Focus AdoleScen[z]a | Tell me a Story: Michela Lucenti per Emilia-Romagna Teatro

Il "risveglio" di una piccola comunità

Pubblicato il 12/12/2023 / di / ateatro n. 190 | Focus AdoleScen[z]a

Tell me a Story è un progetto di formazione di scrittura scenica dedicato ai ragazzi tra i 14 e i 21 anni curato da Balletto Civile. L’esito della prima edizione è andato in scena a Bologna nel maggio 2022, quello della seconda edizione è stato presentato a Modena nel giugno del 2023.

Tell me a story (ph. Margherita Caprilli)

Nel corso di entrambe le edizioni, il gruppo artistico ha seminato un terreno di confronto con circa 30 giovani parte di una generazione che ha molto da raccontare: la relazione corpo-voce si è unita a un percorso di “auto-drammaturgia”, per riflettere su temi legati alla necessità espressiva dei partecipanti. Ad un worskshop di selezione dei partecipanti, sono seguiti quattro mesi di lavoro durante i quali sono stati preparati gli spettacoli conclusivi.
Ispirato all’intramontabile opera musicale Prélude à l’après-midi d’un faune di Claude Debussy, lo spettacolo presentato nel 2022 immagina il “risveglio” di una piccola comunità. Compresenza, relazione e creatività collettiva sono al centro di questa composizione, che dà voce e corpo alle storie personali dei più giovani, che riprendono possesso dello spazio che li circonda e costruiscono insieme un pensiero critico sul tempo che li accoglie. Il corpo si fa testimone delle riflessioni sul lavoro, sul futuro, sul vuoto, mostrando una sorprendente sete di risposte, con la potenza fisica e immaginifica che irrompe dal quotidiano.

Tell me a story (ph. Margherita Caprilli)

Lo spettacolo a conclusione della seconda edizione è stato un lavoro di gruppo sulla potenza dell’agire e del reagire, insieme. Attraverso il confronto con alcuni autori di poesia contemporanea, è stato individuato quanto nelle storie dei miti esistano spiegazioni alle pulsioni vitali che ci abitano e che spesso sentiamo sopite.
Immaginiamo che da sotto il parcheggio di un supermercato possa emergere un antico tempio. Nell’assenza di risposte cerchiamo in noi gli eroi, le leggende e un mito che faccia da ponte tra quello che viviamo e il cosmo. Ma non trovandolo, ce lo inventiamo.
Il traffico della città fa da sfondo agli infiniti pomeriggi al parco. I corpi si accordano in una partitura a sincrono, una falange indisciplinata che crea, nel vuoto, il proprio rito. Dai testi emergono parole quali fuggire, spaccare, reagire, mordere. In un contemporaneo che spesso offende, limita o giudica i corpi, le pulsioni vitali scalpitano. Diamo loro voce in modo irruento costruendo insieme un pensiero sull’urgenza di condividere, creare, rispondere.

Tell me a story (ph. Margherita Caprilli)

Tell me a Story
Un progetto di Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale e Balletto Civile

L’adolescenza è l’epoca in cui si conquista a morsi l’esperienza.
J. London




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