Eppur si muove (qualcosa…)

L'editoriale di ateatro 68

Pubblicato il 03/04/2005 / di / ateatro n. 068

Noi ci lamentiamo sempre. Che il nostro teatro sta andando a rotoli, che il sistema è bloccato, che i soldi pubblici per la cultura sono pochi e vengono spesi male, che ci dibattiamo in un intrico scandaloso di conflitti d’interessi e clientele e censure…
Esagerati.
Perché qualcosa di bello – e spesso di molto bello e interessante – continua a succedere, magari lontano dalle ribalte dei grandi teatri.
E allora proviamo a trovarlo e a raccontarne un pezzetto, se ci riusciamo, in questo ateatro 68.
Questa volta Anna Maria Monteverdi è andata a parlare con Simona Gonella, che con Roberta Biagiarelli ha realizzato due spettacoli su Srebrenica e Cernobyl (anzi, quello su Cernobyl debutta proprio in questi giorni). E poi ha visto l’’anteprima del lavoro che i Teatri del Vento (approfittando della collaborazione di Magdalena Pietruska e Roger Rolin dell’’Institutet for Scenkonst) hanno dedicato a Pier Paolo Pasolini (un altro spettacolo che debutta in questi giorni).
Fernando Marchiori ha invece recensito la Giulietta degli spiriti felliniana di Valter Malosti e della neo-diva sexy Michela Cescon (a proposito, se volete vederla prima della cura dimagrante impostale da Matteo Garrone, provate a curiosare nel primo «Autoritratto dell’’attore da giovane», che forse le ha portato un po’’ di fortuna….).
E poi notizie & altro (anche qualche lamentela, va da sé, e l’’annuncio di una importante giornata di studio il 20 maggio prossimo a Roma).
A sproposito, tra poco inizia la nuova edizione di Subway-Letteratura, che quest’anno si allarga a Napoli e Roma e poi chissà… (Trovate qualche info in questo ateatro: perciò diffondete…).

Redazione_ateatro

2005-04-03T00:00:00




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