Le età e le maschere della vita nella poesia esplosiva e delicata del Teatro dei Gordi

Visite con la regia di Riccardo Pippa al Teatro Franco Parenti

Pubblicato il 27/03/2022 / di / ateatro n. 182

Un letto matrimoniale, uno specchio, un tappeto e dei vestiti su un appendiabiti. Un luogo intimo, di una casa semplice, sicuramente abitata da una coppia ordinaria. Invece proprio in quella stanza accade lo straordinario e a regalarcelo è il Teatro dei Gordi con Visite e in scena al Teatro Franco Parenti dal 9 al 13 marzo 2022.
Ancor prima che riusciamo ad accorgercene, quella camera da letto sobria ed essenziale – e nemmeno troppo grande – diventa lo sfondo delle esistenze dei sei personaggi. Amore, amicizia, maternità, tradimenti, vecchiaia, morte. Tra feste, scherzi, amoreggiamenti, ripercorriamo le stagioni della vita dei protagonisti. E rimaniamo inermi – come accade anche nella nostra quotidianità – davanti al passare del tempo. Un tempo scandito dalle visite delle persone care. Visite che in gioventù sono un’esplosione di balli frenetici e risate, per poi diventare in vecchiaia culla di ricordi e nostalgia.

Foto di Laila Pozzo

Ispirandosi al mito di Filemone e Bauci di Ovidio, Visite indaga la metamorfosi come segno del tempo. E’ la prima tappa del progetto inserito all’interno de La grande età, rassegna multidisciplinare valorizzata dalla partnership con la Fondazione Ravasi Garzanti che ha l’obiettivo di mettere in luce l’energia creativa che contraddistingue tutte le stagioni della vita.
Dopo Sulla morte senza esagerare e Pandora, Teatro dei Gordi, con le drammaturgie di Giulia Colla e le regie di Riccardo Pippa continua la sua ricerca su una forma teatrale che si basa sul gesto e sui corpi, confezionando uno spettacolo che abbandona il testo esaltando la potenza della mimica, della danza e della musica. I sei attori, Cecilia Campani, Giovanni Longhin, Andrea Panigatti, Sandro Pivotti, Maria Vittoria Scarlattei e Matteo Vitanza,si affidano al movimento dei loro corpi: energici, dinamici e danzanti nella giovinezza, stanchi e lenti della vecchiaia. E, come in altri lavori del teatro dei Gordi, un ruolo fondamentale lo hanno le bellissime maschere di cartapesta di Ilaria Ariemme, che si possono ammirare da vicino al termine dello spettacolo, su invito della Compagnia. Espressive, reali, testimoni tangibili del tempo che scorre inesorabilmente.
Il tempo muta e trasforma i corpi dei personaggi, ma non il loro legame di amicizia. Lo dimostra l’ultima visita, quella più commovente. Quando la donna ormai anziana va a trovare l’amica in una casa di riposo e le porta un dono, simbolo prezioso di una vita trascorsa l’una al fianco dell’altra che niente e nessuno può cancellare, nemmeno l’incessante trascorrere degli anni.

Foto di Laila Pozzo

ideazione e regia Riccardo Pippa
di e con Cecilia Campani, Giovanni Longhin, Andrea Panigatti, Sandro Pivotti, Maria Vittoria Scarlattei, Matteo Vitanza
dramaturg Giulia Tollis
maschere e costumi Ilaria Ariemme
scenografia Anna Maddalena Cingi
disegno luci Paolo Casati
cura del suono Luca De Marinis
tecnico audio-luci Alice Colla
assistente alla regia Daniele Cavone Felicioni
organizzatrice Camilla Galloni
produzione Teatro Franco Parenti e Teatro dei Gordi




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