Operaestate a Bassano del Grappa | Una fucina di scambio all’insegna della qualità e della novità

Il report per TourFest 2023

Pubblicato il 25/09/2023 / di / ateatro n. 193 | TourFest 2023

Un mondo di progetti

Operaestate, arrivato quest’anno alla 43esima edizione, è un punto di riferimento nel panorama artistico italiano, riconosciuto a livello internazionale, in virtù della sua capacità di accogliere la crème de la crème nel panorama delle arti performative, mantenendo allo stesso tempo uno sguardo attento al rinnovamento dei linguaggi e alle sperimentazioni.
Il festival mette in scena spettacoli di danza, teatro, musica e arti circensi per l’intera estate, da luglio a settembre. Si realizza in prevalenza a Bassano del Grappa, ma coinvolge oltre 25 comuni e ambienti differenti, dalle malghe ai musei.
I progetti di promozione artistica e di scambio culturale sono innumerevoli, dalla collaborazione con le scuole alle residenze, dagli scambi artistici con altri continenti, alla promozione delle realtà locali. Operaestate è soprattutto una fucina di scambio culturale che attraversa le arti e gli ambienti, proponendo spettacoli di qualità altissima e dando spazio a talenti ancora nascosti.
Il pubblico che incontra questa manifestazione culturale potrà, se vuole, vederne solo la superficie. Potrà scegliere distrattamente, durante il suo soggiorno, gli spettacoli ai quali andare la sera, durante il giorno scoprire Bassano del Grappa, passeggiando sul Ponte Vecchio con un grappino in mano, godendosi la vista del fiume Brenta, abbracciato dalla città. Potrà lasciarsi incantare dalla natura che circonda il Brenta, in bici o a piedi, seguendo uno dei tanti itinerari che si aprono dalla città, come la via Alta del Tabacco, per poi raggiungere, dopo il tramonto, la biglietteria del teatro Remondini e vedere uno dei numerosi spettacoli proposti dal festival.

Circo El Grito

Chi sceglie invece di informarsi e vuole avere un quadro completo dell’impalcatura di relazioni, progetti, ricerche, che Operaestate realizza ogni anno con un ristrettto staff e numerose collaborazioni, ne rimarrà stupito. Informarsi è consigliato innanzitutto per poter scegliere ancora prima di partire, in questa lunga e variegata manifestazione, quello che interessa maggiormente: sono oltre cento gli appuntamenti nel cartellone della 43esima edizione di Operaestate Festival che, fino al 26 settembre, anima non soltanto i teatri ma anche parchi, strade e luoghi d’arte della Pedemontana Veneta.
Per avere un’idea più chiara dei numerosi eventi proposti è dunque bene affidarsi al sito www.operaestate.it. Molto facile da utilizzare, permette di visualizzare gli spettacoli inserendo dei filtri per cercare artisti o eventi specifici, oppure fare una prima selezione attraverso la ricerca di luoghi e date.

Un festival diffuso

Nucleo principale del festival è la città di Bassano del Grappa, che crea insieme alle città delle tre province coinvolte (Vicenza, Treviso e Padova) progetti inediti, spesso realizzati proprio a partire dagli scenari peculiari di ogni comune.
In programma si trovano anche numerosi spettacoli teatrali proposti nelle malghe vicine, grazie al progetto Teatro in Malga, che alla sua quarta edizione propone, nei suggestivi paesaggi dell’Altopiano, cinque tappe in altrettante malghe, alla scoperta dei luoghi, dei sapori e dalle narrazioni proposte da Zelda Teatro e Operaestate. Novità del 2023 due passeggiate coreografiche che accompagnano il pubblico a destinazione.
Ci sono tante attività collaterali come il Minifest, con molte storie destinate ai più piccoli e un Minifest International per i più piccoli che non parlano italiano. E per gli appassionati di cinema Operaestate porta il meglio della produzione dell’anno nei giardini, nelle piazze e nei luoghi storici.

Operaestate 2023: la parata di apertura

Una proposta poliedrica

Il programma è un lungo viaggio tra le arti performative – danza, teatro, musica e circo – e un viaggio alla scoperta delle realtà più sperimentali e innovative . Per approfondire i linguaggi del contemporaneo il festival propone B.Motion, un sotto-cartellone di Operaestate dedicato a linguaggi e artisti emergenti, concentrato nella seconda metà di agosto: fino al 20 agosto la danza, dal 23 al 27 il teatro e dal 30 al 2 settembre la musica.
Se l’offerta più “tradizionale” propone un ricco palinsesto nettamente diviso tra teatro, danza e musica, B.Motion si apre alla multidisciplinarietà e all’interazione dei linguaggi, nonché a una radicale internazionalità.
A Michele Melesi deve la curatela delle sezioni Danza e Teatro di B.Motion. La sezione di danza ospita artisti italiani e internazionali, prime assolute e spettacoli dal repertorio degli artisti emergenti, sperimentando sulla tradizione e proponendo temi come la libertà, l’empatia, la creazione di comunità, in una commistione di linguaggi differenti e ricerche artistiche radicali.
Tra i debutti, Mos di Ioanna Paraskevopoulou, i danzatori creano dal vivo sulla base della colonna sonora di alcune scene tratte da film e video. È stata presentata una versione accessibile per persone cieche e sorde di Between me and P, performance di Filippo Ceredi in collaborazione con il collettivo A.Di.Quà.Artist, mentre La vaga grazia di Eva Geatti ha offerto una mappa tattile che racconta lo spostamento dei performer sulla scena.

Heinali, Organa

La sezione Musica, curata da Sofia Girardi, ha presentato artisti della scena internazionale che attingono da repertori personali e tradizionali, rivisitandoli all’insegna della contemporaneità, con usi inconsueti degli strumenti, tecnologia e sonorità originali.
Oleh Shpudeiko, compositore e artista musicale ucraino, nome d’arte Heinali, ha portato per la prima volta in Italia il suo progetto musicale Organa. Kyiv Eternal (2023), l’ultimo album di Heinali, specializzato in musica elettronica e sintesi modulare, è un intimo tributo alla sua città natale sotto attacco, molto distante dalla sua pratica consolidata di rivisitare la musica medievale.
L’ultima data del B.Motion musica ha a Bassano un duo musicale di Seoul, Dal:um, che indaga le possibilità sonore dei più tradizionali strumenti a corda coreani: il gayageum e il geomungo. Cresciute entrambe con lo studio della musica tradizionale coreana, le due artiste hanno successivamente scoperto nuove possibilità dei loro strumenti, realizzando una musica perfettamente bilanciata, che incanta lo spettatore tra armonia di suoni, movimenti eleganti ed evocazioni.

Dal:um live a Bassano del Grappa

Sei propose per il prossimo millennio

Lezioni americane. Sei proposte per il prossimo millennio, il titolo del celebre saggio di Italo Calvino, è il progetto di residenza artistica 2023 di Associazione culturale BACAN e Operaestate, con la restituzione al pubblico in programma a B.Motion Musica il 2 settembre. Il progetto ha avuto una prima fase di residenza a Vicenza, sede dell’associazione BACAN, e una seconda tappa a Bassano del Grappa.
Con la direzione artistica e musicale di Dan Kinzelman, i musicisti Beatrice Miniaci, Nicola Traversa, Ludovico Franco e Nicolò Masetto hanno dato vita a una performance musicale in movimento, dagli inizi sfumati, nella quale gli spettatori hanno vagato, confusi e curiosi, alla ricerca di suoni e di impressioni. Il dialogo tra gli artisti e i giovani studenti del B.Motion Young, progetto di avvicinamento alle arti performative rivolto agli studenti delle scuole superiori, ha toccato temi come lo statuto e il fine della performance musicale.

Il ritorno di Christos Papadopoulos a Operaestate

A Michele Mele si deve anche la curatela del programma di danza del festival, che quest’anno ha ospitato grandi nomi del panorama internazionale. Spicca il capolavoro del coreografo greco Christos Papadopoulos, Larsen C, il 25 luglio al Teatro Remondini. il lavoro si inscrive nella ricerca del coreografo sui movimenti che passano inosservati. Larsen C è il nome di una gigantesca piattaforma di ghiaccio della Penisola Antartica, dalla quale, nel 2016, si è staccato un gigantesco blocco di ghiaccio, grande quanto uno stato. In una scenografia minimale, oscura, quasi sospesa, i ballerini intagliano piccole serie di movimenti ipnotici. Bagnati dalle luci di taglio, grazie ai costumi neri in eco-pelle i loro corpi compaiono e scompaiono, frammentati come i movimenti, seguendo un procedere sonoro elettronico, con minime variazioni di ritmo e intensità. Larsen C permette agli spettatori di entrare in uno stato quasi meditativo, osservando un quadro di luci in movimento che rimarranno impresse anche dopo la visione.

Christos Papadopoulos, Larsen C

Relazioni

Le numerose Relazioni – non a caso titolo del focus del festival tra il 2022-2024 – tra le arti, gli artisti e le realtà del territorio evidenziano una vocazione internazionale, multidisciplinare, inclusiva. L’importanza del tema è evidente nell’idea curatoriale della direttrice generale e artistica Rosa Scapin, articolata per tavoli di lavoro dove i diversi curatori delle sezioni hanno lavorato insieme.
Questo continuo relazionarsi con il mondo artistico, internazionale e italiano, con il territorio, e con le realtà emergenti, Operaestate nutre il costante rinnovamento del progetto: è la for za che continua ad alimentare il festival.




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