Il sostegno alle attività teatrali milanesi attraverso convenzioni

Una Buona Pratica nella gestione del denaro pubblico

Pubblicato il 29/01/2005 / di / ateatro n. 080

Quella che si vuole portare all’’attenzione come buona pratica è un percorso che l’’Amministrazione Comunale di Milano ha iniziato circa 15 anni fa con alcuni teatri milanesi e che, nel tempo, si è sempre maggiormente definito fino a creare un vero e proprio Sistema dei teatri Milanesi, che non ci risulta abbia analogie in altre città.
Il Sistema dei Teatri Milanesi è costituito –- non formalmente ovviamente – dall’’insieme degli organismi teatrali che operano a Milano ciascuno con ruolo e riconoscimento diverso.
Oltre al Piccolo Teatro, il teatro stabile pubblico sostenuto principalmente dal Comune di Milano sulla base della legislazione vigente, il Comune di Milano ha stabilito di convenzionarsi con 13 organismi (9 teatri di produzione e 4 compagnie).
L’origine delle convenzioni teatrali a Milano è lontana, nel corso degli anni è stata sempre frutto di confronto e dibattito fra l’’Amministrazione e gli operatori. Le convenzioni oltre ad essere un riconoscimento stabile dell’attività di alcune realtà cittadine, che sono aumentate dalle 6 iniziali alle attuali 13, richiedono anche ai teatri lo svolgimento di un ruolo sociale e culturale per la città attraverso diverse formule quali le riduzioni sui prezzi dei biglietti per particolari fasce di cittadini o altre attività declinate nelle diverse convenzioni.
Nel 2000 c’è stata un’ evoluzione della formula delle convenzioni che ha preparato il terreno a quella, ancora più approfondita, attualmente in corso. Infatti nel 2000 si sono divise le convenzioni per durata: triennale per gli organismi che avessero alcuni requisiti di particolare storicità e solidità economico-amministrativa e annuale per gli altri, dei 12 organismi convenzionati allora 4 ebbero convenzioni triennali e 8 annuali; e perla prima volta sono stati introdotti alcuni parametri di valutazione economico-gestionale dell’’attività degli organismi teatrali che dava diritto -– in rapporto ai risultati conseguiti -– ad un premio dal 5% al 15% oltre alla cifra di contributo stabilita dalla convenzione.
Arriviamo ora alle attuali convenzioni in vigore nel triennio 2002-2005, che sono il risultato di una ulteriore evoluzione delle convenzioni precedenti:

– l’’Amministrazione Comunale intende sostenere e definire maggiormente il “sistema teatrale milanese” che è visto come modello anche da altre città. Il rinnovo delle convenzioni teatrali persegue una linea politica che privilegia l’indirizzo delle risorse a sostegno del consolidamento del rapporto pubblico-privato con le realtà che operano sul territorio, rispetto alla promozione diretta di iniziative culturali.
– Il “sistema teatrale milanese” prevede – a fianco ed oltre al Piccolo Teatro – una rete di 13 teatri convenzionati (1 in più rispetto al precedente triennio). All’interno di questa rete i teatri convenzionati triennalmente passano dai 4 precedenti a 9. Questo a maggior garanzia della solidità dell’intero sistema.
– Il nuovo sistema convenzionale tende a definire con maggior trasparenza le motivazioni attraverso le quali l’Amministrazione concede i contributi agli organismi teatrali. In particolare le linee guida sono state sia di riconoscere la storicità del ruolo e della rilevanza dei teatri milanesi, sia di riconoscere e valorizzare quelle imprese che stanno crescendo rispetto al passato.
– Un punto di forza è stata la scelta dell’Amministrazione di concertare e condividere l’intero percorso, che ha portato alle presenti convenzioni, con i teatri stessi rappresentati dall’Agis Lombarda.
– L’intervento del Comune è teso a garantire la prosecuzione del servizio culturale e sociale che i teatri cittadini svolgono e a promuovere tutte le innovazioni ed i miglioramenti gestionali e artistici che vanno a vantaggio della cittadinanza
– I teatri si impegnano: a dare due spettacoli gratuiti ciascuno che l’Amministrazione offre a quella parte di cittadinanza più disagiata, reperita attraverso i centri gestiti dai servizi sociali; a riconoscere particolari riduzioni sui biglietti ai cittadini giovani e anziani; a collaborare ai programmi di informazione e promozione turistica messi in atto dall’Amministrazione.
– Da un’analisi recentemente condotta fra le principali città italiane, risulta che il Comune di Milano è in controtendenza rispetto alle altre città, nella scelta di non ridurre i fondi destinati alle attività culturali stabili. Va inoltre dato atto che altre città stanno guardando, con interesse, il sistema teatrale milanese.

OSSERVAZIONI E NOVITA’ DELLE CONVENZIONI

Requisiti
– Per la prima volta sono stati individuati requisiti minimi d’accesso alle convenzioni, i requisiti sono stati definiti sulla base da quanto richiesto dal Ministero dei Beni e Attività Culturali per accedere ai contributi statali.
– I requisiti sono stati differenziati fra organismi teatrali con sede e compagnie teatrali (organismi di produzione senza sede teatrale)
– Sono variati e precisati, rispetto alle precedenti convenzioni, i requisiti di accesso alla triennalità. I requisiti sono stati stabiliti affinché i teatri convenzionati dimostrino una solidità economica e gestionale tale da dare garanzie di continuità e buona gestione artistica ed economica.

Obblighi degli organismi convenzionati
– Apporre il logo Comune di Milano – Teatro Convenzionato su tutto il materiale promozionale
– Dare due spettacoli gratuiti ciascuno che consentono all’Amministrazione di programmare una rassegna MilanoAteatro che quest’anno prevedrà 28 spettacoli (26 dai teatri convenzionati + 2 del Piccolo Teatro) gratuiti da offrire alla cittadinanza
– Applicare riduzioni particolari ai giovani ed agli anziani

Composizione del contributo
Il nuovo riparto dei finanziamenti del sistema teatrale milanese è stato pensato prevedendo che il budget complessivo venga suddiviso in due tranche: la prima costituita da una percentuale del contributo medio ricevuto nell’ultimo triennio, al fine di riconoscere il valore della storicità dell’attività artistica e culturale dei vari organismi; la seconda tranche, invece, vuole prendere atto del profilo attuale di ogni singolo teatro, vuole misurare la sua qualità artistico-gestionale di oggi, contestualmente alla misurazione degli altri organismi teatrali del sistema
. Questa, a nostro parere, è la vera novità di questo sistema convenzionale che ha richiesto agli organismi teatrali di essere valutati sulla base di risultati oggettivi ma variabili, avendo la consapevolezza della possibilità di vedere eventualmente ridotto il proprio contributo finale , qualora non fossero raggiunti certi risultati, o di vedere aumentato il proprio contributo, in particolare per coloro che, per minor storicità di convenzione , godevano di contributi inferiori alla loro reale attività.
Il diverso approccio comporta quindi che lo stanziamento venga finalizzato per una parte del contributo in una quota fissa ed una parte del contributo in una quota variabile legata alla valutazione di un’apposita commissione, sulla base di una griglia costituita da fattori ed indicatori che misurano i risultati delle performance attuali dei teatri.
La griglia è stata elaborata in base ad una collaborazione con l’Università degli Studi Bocconi che ha definito i fattori ed i rispettivi “pesi”.

Griglie per la valutazione
La griglia è composta da 4 Fattori che hanno pesi diversi:

– Qualità artistica (valore 20/100),
– Qualità percepita dai cittadini/fruitori (valore 20/100),
– Qualità degli impatti e indotti sul territorio (valore 10/100)
– Qualità gestionale (valore 50/100).

Ogni fattore ha degli indicatori di riferimento e degli standard ad uso della Commissione che valuterà i dati forniti dai teatri convenzionati. Sulla base di questa valutazione verrà dato un punteggio finale che consentirà di stabilire l’entità della seconda tranche del contributo.
La griglia è uno strumento di chiarezza e trasparenza nella valutazione dell’entità del contributo, ma è anche – e soprattutto – uno strumento che consente la valutazione dell’attività presente dei teatri riconoscendo a ciascuno quanto effettivamente ha realizzato nel corso dell’anno.
Infine le risorse, per il triennio 2003-2005 il Comune di Milano ha stanziato euro 1.299.000 all’’anno da distribuire, così come indicato precedentemente, fra i 13 organismi teatrali convenzionati.

Gennaio 2005

Lory_Dall’Ombra_(Responsabile_Servizio_Spettacolo_Comune_di_Milano)

2005-01-29T00:00:00




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