Dossier Le politiche regionali per lo spettacolo dal vivo | Sardegna

Le leggi regionali e il commento di Ateatro

Pubblicato il 23/02/2023 / di / ateatro n. 191 | Le politiche per lo spettacolo dal vivo

Il Dossier Politiche regionali per lo spettacolo dal vivo integra le analisi contenute nel volume Le politiche per lo spettacolo dal vivo tra Stato e Regioni a cura di Marina Caporale, Daniele Donati, Mimma Gallina e Fabrizio Panozzo (FrancoAngeli). Per una analisi comparata delle Leggi regionali, vedi in particolare il saggio di Mimma Gallina “Norme e politiche a confronto” (pp. 101-113).

INDICE

# La Legge 18/2006 della Regione Sardegna nell’analisi di Ateatro
a cura di Luca Mazzone

# La Legge 18/2006 della Regione Sardegna con il commento di Ateatro
Il commento, articolo per articolo, della Legge Regionale 18/2006 secondo i campi individuati per la comparazione tra le diverse leggi regionali [scarica il pdf (A3)]

# La Legge Regionale 6 dicembre 2006, n. 18
“Disciplina delle attività di spettacolo in Sardegna” [scarica il pdf]

La Legge 18/2006 della Regione Sardegna nell’analisi di Ateatro
a cura di Luca Mazzone

La Regione autonoma della Sardegna promuove le attività di spettacolo nelle sue diverse articolazioni (attività teatrali, musicali, di danza, dello spettacolo di strada e viaggiante, circense e di figura) quale fattore di espressione artistica, crescita culturale, integrazione sociale, sviluppo economico e componente significativa della civiltà e dell’identità della società sarda.
I capisaldi della legge riguardano le forme di consultazione, il processo di riconoscimento e la programmazione. È previsto un Comitato regionale con funzione consultiva (fornire pareri e formulare proposte sul Documento di programmazione e sui criteri degli interventi) composto da una variegata rappresentanza di enti e operatori dei diversi ambiti.
Il Registro Regionale degli Organismi di Spettacolo include organismi di rilevanza regionale (come i teatri stabili, i circuiti, i grandi festival), organismi di produzione e distribuzione di rilevanza territoriale, compagnie di teatro, musica e danza attivi da almeno cinque anni. La Regione sostiene l’attività di tali soggetti con l’erogazione di contributi su progetto triennale.
Il Documento di programmazione triennale infine è lo strumento principe dell’azione di indirizzo della Giunta. Redatto sulla base dei rapporti annuali dell’Osservatorio, contiene gli obiettivi, il riparto annuale delle risorse, direttive e termini per la presentazione e la valutazione dei progetti. La legge non indica quindi parametri di accesso o requisiti quantitativi – che demanda al Documento di programmazione – ma soltanto di natura qualitativa (come la rilevanza e il prestigio regionale, nazionale e internazionale).
La normativa sarda abbraccia tutti gli ambiti dello spettacolo dal vivo e contempla: la produzione, la circuitazione, la programmazione di festival e rassegne, il censimento delle strutture, la formazione del pubblico, la formazione professionale, il sostegno all’esportazione della produzione artistica contemporanea al di fuori del territorio regionale e il sostegno alle residenze multidisciplinari.
Sono demandate come competenze di Province e Comuni il sostegno e la promozione delle attività amatoriali, definite “manifestazione di operatori privati non professionisti”.
Da rilevare anche il sostegno all’acquisto, oltre che al restauro e all’adeguamento, di sedi di spettacolo (inclusa la valorizzazione del patrimonio storico e artistico).

La Legge 18/2006 della Regione Sardegna con il commento di Ateatro
Il commento, articolo per articolo, della Legge Regionale 18/2006 secondo i campi individuati per la comparazione tra le diverse leggi regionali [scarica il pdf (A3)]

La Legge Regionale 6 dicembre 2006, n. 18
“Disciplina delle attività di spettacolo in Sardegna” [scarica il pdf]

Sardegna_LR_2006_18




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