Parlo anch’io

Dal mio piccolo scranno

Pubblicato il 14/02/2004 / di / ateatro n. 064

Dal mio basso scranno di “teatrante marginale” famoso nel mondo dei vinti, accetto di parlare o meglio ho deciso di scrivere.
Intendendo trattare temi di politica culturale applicata al teatro, permettetemi in apertura di citare Antonio Gramsci, un grande pensatore italiano, violentato con la più dura galera dal fascismo storico: “… L’intelligente può fingersi sciocco e riuscire a farsi credere tale, ma lo sciocco non può fingersi intelligente e farsi credere tale, a meno che non trovi gente più sciocca di lui, ciò che non è difficile.” (da I Quaderni)
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Ritenendo di aver espresso con precisione il mio punto di vista sulle questioni “emergenti” nell’ambito teatrale nazionale, ed in particolare sulla quistione ETI, permettetemi di chiudere questa mia comunicazione puntuale ed a mio avviso efficace con un ultimo
granello di gramsciana saggezza: “La crisi è talmente grave e domanda mezzi così eccezionali che solo chi ha visto l’inferno può decidersi a impiegarli senza tremare ed esitare.

Nicola_Dentamaro

2004-02-14T00:00:00




Tag: Ente Teatrale (2), politicaculturale (20)


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