Roma: sempre meno spazi per la ricerca artistica

Centinaia di artisti, operatori, intelletttuali firmano l'appello per la Pelanda

Pubblicato il 01/03/2023 / di / ateatro n. 189

La situazione culturale di Roma è da tempo inquietante. E’ un degrado che pare inarrestabile, con la chiusura di teatri che hanno fatto la storia della città (Valle, Eliseo, per non parlare degli spazi indipendenti), con mille incertezze su altri spazi, con uno spoil system che sta toccando varie istituzioni (con il solito prevedibile riallineamento di molti intellettuali sul carro del vincitore).
A inquietare è anche l’incapacità delle istituzioni di invertire la rotta. Per un paese “normale” è inaccettabile avere una capitale culturalmente così disastrata.
In questi giorni è stato lanciato questo appello, firmato da centinaia di artisti e operatori, che volentieri rilanciamo.
La lista degli aderenti, in continuo aggiornamento, si può leggere qui.

27 febbraio 2023

Al Comune di Roma
All’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma
All’Azienda Speciale Palaexpo
Alla comunità artistica
Alla cittadinanza tutta

ROMA, UNA CITTA’ CON SEMPRE MENO SPAZI PER LA RICERCA ARTISTICA
L’INSPIEGABILE INTERRUZIONE DEL PROGETTO SULLE ARTI PERFORMATIVE ALLA PELANDA DEL MATTATOIO DI ROMA

Negli ultimi tre decenni negli spazi dell’ex Mattatoio di Testaccio a Roma – esempio di archeologia industriale fra i più importanti della Città – si sono susseguiti numerosi tentativi di attivazione a sostegno della ricerca artistica. Qui, negli spazi della Pelanda, in continuità con le attività portate avanti dai festival Short Theatre, Romaeuropa e Nuova Consonanza durante i mesi autunnali, ha preso forma, tra marzo 2019 e ottobre 2022, un centro interdisciplinare dedicato ai diversi linguaggi delle arti performative, installative e di video arte prodotto dall’Azienda Speciale Palaexpo. Un centro che, grazie a due edizioni del Master in Arti Performative, realizzato con l’Università Roma Tre e con l’Accademia di Belle Arti di Roma, a un programma di residenze di ricerca e produzione dal titolo “Prender-si cura”, a laboratori gratuiti per bambinз e adulti, a tre edizioni del festival estivo “re-creatures”, a mostre e a installazioni ambientali, ha rappresentato un modello di integrazione fra formazione, ricerca e produzione artistica e di ideazione di diversi formati di presentazione e coinvolgimento del pubblico.

Attorno alla Pelanda in questi anni si è costituita una comunità di persone formata da artistз, spettatorз, studiosз, studentз e bambinз che ha contribuito a rendere questo luogo uno dei più fertili, della Città e del Paese, per il contemporaneo.
In soli tre anni e mezzo di attività, infatti, la progettazione portata avanti alla Pelanda, grazie all’attivazione di ben quarantacinque residenze, ha permesso di produrre opere che ora circuitano in tutta Italia e all’estero; ha portato in scena spettacoli e performance mai presentati a Roma in precedenza; ha alimentato una formazione continua, diffusa e inter-generazionale, che ha permesso di ampliare, progressivamente e continuativamente, il bacino di utenza degli spazi e la ricaduta positiva sulla Città.
Il progetto è stato capace di mettere in dialogo la scena locale con importanti realtà nazionali e internazionali della performance, in una cruciale logica di ecologia produttiva, tessendo collaborazioni, alleanze e co-produzioni, con istituzioni della Città – come l’Accademia di Belle Arti, l’Università Roma Tre, il Museo Macro, il Festival Short Theatre, la Quadriennale, il Teatro di Roma, il Goethe Institut Roma, l’Istituto Svizzero, l’Accademia Tedesca Villa Massimo, l’Accademia di Francia, l’Istituto Lituano di Cultura -, nazionali – come la Triennale di Milano, il Museo MAMbo di Bologna, Centrale Fies di Dro, Santarcangelo Festival, Biennale Gherdëina, OGR di Torino, Festival Lo Schermo dell’Arte Firenze -, internazionali come il Kunstenfestival des Arts di Bruxelles.

Oggi con preoccupazione rileviamo che questa progettualità si è bruscamente e inspiegabilmente arrestata, privando la Città e la comunità artistica di un prezioso spazio dedicato alla sperimentazione e alla creazione artistica e culturale interdisciplinare.
L’ingiustificata interruzione del progetto sulle arti performative della Pelanda, che si affianca a una grave situazione di incertezza di altri spazi, come quelli del Teatro di Roma e in particolare del Teatro India, lascia un vuoto e contribuisce ad alimentare la visione di Roma come di una città incapace di mettere a sistema iniziative di produzione e formazione culturale avanzata e interdisciplinare, luoghi di residenza dedicati alla ricerca artistica contemporanea, una città incapace di rispondere alle esigenze delle comunità che la abitano – comunità che nell’ambito dell’arte contemporanea sono sempre più numerose, trasversali e appassionate.

Così come per molti altri luoghi della cultura di Roma, ad oggi non è stata annunciata alcuna nuova progettualità e programmazione per gli spazi della Pelanda.
Dove finisce l’eredità di questo percorso? Secondo quali logiche vengono interrotte operazioni di radicale rinnovamento culturale e di valorizzazione degli spazi, delle risorse umane e degli investimenti economici invece di creare continuità nella produzione artistica di qualità? Quali saranno gli spazi dedicati alla formazione, al lavoro e alla ricerca artistica e performativa?
In questa preoccupante situazione di stallo, qual è la politica culturale che la Città vuole portare avanti? Chiediamo risposte urgenti, articolate e credibili a queste domande, nell’auspicio che da esse si generi un confronto costruttivo.
Per sottoscrivere questa lettera invia la tua adesione alla mail letteramattatoio@gmail.com
indicando nome, cognome e eventuale professione e/o struttura di riferimento.

 

Hanno firmato finora:

Sara Leghissa, artista
Marina Donatone, coreografa
Valentina Furian, artista
Jacopo Benassi, artista
Gianmaria Borzillo, artista
Gabriele Rendina Cattani, artista
Alessandro Sciarroni, artista
Emanuele Coccia, filosofo
Azzurra D’agostino, poeta e drammaturga
Francesca Pionati, artista – VEGA
Tommaso Arnaldi, video artista, art director
Matteo Meschiari, professore associato
Annamaria Ajmone, danzatrice-coreografa
Giacomo-Maria Salerno, ricercatore, Università La Sapienza di Roma
Simone Bertuzzi, artista, Invernomuto
Simone Trabucchi, artista, Invernomuto
Alex Serrano, direttore artistico, Agrupación Señor Serrano
Pau Palacios, direttore artistico, Agrupación Señor Serrano
Francesca Grilli, artista
Roberto Fassone, artista
Daniel Blanga Gubbay, co-direttore Kunstenfestivaldesarts Bruxelles
Ula Sickle, coreografa
Valerio Sirna, artista e ricercatorə
XING, Bologna
Ilenia Caleo, performer, ricercatrice, attivista
Silvia Calderoni, artista, performer
Ra Di Martino, artista
Mauro Remiddi, musicista
Annalisa Macagnino, artista
Silvia Rollo, digital designer
Playgirls from Caracas, djs & producers
Matteo Nucci, scrittore
Giovanni Attili, professore associato in Tecnica e Pianificazione urbanistica, Università La Sapienza
Chiara Guidi, attrice, drammaturga, regista, co-fondatrice della compagnia teatrale SOCIETAS di Cesena
MP5, visual artist
Beatrice Baruffini, attrice, direzione artistica Insolito Festival
Sarah Gainsforth, scrittrice
Sarah Silvagni, formatrice
Chiara Bersani, artista
Silvia Rampelli, habillé d’eau
Giuseppe Vincent Giampino, coreograf
Giulia Crispiani, artista, editor c/o Nero Editions
Benni Bosetto, artista
Cristina Kristal Rizzo, artista
F. De Isabella, artista
Michele Rizzo, coreografo
Tim Etchells, artist, artistic director Forced Entertainment, UK
Anouk Chambaz, video artist
INDUSTRIA INDIPENDENTE Erika Z. Galli/Martina Ruggeri
Daniela Nicolò & Enrico Casagrande, direttori artistici della compagnia teatrale Motus
Riccardo Benassi, artista
MUTA IMAGO
Leonardo Caffo, filosofo
Liliana Moro, artista visiva
Muna Mussie, artista multidisciplinare
Chiara Camoni, artista
Teresa Macrì, docente di Fenomenologia delle Arti Contemporanee, Accademia di Belle Arti di Roma
Silvia Bottiroli, curatrice
Himali Singh Soin, artist
David Soin Tappeser, artist, composer
Katerina Andreou, choreographer
Stefano Velotti, professore ordinario di Estetica, Sapienza – Università di Roma
Stefan Kaegi, founding member of Rimini Protokoll, Berlin
Eva Neklyaeva, curatrice freelance
Elena Giannotti, danzatrice/coreografa
Jacopo Jenna, artista
Aurelio Di Virgilio, performer/dance maker
Nadia Ranocchi, Zapruder filmmakersgroup
David Zamagni, Zapruder filmmakersgroup
Monaldo Moretti, Zapruder filmmakersgroup
Antonio Raia, musicista
Giorgia Ohanesian Nardin, artista
Voldemārs Johansons, artist, founder of the Visionary Culture Foundation in Riga, Latvia
Alexia Sarantopoulou, attrice/regista
Ondina Quadri, attrice
Simone Pappalardo, musicista, compositore
Dora Garcia, artist and professor at Oslo National Academy of the Arts
Loredana Lipperini, scrittrice
Myriam Laplante, docente di Performance, Accademia di Belle Arti di Roma
Sara De Simone, critica letteraria
Marco Torrice, danzatore e coreografo
Simone Aughterlony, performance artist / choreographer Imbricated Real
Jen Rosenblit, choreographer
Enrico Malatesta, musicista
Lisa Gilardino, curatrice e producer indipendente
Lady Maru, musicista
Agata Castellucci, assistente alla coreografia e danzatrice di Dewey Dell
Demetrio Castellucci, musicista di Dewey Dell
Teodora Castellucci, coreografa e danzatrice di Dewey Dell
Vito Matera, dramaturg, scenografo e light designer di Dewey Dell
Simone Alessandrini, musicista
Caden Manson, artistic director, Big Art Group NYC
Antonia Baehr, artist/choreographer
Andrea Lissoni, direttore artistico Haus der Kunst, Monaco di Baviera
Alterazioni Video, collettivo artistico
Giuseppe Armogida, filosofo e curatore MINIERA
Marco Folco, curatore musicale MINIERA
Matteo Remo Ramponi, operaio delle arti performative
Edoardo Mozzanega, artista
Chiara Boitani, produzione e assistenza artistica
Andrea Pizzalis, art director
Ilaria Mancia, curatrice, docente NABA Roma
Paola Granato, ricercatrice indipendente, dramaturg, organizzatrice
Michele Di Stefano, coreografo
Michela Murgia
Davide Giannella, curatore
Chiara Tagliaferri, scrittrice
Nicola Lagioia, scrittore
Armin Linke, fotografo e filmmaker
Mariangela Gualtieri
Cesare Ronconi
Francesca Corona, direttrice artistica del Festival d’Automne à Paris
Tomasz Kirenczuk, curatore, direzione artistica Santarcangelo Festival
Daria Deflorian, artista
Lina Lapelyte, artist, Sun & Sea/golden lion winning opera – performance
Vaiva Grainyte, artist, Sun & Sea/golden lion winning opera – performance
Rugile Barzdziukaite, artist, Sun & Sea/golden lion winning opera – performance
Antonio Tagliarini, artista
Sonia Bergamasco, attrice
Eva Fabbris, curatrice
Donatella Minuto, responsabile narrativa straniera, Mondadori
Maya Sansa, attrice
Concita De Gregorio
Gilberto Santini, direttore AMAT
Lucia Pietroiusti, curatrice, strategic consultant and founder, General Ecology, Serpentine Galleries
Maria Luisa Frisa
Mimmo Calopresti, regista
Annalisa Camilli, giornalista
Leonardo Bigazzi, curatore Fondazione In Between Art Film e Lo schermo dell’arte
Matthieu Goeury, general director Les Halles de Schaerbeek – Brussels
Barbara Boninsegna, direzione artistica Centrale Fies
Dino Sommadossi, direttore generale Centrale Fies
Virginia Sommadossi, creative director Centrale Fies
Gioia Dal Molin, head curator, Istituto Svizzero
Roberta Torre, regista
Teresa Carnevale, presidente Fondazione Morra
Claudia Castellucci, societas Cesena
Romeo Castellucci, regista
Gaia Furrer, direttrice, artistica giornate degli autori Venezia
Marc Streit, founder/artistic director zürich moves! Festival
Caterina Serra, scrittrice
Maria Giulia Guiducci, project manager, Teatro Necessario Circo – centro di produzione di circo contemporaneo
Marleen Scholten, founder and performer, Wunderbaum Company Olanda
Giorgina Pi, regista, Bluemotion
Luigi De Angelis, artista, Fanny & Alexander
Carolina Crescentini, attrice
Chiara Lagani, drammaturga e attrice, Fanny & Alexander
Marco Molduzzi, organizzatore
Marco Cavalcoli, attore
Festival Sherocco
Eva Geatti, artista
Alfredo Pirri, artista
Antonio Rovaldi, artista
Filippo Andreatta, artista, Office for a Human Theatre
Jacopo Miliani, artista
Marco D’Agostin, artista
Federica Maria Bianchi, Snaporazverein (CH), produzioni d’arte
Giovanna Silva, Humbolt Books
Giulia Pastore, light designer
Joëlle Laederach, tour manager Ula Sickle
Marcella Libonati, aiuto regista
damHusni Bey, artista
Francesco Rovaldi, Altofragile, agenzia di produzione e servizi per l’arte contemporanea, Milano
Michele Mele, Operaestate Festival Veneto – Programmazione danza
Aleksandra Jovicevic, professoressa Dipartimento di storia dell’arte e spettacolo, Università La Sapienza
Valentina Valentini, docente di performing arts e arti elettroniche e digitali, Sapienza Università di Roma
Annalisa Sacchi, professoressa in Estetica del teatro, Università Iuav di Venezia
Attilio Scarpellini, scrittore, autore radiofonico e dramaturg
Laura Gemini, professoressa di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi, Università di Urbino
Andrea D’Ammando, ricercatore, Università La Sapienza di Roma
Andrea Boitani, professore, Università Cattolica di Milano
Mino Di Martino, musicista
Marta Massarelli, marketing, Fondatrice di Saffo
Angela Vettese, coordinatrice del dottorato in Arti, Università IUAV di Venezia
Giulia Chiaramonte, attrice
Ofer Smilansky, audio visual artist
Simone Bacco, artista, Porto Simpatica
Costanza Nani, studentessa
Andrea Lo Giudice, artista, Porto Simpatica
Chiara Pagano, artista e ricercatrice
Marta Olivieri, autrice
Extragarbo, collettivo artistico
Cosimo Ferrigolo, direttore di scena per OHT / ricercatore presso Università IUAV / co-fondatore del Collettivo EXTRAGARBO
Edoardo Lazzari, curatore e ricercatore
Giulia Morucchio, producer
Beatrice Favaretto, artista visiva
Alberto Marzo, ricercatore in Studi Urbani, Università di Roma La Sapienza
Emilia Giorgi, curatrice di arti visive
Theresa Maria Schlichtherle, regista e performer
Barbara Casavecchia, curatrice, critica e docente Accademia di Brera, Milano
Lucilla Meloni, docente di Storia dell’arte contemporanea, Accademia di Belle Arti di Roma
Bianca Maria Bertolissi, PR
Arabella Natalini, storica dell’arte e curatrice
Alessandra Capezzone
Daniele Vergni, dottorando in discipline dello Spettacolo, La Sapienza
Carlo Lavagna, regista
Irene Von Dorigotti
Massimo Grimaldi, artista
Francesco Thérèse, visual artist
Lidia Decandia
Cecilia Guida, curatrice e docente
Anna Basti, lavoratrice dello spettacolo
Samuele Piazza, senior curator, OGR Torino
Valentina Lacinio, coordinatore operativo mostre, OGR Torino
Daniele Costa, artista
Simone Cammarata, attore
Anna Cestelli Guidi, storica dell’arte e curatrice
Monica Capuani, giornalista e traduttrice
Mario Donatone, musicista
Eva Johansone, culture journalist from Latvia
Simone Bonanni, designer
Damiana Leoni, external relations, Art Basel
Caterina Borelli, artist, film maker
Lorenzo Silvestri, studente
Giuliana Benassi, curatrice indipendente e docente Accadamia di Belle Arti di Roma
Carolina Italiano, storica dell’arte
Cristina Ventrucci, redattrice e consulente teatrale
Valentina Pigmei, giornalista
Camilla Romeo, producer freelance
Marta Pella, organizzazione e produzione eventi
Flavio Del Monte, direttore delle relazioni istituzionali MASSIMODECARLO
Patrizia Brusarosco, Viafarini
Giulio Verago, Viafarini
Monica Thurner, Viafarini
Salvo Lombardo, artista, curatore
Anna Luppi, docente Anatomia Artistica, coordinatrice scuola di pittura, Accademia Belle Arti di Firenze
Emanuele De Donno, Associazione VIAINDUSTRIA
Fabio Cifariello Ciardi, compositore, Edison Studio
Est Coulon, performer
Ilaria Ester Bonacossa, direttrice Museo Nazionale Arte Digitale
Manuela Pacella, critica d’arte e docente presso IED, ABA Roma, NABA e American University of Rome
Sergio Sarra, artista
Gabi Scardi, curatrice arte contemporanea
Filipa Ramos, direttrice artistica, Dipartimento di Arte Contemporanea, Porto, Portogallo
Andrea Caretto, artista
Emanuele Guidi, curatore e ricercatore, Berlino
Cristina Gerosa, direttrice editoriale, Iperborea
Francesco Lucifora, curatore indipendente, direttore del CoCA, archivio biblioteche di arti contemporanee di Modica, docente ABA CT
Flavio Favelli, artista
Anna Cremonini, direttrice artistica, Torinodanza Festival
Federica Illuminati, Talent Agent per Atelier Illuminati
Flaminia Nardone, storica dell’arte
Cecilia Canziani, curatrice e docente
Elisa Del Prete, fondatrice dell’Associazione Nosadella.due
Pamela Bianchi, professore in storia dell’arte, ENSA Paris Belleville (Parigi) e ESAD (Toulon)
Elena D’Angelo, responsabile produzione Pinacoteca Agnelli
Martina Merico, production manager ERT
Lorenza Accardo, operatrice culturale
Chiara Organtini, direzione Lavanderia a Vapore Torino
Chiara Griziotti, montatrice
Gaia Di Lorenzo, artist, founder and director of CASTRO
Roberta Zanardo, operatrice culturale
Linda Di Pietro, direttrice artistica BASE Milano
Marta Cuscunà, artista
Alessandro Tiberi, attore
Alessandra Belledi, presidente dell’Associazione Micro Macro di Parma
Daniela Angelucci, docente di Estetica, Università Roma Tre
Matteo Angius, docente e operatore culturale
Carla Chiarchiaro, gallerista, ADA Roma
Francesca Linnea Ugolini, danzatrice, mk
Agnes Questionmark, artista
Marcella Vanzo, artista e performer, Milano
Diana Albo, art director
Paola Di Bello, artista e docente di fotografia Accademia di Belle Arti di Brera, Milano
Laura Verga, maestra e attrice
Jean François Mathieu, organizzatore e distributore teatrale
Silvia Parlani, organizzatrice teatrale
Luciano Ariel Lanza, performer
Andrea Dionisi, danzatore compagnia mk
Caterina Molteni, assistente curatrice MAMbo
Valerio Mannucci e Lorenzo Gigotti, NERO Editions
Consulta degli Studenti, Accademia di Belle Arti di Roma
Matteo Binci, curatore
Fabiola Naldi, docente, critico d’arte e curatore Unibo – Ababo – Musei Civici Bologna
Pierluigi Sacco, professore di Politica Economica, Università di Chieti, Pescara
Alessio Ferri, graphic designer e art director Studio Natale
Ilaria Leoni, galleria Ermes Ermes
Carlotta Franco, architetta, DOPO? Space Milano
Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Daniele Villa, Associazione Culturale Sotterraneo
Alex Paniz, attore/performer, ex studente del Master Mappa 2022
Tony Allotta, performer/educatore, Fivizzano27
Andrea Martinucci, artista visivo
Lucrezia Calabrò Visconti, chief curator, Pinacoteca Agnelli
Stefano Catucci, professore ordinario di Estetica, Università La Sapienza di Roma
Francesco Stocchi, curatore
Silvia Costa, regista/attrice
Giulia Messia, operatrice culturale
Giorgio De Ambrogio, ricercatore
Giulia Traversi, manager, curatrice, Associazione Corpoleste CC 00#, Spazio Kor (Asti), Teatro Mercadante di Cerignola
Daniele Ninarello, artista
Sara Sguotti, artista indipendente e freelance, Performance e Danza
Laura Scarpini, danzatrice, compagnia mk
Maurizia Settembri, fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee
Fabio Quaranta, designer
Nicola Pecoraro, artista
Michele Bertolino, curatore indipendente
Carlotta Garlanda, project manager / mk company manager
DOM, artista
Angelika Burtscher e Daniele Lupo, Lungomare, Bolzano – curatrice e designer
Luca Vitone, artista
Franco D’Ippolito

 

Aggiornamento del 14 marzo 2023

Condividiamo la risposta del 14 marzo 2023 dell’Assessore alla Cultura del Comune di Roma Miguel Gotor alla lettera aperta sull’interruzione delle attività alla Pelanda.

Cari tutte e tutti,

accolgo con attenzione la vostra lettera/appello che manifesta ulteriormente la vivacità del dibattito e l’utilità di un confronto tra noi.

Considero, infatti, un segnale positivo che una comunità di persone — artisti, intellettuali, osservatori e partecipanti d’eccelIenza alla vita culturale di Roma — si trasformi in una voce collettiva in difesa dell’attività svoltasi negli anni trascorsi nell’area deII’ex Mattatoio. Non poteva esserci migliore testimonianza di quanto la nostra città sia un sistema sociale grande e stratificato, con una capacità di propulsione culturale in grado di generare senso di comunità e legami di solidarietà anche al di fuori dai circuiti ufficiali e accademici.

Provo a rispondere, quindi, con il massimo rispetto per le vostre osservazioni e critiche.

Sono consapevole che il merito principale dei progetti culturali che si sono svolti presso gli spazi del Mattatoio negli ultimi anni è stato quello di coniugare un’innegabile dimensione internazionale con l’esplorazione di linguaggi sperimentali originali e innovativi. Si è trattato di un lavoro ancora più meritevole se si considera il fatto che in parte è stato condotto in un periodo di emergenza sanitaria di una gravità inedita e anche per questo desidero ringraziare in questa sede e dopo averlo fatto di persona, tra i tanti, l’ex presidente del Palaexpo Cesare Pietroiusti e Ilaria Mancia.

Sono certo che i nuovi vertici del Palaexpo, nominati, come imposto dallo statuto, dopo le elezioni del 2021 abbiano ben chiaro che questo patrimonio culturale ereditato dai loro predecessori merita di essere preso in considerazione all’interno del percorso di elaborazione delle nuove linee dell’attività culturale che stanno definendo. A me spetta solo il compito di garantire la loro piena autonomia di lavoro e di programmazione e nella scelta di nuove figure cui affidare i progetti che stanno elaborando, a partire dalla convinzione che nessuno ha il monopolio della sperimentazione e dell’innovazione una volta e per sempre. Anzi, l’avvicendarsi di diverse personalità nella costruzione di un programma culturale è una buona base di partenza per provare a garantire risultati originali e innovativi, come è accaduto, ad esempio, durante la scorsa amministrazione al MACRO, dove al progetto /Uacroasi/o ideato e curato da Giorgio De Finis subentrò il Museo per l’immaginazione preventiva ideato e curato da Luca Lo Pinto.

L’attuale direzione del Palaexpo ha deciso di chiudere una parte dei progetti collegati alle arti performative come era loro diritto fare. Ciò non significa che essi non siano stati ben condotti e non abbiano ricevuto una buona accoglienza da parte della comunità nazionale e internazionale e un discreto successo di pubblico, ma è prevalsa la volontà di sperimentare strade nuove e personalità diverse con l’obiettivo e la sfida di migliorare quei pur positivi risultati conseguiti.

Nel vostro appello c’è scritto che non esiste una programmazione per gli spazi della Pelanda e desidero rassicurarvi in merito.

Anzitutto perché alcuni di questi progetti, da voi stessi citati nella lettera, sono stati confermati in continuità con il passato. Mi riferisco alle attività promosse da Short Theatre (settembre 2023), da Roma Europa Festival (settembre-novembre 2023) e dal Festival di Nuova consonanza (dicembre 2023). Sono state inoltre riprese le collaborazioni con ARF Festival del fumetto (maggio 2023), un’esperienza che negli anni precedenti era stata allontanata dal Mattatoio, e con Spazio Griot (giugno-luglio 2023).

A queste iniziative se ne aggiungeranno di nuove: al Mattatoio si terrà Iperfestival, un appuntamento connesso alle attività del RIF-Museo delle periferie (giugno 2023) e, a partire dalla fine del mese scorso e a più riprese durante il 2023, si articolerà la collaborazione tra l’Azienda Speciale Palaexpo e l’Accademia Drammatica Silvio D’Amico mirata alla realizzazione di alcuni progetti didattici e di spettacoli (febbraio-aprile 2023) alla Pelanda, guidati rispettivamente da Giorgio Barberio Corsetti e Antonio Latella, su cui colgo l’occasione per fornirvi ulteriori informazioni. Il primo progetto «Non è il mio cuore a perdersi, ma il mondo che lascio» è volto allo studio di tre testi di Pier Paolo Pasolini, messi in scena dagli allievi registi del Il anno: Studio su «Porcile» (allievo regista Sergio Biagi); Studio su «Histoire du soldat» (allieva regista Giulia Funiciello); Studio su «Pilade – Appunti da un’Orestiade pasoliniana» (allievo regista Mattia Spedicato). Il lavoro si concluderà con uno spettacolo itinerante aperto al pubblico pensato appositamente per gli spazi della Pelanda dal 17 al 19 marzo 2023. Il secondo progetto, che si svolgerà ad aprile, è dedicato alla messa in scena del «Male Sacro» di Massimo Binazzi, saggio del III anno di recitazione del Diploma Accademico di primo Livello, per la regia di Antonio Latella (Teatro 1), con apertura delle prove al pubblico a ingresso gratuito il 27-28 aprile 2023. Contemporaneamente nei due foyer della Pelanda, saranno in prova gli spettacoli vincitori del Premio Camilleri della scorsa edizione: «Il supermaschio», con la regia di Marco Corsucci e «Parole Morte Comunque», con la regia di Diego Parlanti, sempre sotto la guida di Latella quale tutor del progetto.

Si ribadisce, inoltre, l’obiettivo di sviluppare una visione aperta all’attivazione di residenze e alla produzione di nuove opere, anche di giovanissimi autori nell’ambito della performance e delle arti in genere, alimentando, proprio come avete scritto nella vostra lettera, e ne sono convinto anche io, una «formazione continua, diffusa e inter-generazionale, che ha permesso di ampliare, progressivamente e continuativamente, il bacino di utenza degli spazi e la ricaduta positiva sulla città».

Anche Io spazio delle mostre prevede una programmazione assai promettente. Si pensi alla rassegna «Vita Dulcis», co-curata dall’artista Francesco Vezzoli e daIl’archeoIogo Stéphane Verger, in cui arte contemporanea e cinema dialogheranno con la statuaria proveniente dal Museo Nazionale Romano. Oppure a quanto è accaduto con la mostra appena conclusa «Plinio De Martiis Roma William Klein», allestita in uno dei Padiglioni del Mattatoio, dove sono state affrontate le immagini scattate a Roma negli anni Cinquanta da due fotografi: l’acclamato Klein e De Martiis, celeberrimo gallerista romano, ma anche straordinario e poco noto fotografo che questa iniziativa ha contribuito a far conoscere al grande pubblico.

La qualità di una iniziativa, come sappiamo, non può essere misurata solo con il metro del riscontro economico e tra i principali compiti di un’amministrazione pubblica vi è quello di gettare nuovi semi affinché il terreno continui a germogliare. Anche per questa ragione credo sia opportuno da parte dell’assessorato alla cultura di Roma e dell’istituzione Azienda Speciale Palaexpo continuare a confrontarsi senza pregiudizi con i firmatari dell’appello per capire insieme quali interlocuzioni ed eventuali collaborazioni potranno essere possibili nel comune interesse della città di Roma e della sua vita culturale.

Con viva cordialità e i migliori auguri di buon lavoro.

Miguel Gotor




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