Romeo Castellucci (in prova all’Opéra Garnier di Parigi con Il primo omicidio) è il teatrante italiano più noto sulla scena internazionale. Che vi piaccia o no.

Aldo, Giovanni e Giacomo con la loro Scuola di polizia cambieranno l’atteggiamento delle forze dell’ordine nei confronti dei cittadini.

Armando Punzo da decenni passa (volontariamente) gran parte del suo tempo nel carere di Volterra e conosce sia i problemi della giustizia sia quelli del carcere.

Fabrizio Gifuni in L’ingegner Gadda va alla guerra ha raccontato la guerra e la sconfitta di Caporetto con le parole di Carlo Emilio Gadda.

Qualunque sovrintendente di Fondazione Lirico-Sinfonica italiana è abituato a gestire un bilancio complesso, con finanziamenti insufficienti e un passivo esorbitante.

Stefano Massini, autore di Lehman Trilogy, sa tutto dell’economia e della finanza mondiali. Se ne sono accorti anche a New York.

Paola Berselli da decenni con il Teatro della Ariette coltiva il grano sull’Appennino bolognese e prepara tagliatelle (o couscous) con Stefano Pasquini per il loro “teatro da mangiare”.

Alessandro Fabrizi, direttore della Festa di Teatro Eco Logico di Stromboli, dove si fa spettacolo senza energia elettrica (senza amplificazione, senza impianto luci, solo voci, corpi e – se serve – torce).

Margherita Palli ha costruito le scene impossibili di molti spettacoli impossibili di Luca Ronconi. Vuoi che non sappia tenere in piedi due ponti?

Dai, il teatro mica è un lavoro!

Marco Martinelli (che qui conduce Eresia della felicità).
Perché la non-scuola è molto meglio della scuola!

Marco Paolini (in I-Tigi Canto per Ustica) ci ha spiegato molto meglio dei professori le dighe che crollano, gli aerei che cadono, il rugby, Galileo Galilei, Bhopal, la natura…

Beatrice Venezi: “Nel nostro Paese c’è un grande lavoro da fare sotto il profilo culturale, dell’istruzione dell’educazione musicale, per esempio, di tutta una serie di temi, soprattutto per riportare la Cultura al centro e far sì che questa venga vista dalla Politica come un asset importantissimo del nostro Paese, cosa che allo stato attuale evidente non è.”

Alberto Malanchino dopo due serie di Doc conosce il Servizio Sanitario Nazionale assai meglio di molti ex ministri…

Virginia Sommadossi, grazie all’esperienza di Centrale Fies, sta rinventando l’immagine e la comunicazione del territorio con Trentino Brand New.

Lodovica Mairè Rogati, attrice di cinema e serie tv, salita agli onori delle cronache per il “caso Richetti”: “Ho i video di molti politici, se parlo io crolla tutto”.

Nicola Borghesi (qui in Coprifuoco, ph. Michele Lapini) con Kepler 452 usa tecnologie consolidate (lo smartphone, le cuffie, i social, i video) e innovative (il piccione, la bicicletta) per raccontare il presente.

Paolo Nani da trent’anni cerca di scrivere La lettera ma non ci riesce. Un fulgido esempio per tutti gli impiegati della pubblica amministrazione.

Mimma Gallina. Sono anni che ci molesta spiegandoci che questo è il nodo fondamentale di qualsiasi riforma. Che glielo dica anche a quelli!

Saverio La Ruina con Scena Verticale e Primavera dei Teatri è riuscito a creare un progetto culturale di successo a Castrovillari.

Umberto Orsini a 88 anni è molto più vitale e curioso di tanti giovani teatranti lagnosi.

Amleta sta cercando di rompere il soffitto di cristallo che esclude le donne dai ruoli apicali. Anche nella cultura.

Antonio Viganò ha creato la prima compagnia italiana professionistica costituita in maggioranza da attori e da attrici in situazione di “disagio psichico”.

Elvira Frosini con Daniele Timpano in Acqua di colonia (foto di Laura Toro) ci ha mostrato quanto siamo colonizzati dal pensiero coloniale. A nostra insaputa.

Alessandro Garzella, qui in Animali celesti, nei suoi spettacoli interagisce con (tra gli altri) pappagalli, dromedari, pecore, lama, avvoltoi, asini, capre, cavalli, maiali…

Pino Insegno ha lanciato il comizio di chiusura di Giorgia Meloni a Roma, il 22 settembre 2022, con una appropriata citazione del Signore degli Anelli: “”Mi criticano perché ho introdotto il comizio della Meloni? Sti ca… lo fanno anche perché sono della Lazio”.