavallo e fare in modo che nella sala in quel dito in movimento tutti vedano un cavallo.

La Macchina dei Sogni prosegue sabato 1 giugno, alle 11 al Teatro Atlante con Manoviva della Compagnia Girovago e Rondella e alle 17 al Piccolo Teatro Patafisico con Trecce rosse del Teatro del Drago.

La direzione artistica del festival è di Mimmo Cuticchio, l’organizzazione è di Elisa Puleo. Il gruppo di lavoro è composto da Santa Buttaci, Vittorio Caldovino, Giacomo Cuticchio, Nadia Daddi, Marcello D’Agostino, Heidi Mancino, Tania Giordano, Giuseppe Graffeo. Il diario di bordo è di Tiziana Lo Porto. Le foto di scena sono di Alessandro D’Amico.
L’installazione Animali, mostri e creature fantastiche nell’Arca dei pupi è visitabile fino domenica 2 giugno dalle 9.30 alle 13.00. La Macchina dei Sogni continua fino a domenica 2 giugno, l’ingresso agli spettacoli costa 3 euro ed è consigliata la prenotazione (tel. 091.323400). Il programma è consultabile sul sito figlidartecuticchio.com




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