Un gestionale per compagnie teatrali

Un progetto di freeware da costruire insieme

Pubblicato il 28/10/2004 / di / ateatro n. #BP2004 , 074

Vi racconto il progetto che sto realizzando, lasciando a voi il compito di valutare se si possa definire “buona pratica” nell’accezione che volete dare a tale iniziativa.
La mia esperienza di curioso osservatore di uffici teatrali, che da attore quale sono mi capita di frequentare, mi dice che le cosiddette “nuove tecnologie” comunemente presenti nel tipico ufficio della tipica compagnia teatrale vengono usate in modo – come dire? – “primitivo”, un po’ “naif”. E’ normale prassi avere un computer per fare dell’elaborazione testi, usare la posta elettronica; i più audaci lo utilizzano anche per il fax e per qualche progetto di grafica… e poi svariati fogli excel in cui tenere dati contabilità eccetera.
La mia idea – in corso d’opera – è quella di realizzare un software gestionale per la compagnia teatrale. Un software gestionale, o più semplicemente detto, un “gestionale”, è un database pensato per fornire al suo utlilizzatore un’interfaccia chiara e unica all’inserimento, ricerca, modifica dei dati che deve trattare in funzione delle attività che nel suo specifico ambito egli si trova a realizzare.
Nello specifico, il teatrante potrebbe avere un unico programma in cui depositare:

– l’archivio dei contatti, con indirizzi numeri di telefono eccetera
– l’archivio dei dipendenti della compagnia, con dati anagrafici, enpals, contratti ecc.
– l’archivio delle produzioni della compagnia, con l’elenco degli attori e tecnici che ne prendono parte, i costi fissi per replica, ecc.
– l’archivio delle ospitalità
– l’archivio delle repliche in cartellone, con riferimenti al contatto che la organizza, riferimento alla produzione richiesta, le spese affrontate ecc.
– i movimenti di cassa, con il dettaglio dei conti che vanno a muovere all’interno di un “piano dei conti” appositamente scritto per l’attività di una compagnia teatrale;
– le fatture e i relativi movimenti di pagamento
– eccetera.

Il gestionale deve permettere anche di incrociare i dati e creare dei report quali:

– elenco degli email di tutti i contatti presenti in una determinata regione;
– elenco delle repliche di una determinata produzione replicata negli scorsi anni in una regione;
– bilancio economico totale e parziale riferito ad esempio alla singola produzione o al determinato periodo;
– numero di borderò;
– foglio compensi del singolo artista;
– elenco delle repliche in programma con upload automatico sul sito web della compagnia;
– eccetera.

Questo progetto è in realtà in fase avanzata di sviluppo. Nelle mie intenzioni, deve essere:

– multipiattaforma (gira sia su windows che su mac);
– gratuito;
– open source: il codice è a disposizione per chiunque voglia modificarlo per le sue necessità;
– sviluppato in linguaggio Filemaker

Quello che chiedo a chi possa essere interessato alla cosa è di aiutare lo sviluppo di un progetto che finora (da un anno e mezzo a questa parte) si sta basando solo sulle mie forze, ma che al punto in cui sono arrivato difficilmente può proseguire senza un aiuto esterno; le necessità pratiche in questo momento sono:
– programmatori (o meglio, teatranti-programmatori o programmatori-teatranti) che continuino lo sviluppo;
– esperti in contabilità teatrale che verifichino la bontà dell’impostazione che ho dato al progetto;
– beta-tester: ovvero uffici che con tutti i rischi che si corrono ad utilizzare un programma non ancora sperimentato ed esente da errori, si mettano ad usarlo per segnalare problemi intercorsi;
– una “task-force” di assistenza che possa supportare gli utilizzatori del programma – ad esempio tramite un forum, una mailinglist;
– una somma attorno ai 600 euro per acquistare le licenze del programma “Filemaker developer” che permette di sviluppare e distribuire il gestionale legalmente.

Il mio lavoro è l’attore (anche se la mia mamma tanto avrebbe voluto che facessi il programmatore, ma questa è un’altra storia), da fine ottobre comincerò a girare come una trottola in lungo e in largo e tempo da dedicare al progetto ne avrò poco, anche se viaggiando mi sarebbe facile incontrare chi ne fosse interessato per fare quattro chiacchiere. Per questo, sarebbe utile “unire le forze” per dare un nuovo impulso alla cosa ora.

Michele_Cremaschi

2004-10-10T00:00:00




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